Cinzia Lumiera, Assessore alle Pari Opportunità del comune di Alessandria, e Vittoria Poggio, presidente della Consulta Comunale Pari, insieme alle rappresentanti delle Associazioni che promuovono le diverse iniziative in calendario, hanno presentato venerdì iniziative e appuntamenti che verranno proposti alla comunità cittadina di Alessandria in concomitanza con la Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne.
Si tratta di riflessioni su cui Alessandria ha già più volte dimostrato sensibilità e coinvolgimento, per contribuire a creare, anche a livello locale, un humus in grado di fronteggiare efficacemente i fenomeni di sistematica aggressione della donna, in tutte le sue subdole, drammatiche e troppo spesso devastanti espressioni.
Il programma delle iniziative ruota attorno alla data del 25 novembre, giorno scelto dalle Nazioni Unite — tramite la Risoluzione n. 54/134 del 17 dicembre 1999 dell’Assemblea Generale dell’ONU — e dichiarato ufficialmente quale “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” in ricordo del brutale assassinio nel 1960 di tre sorelle (le sorelle Mirabal) massacrate a causa del loro impegno nel contrastare il regime del dittatore della Repubblica Dominicana, Rafael Leónidas Trujillo.
Tra i singoli eventi e proposte del calendario 2018, si segnala in particolare quello direttamente promosso dall’Assessorato Comunale alle Pari Opportunità e dalla Consulta Comunale Pari Opportunità di Alessandria, con la fattiva collaborazione del Club Inner Wheel di Alessandria.
Si tratta dello spettacolo teatrale contro la violenza sulle donne intitolato “CUORE UNICO”, in programma il prossimo 27 novembre, ore 18.00 al Teatro Parvum (via Mazzini 85 – Alessandria).
Scritto e diretto da Raffaella Giani (presente alla conferenza stampa odierna, in rappresentanza anche dell’associazione Informatica Giustizia e Società onlus), con Daniela De Pellegrin e Giulia Cammarota, vedi i costumi e le scenografie curate da Salem Dark.
Cuore Unico è una storia autobiografica che narra il processo di elaborazione del trauma di Clara, una donna vittima di violenza di gruppo all’età di 12 anni.
Clara attraverso il lavoro di psicoterapia entra in contatto con la sua parte traumatizzata ovvero Luna, una ragazzina di 12 anni che ha subito un abuso e si ritrova intrappolata nello specchio di Clara.
La scena si svolge nella stanza della protagonista, che all’inizio sente e percepisce Luna come una parte distante fino a quando prende la consapevolezza che Luna le appartiene come parte di Sé.
La storia è ispirata al processo di elaborazione con l’E.M.D.R. (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) che l’autrice ha fatto durante il suo lavoro in psicoterapia sulla sua storia personale di violenza e vuole spiegare al pubblico come l’E.M.D.R. aiuta le vittime di violenza a integrare le varie parti del Sé per poter dare un senso al vissuto traumatico e ritrovare un senso di completezza.
L’immagine del Cuore, ricostruito con la tecnica dello Kintsugi (che significa “riparare con l’oro”), è una metafora del lavoro con l’E.M.D.R..
In Giappone, quando un oggetto si rompe i frammenti vengono ricomposti con una lacca d’oro e l’oggetto rotto diventa bello e prezioso.
Lo Kintsugi diventa la metafora della persona che ha subito un trauma, le parti del Sé si spezzano e si ha la sensazione di non poter essere più ritornare integri come prima, ma attraverso il processo di elaborazione dell’EMDR queste parti si ricostituiscono, le cicatrici del trauma ricompongono tutti i pezzi e si attiva il processo di resilienza.
Il programma complessivo delle iniziative ad Alessandria si articola in 12 eventi, dal 21 novembre al prossimo 8 dicembre 2018.
Il 21 novembre alle ore 20.45, a cura di F.I.D.A.P.A. BPW Italy (Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari) sezione di Alessandria, presso il Palazzo Melchionni-Spazio Eventi (ingresso via Sappa 1 – Alessandria), si terrà un intrattenimento musicale con reading poetico-letterario dal titolo
“Le Donne nella canzone, tra passione e violenza”.
Quale momento particolarmente simbolico, nell’ambito del calendario degli eventi, si segnala inoltre quello di venerdì 23 novembre alle ore 11.30. A cura del C.I.F. (Centro Femminile Italiano) in collaborazione con Soroptimist e Zonta Club, si svolgerà infatti — presso la Cappella del Cimitero Urbano (via Monteverde) — la deposizione di una rosa di colore arancione (il colore brillante ed ottimista, scelto dall’ONU come simbolo a livello mondiale) e un momento di preghiera in suffragio di tutte le donne che hanno perso la vita vittime di violenza.
L’ultima proposta in calendario è infine prevista per il prossimo 8 dicembre, alle ore 19.30 presso il “Cento Grigio” (via Bonardi 22 – Alessandria). Qui, a cura di Zonta Club di Alessandria in collaborazione con Alessandria Volley, si terrà l’evento “Giù le mani dalle Donne”. Si tratta di un intervento di sensibilizzazione dei giovani e delle famiglie sulla violenza nei confronti di donne e bambine nell’ambito della campagna “Zonta Says No to Violence against Women”.
Più specificamente, la proposta — che verrà illustrata da parte di Zonta Club Alessandria prima dell’inizio della partita di volley Serie C Femminile, in programma il giorno stesso — intende sottolineare come la violenza sulle donne non sia una questione di genere, ma coinvolga tutti e a tutte le età.
Si ricorda che la campagna “Zonta Says No to Violence against Women” — avviata nel 2012 — nel biennio 2018-2020 è indirizzata in particolare a dire basta ai matrimoni precoci e forzati (#stop child marriage).
«Tante, purtroppo, continuano ad essere le modalità con cui si manifesta la violenza di genere, rendendo vittime di soprusi, più o meno gravi, le donne nei diversi contesti relazionali, familiari e sociali. Per questo — dichiara l’Assessore comunale alle Pari Opportunità Cinzia Lumiera — ancora molto bisogna fare per invertire la cultura della sopraffazione, del disprezzo dell’altro e per fronteggiare, in senso preventivo, tragedie come quelle del femminicidio. Alessandria, da questo punto di vista, si presenta come una Città e una comunità sensibile e attenta, che considera il tema del contrasto alla violenza di genere un elemento-cardine di un impegno che accomuna e coinvolge sia il livello politico-amministrativo (con l’azione direttamente svolta dall’Assessorato Comunale alle Pari Opportunità che mi onoro di guidare), sia quello delle rappresentanze associative attraverso il prezioso lavoro svolto durante tutto l’anno dalla Consulta Comunale Pari Opportunità, sia la stessa molteplicità di soggetti istituzionali, pubblici e privati, che a vario titolo dimostrano ancora una volta che è possibile “fare squadra” e condividere un programma di iniziative in grado di favorire il diritto delle donne al rispetto e a un diverso modo di vivere le relazioni.
Mi sento dunque, per un verso, di invitare la cittadinanza, le donne alessandrine, ma anche gli uomini, a partecipare ai numerosi eventi in programma quest’anno ad Alessandria per ricordare la Giornata Internazionale contro la violenza sulle Donne e, per altro verso, di ringraziare la Consulta, le Consultrici e tutte le Associazioni e i Soggetti che la compongono e che, anche in occasione di questo novembre 2018, hanno elaborato e promosso un programma interessante e veramente significativo.
Ad Alessandria, le donne non sono sole e non devono sentirsi sole, nella consapevolezza che ribellarsi alla violenza di genere è sempre possibile ed è un diritto per tutte così come un dovere da parte delle Istituzioni».
«Anche quest’ anno — sottolinea Vittoria Poggio, Presidente della Consulta Comunale Pari Opportunità di Alessandria — la Consulta, in stretta sinergia con l’ Assessorato alle Pari Opportunità ha voluto organizzare iniziative volte a richiamare l’attenzione della nostra comunità cittadina su quanto il rispetto della donna sia un valore essenziale di una comunità civile e, allo stesso tempo, ribadire la ferma condanna a tutti coloro che intraprendono atti di violenza nei confronti delle donne.
Ad ogni femminicidio l’opinione pubblica s’indigna, manifesta dolore e invoca provvedimenti severi verso coloro che si macchiano dell’infame reato e, giustamente, rivendica processi puntuali e certezza della pena; chi subisce un abuso o una violenza sessuale è sempre e solo una vittima e il suo carnefice è sempre e solo un colpevole con tutte le aggravanti.
Una programmazione consapevole di azioni coordinate — che includano forti iniziative di prevenzione che auspichiamo possano cambiare la cultura imperante, portando avanti concreti contributi di educazione civica — deve essere sostenuta fermamente perché il rispetto dell’altro è il fondamento di ogni convivenza».