Il Disability Manager torna nelle scuole alessandrine

Dopo il successo degli incontri di maggio nelle scuole primarie, il Disability Manager torna, questa volta, nelle scuole secondarie alessandrine per riprendere l’opera di sensibilizzazione al rispetto della diversità fra i giovani.

Venerdì 26 ottobre, l’Ufficio Disability Manager di Alessandria, con la volontaria di Servizio Civile Giulia Giustetto, per il progetto “Vivere le differenze”, ha organizzato un intervento di educazione al rispetto della diversità presso la Scuola Secondaria di primo grado “A. Vivaldi”.

In incontri di circa un’ora per classe, con gli alunni del primo e secondo anno e i loro insegnanti, si è parlato di disabilità, coinvolgendo, in particolare, i ragazzi in una riflessione sull’importanza dell’inclusione per abbattere le barriere fra sé e l’altro, esaltando le differenze personali come ricchezza, mai come motivo di discriminazione.

Grazie, poi, all’esperienza di Francesco “Robocop” Margaria (ANMIL), gli studenti hanno avuto la possibilità di osservare direttamente l’esempio di una persona che è riuscita ad affrontare le proprie difficoltà e a conquistare l’autonomia di cui tutti, prima o poi, nella vita, necessitano.

Memori dei precedenti incontri nelle scuole, i relatori sapevano di avere di fronte un giovane pubblico attivo e coinvolto nella discussione. Fra le vivaci osservazioni dei ragazzi, infatti, si elencano domande puntuali, segno di una grande sete di conoscenza, e racconti di diverse esperienze: nient’altro che molteplici esempi di situazioni – difficili, anche – in cui il rispetto degli altri, e conseguentemente di se stessi, ha dato forza, a chi ne aveva bisogno, di affrontare a testa alta le prove più dure che la vita, talvolta, propone.

Il messaggio di rispetto che, con questo intervento, voleva essere trasmesso, è contenuto interamente nella richiesta che i relatori hanno, infine, rivolto agli alunni: preservare la spontaneità dell’animo di un bambino nei rapporti con l’altro, crescendo!, sicuramente, ma senza tenere a distanza le persone, iniziando a guardare la diversità come un limite, e con questo pretendere di conoscere davvero una persona.

Giulia Giustetto