Martedì in Consiglio regionale abbiamo interrogato la Giunta sui lavori sulla linea Acqui-Asti che coinvolgeranno la linea ferroviaria dal 1 aprile (non è un scherzo) al 7 ottobre.
In particolare abbiamo chiesto se la Regione intenda operare misure di salvaguardia dei pendolari valutando la riduzione del costo del biglietto e la proposta di AFP (Associazione Ferrovie Piemontesi) di ridurre al tratto Mombaruzzo-Acqui il servizio sostitutivo con bus. Tale proposta, orari e tempi di percorrenza alla mano, ridurrebbe di circa 10 minuti i tempi di viaggio.
Per quanto riguarda la riduzione del costo del biglietto l’Assessore Balocco ha fornito la propria disponibilità a verificare questa possibilità confrontandosi con Trenitalia, lasciando comunque poche speranze per il buon esito della trattativa. Al momento non sono previste agevolazioni, solo gli abbonati che non intendono utilizzare il servizio sostitutivo possono richiedere il rimborso di quota parte dell’abbonamento non utilizzato.
In relazione alla tratta da coprire con bus anziché con il treno, l’Assessore ha giustificato tale scelta con altri lavori di manutenzione (oltre a quelli della galleria di Alice) tra cui la sistemazione dei marciapiedi della stazione di Mombaruzzo. In relazione a quest’ultima affermazione ci permettiamo di essere molto dubbiosi sulla necessità di allungare di 10 minuti il viaggio dei pendolari, per realizzare opere accessorie che ai nostri occhi non appaiono per nulla urgenti.
Il risultato sarà senz’altro un calo dell’utenza e una disaffezione verso un servizio che ha visto un incremento dell’affidabilità e dell’utenza nell’ultimo periodo. E a chi non ha l’opportunità di utilizzare l’auto (studenti in primis) non rimane che un viaggio molto più lungo seppur tra i crinali dei paesaggi UNESCO.
Paolo Mighetti
Consigliere regionale M5S Piemonte