Sicuramente Massimo D’Alema batte Luigi Di Maio in puntualità: si presenta a Casale Monferrato, salone del Parco del Po (stessa location utilizzata la settimana scorsa dal leader dei 5 Stelle) con mezz’ora di anticipo, per incontrare gli esponenti dell’Afeva (Associazione famigliari vittime dell’amianto), capitanati dalla loro presidente Giuliana Busto, e da Daniela De Giovanni, oncologa e neo Cavaliere della Repubblica.
Ad attendere il leader Massimo, fra i più tenaci promotori del progetto Liberi e Uguali con Pietro Grasso, c’è un uditorio numeroso e composto, magari dall’età media un po’ avanzata (“ottimo, tutta gente che va a votare, al contrario dei ragazzi”, sorride un partecipante), fra cui spiccano numerosi volti noti della politica locale, delle amministrazioni comunali, e più in generale della vita pubblica. Per lo più di scuola Pci, ma non solo.
In ordine sparso ci sono Domenico Priora (sindaco di Gabiano, già segretario provinciale di Sel, e prima di allora assessore provinciale), Claudia Demarchi (sindaca di Fontanetto Po), Michele Filippo Fontefrancesco (giovane sindaco di Lu Monferrato, fresco di adesione a Liberi e Uguali, in uscita dal Pd). E poi
Dario Zocco (direttore del Parco del Po, a fare gli onori di casa), Vincenzo Ottone (presidente dell’Azienda Multiservizi Casalese), Marco Rossi (assessore al Bilancio del comune di Casale Monferrato),
Francesco Bonafè (ex sindaco di Balzola), Giancarla Guerci della Cgil.
Un po’ defilato, ma quanto mai attento ed interessato, ecco anche l’alessandrino Cesare Miraglia, candidato sindaco nel capoluogo alle ultime amministrative, dopo 15 anni di esperienza come amministratore locale fra Palazzo Rosso e Palazzo Ghilini, nonchè fondatore e a lungo leader dei Moderati nella nostra provincia.
“Ci siamo perchè è necessario esserci, oggi più che mai”, dice Massimo D’Alema. “Nessuna nostalgia del passato, noi guardiamo avanti: non c’è nulla di più moderno che battersi per l’uguaglianza, che rimane valore assoluto per una democrazia. Oggi in Italia ci sono 138 miliardi di ricchezza che ogni anno sfuggono alla fiscalità, e sono tutti soldi dei ricchi, che pagano sempre meno. Noi crediamo sia necessario mettere a punto sistemi fiscali per cui chi ha di più, dà di più alla collettività. E chiediamo che si investa molto in istruzione, università e sanità: settori nevralgici, sempre più in abbandono”.
Al fianco di Massimo D’Alema, al tavolo del salone del Parco del Po, c’è Federico Fornaro, senatore uscente e sicuro ricandidato, non si sa ancora se come senatore o deputato, probabilmente sia in un collegio uninomimale che nel listino proporzionale.
La serata casalese si conclude con convinti applausi della platea, che danno il via alla campagna elettorale di Liberi e Uguali. Prossima tappa l’arrivo di Pierluigi Bersani sabato a Tortona, con cena di autofinanziamento.