Il lungo percorso congressuale della Cisl si è chiuso con il XVIII Congresso Confederale svoltosi a Roma presso il Palazzo Congressi dell’Eur dal 28 giugno al primo luglio, Congresso che ha riconfermato Annamaria Furlan, genovese, 59 anni, alla guida dell’organizzazione sindacale fondata il 30 aprile 1950 da Giulio Pastore.
Furlan è stata eletta, con il 98% dei consensi, dal Consiglio Generale della Confederazione composto da 203 membri, organismo che ha eletto anche la nuova Segreteria composta da Giovanna Ventura, Maurizio Petriccioli, Gigi Petteni, Piero Ragazzini, ai quali si aggiungono Angelo Colombini ed Andrea Cuccello.
Al Congresso nazionale hanno partecipato sei delegati provenienti dalla Cisl di Alessandria-Asti, insieme ad un migliaio di delegate e delegati in rappresentanza di oltre 4 milioni di associati.
“Lavoro e persona hanno la stessa identità, sono due elementi che non possono essere separati. NON essere populisti, oggi, vuole dire mettere al centro il LAVORO”, il messaggio centrale di queste giornate, lanciato con forza anche da Papa Francesco, che ha incontrato i delegati in occasione dell’udienza organizzata il 28 giugno presso l’Aula Paolo VI in Vaticano.
“Come ha ricordato la nostra Segretaria generale, questi anni sono stati caratterizzati da un disordine sociale, politico economico, ambientale su cui siamo chiamati a lavorare: questo significa riallacciare i legami con le periferie, con chi si trova dentro e fuori il mondo del lavoro e della società, trovando nuove strade che rispondano a nuovi bisogni. Crediamo sia l’unico modo per creare un modello sociale inclusivo in antitesi con il modello nazionalista e populista che abbiamo davanti”. Queste le riflessioni di Sergio Didier, Segretario generale Cisl Alessandria-Asti, designato come componente del Consiglio nazionale Cisl, fatto che rappresenta, per il sindacalista, “grande motivo di soddisfazione poiché far parte del Consiglio nazionale vuole dire partecipare attivamente e portare temi che interessano i nostri territori di Alessandria ed Asti all’interno delle politiche nazionali della nostra organizzazione”.
Per la Cisl la sfida decisiva sarà contribuire ad “elevare culturalmente il mondo del lavoro”, rafforzando la contrattazione di secondo livello, aziendale e territoriale, per far partecipare i lavoratori alle scelte strategiche delle aziende.
“Innovare, investire, percorrere nuove strade richiede coraggio, queste le nostre sfide di oggi e di domani. Per crescere dobbiamo giocare in attacco, non solo in difesa: i nostri pilastri restano l’industria 4.0, rafforzamento della spesa sociale e riforma del fisco”, sottolinea il dirigente sindacale che, a proposito di futuro, precisa: “Abbiamo bisogno di cambiare e per questo abbiamo chiesto aiuto ai giovani, alla loro voglia di essere protagonisti, perché sono loro il futuro del sindacato e della società. E questa scelta di rappresentanza che abbiamo fatto non è l’arrivo ma il punto di partenza”.