[BlogLettera] Il 75% delle imposte rimanga sul territorio!

Il Consiglio Comunale della nostra città ha quindi approvato, come da legge, il Regolamento per l’applicazione dell’IMU, imposta municipale unica. Che sia un momento molto difficile per la città e per gli alessandrini è indubbio, le drammatiche conseguenze del dissesto sono arcinote a tutti. I nostri concittadini quindi si troveranno a dover pagare una tassa iniqua e ingiusta secondo le tariffe massime volute dalla legge sul dissesto.

La Lega Nord non ha presentato emendamenti al testo sul regolamento IMU, pur avendo votato favorevolmente quelli che tendevano a ridurre seppur in maniera minima le ripercussioni negative di questo balzello sulle nostre famiglie, in quanto secondo noi è l’intera tassa  così come concepita che deve essere emendata. L’IMU introdotta dal Governo Monti e purtroppo votata in Parlamento da PDL-PD-UDC, non fa che peggiorare la già grave situazione economica delle nostre famiglie che al prezzo di grandi sacrifici sono riuscite ad acquistare, molte volte tramite mutuo bancario, la prima casa. L’IMU non è una tassa locale,come era previsto nel progetto federalista, ma è al contrario una gabella a totale favore del governo centrale romano. I nostri Comuni, già soffocati da almeno tre miliardi di tagli dei trasferimenti centrali, faranno sempre più fatica a far quadrare i conti e al tempo stesso i cittadini avranno sempre maggiori difficoltà ad arrivare alla fine del mese.
Di certo questa tassa così come voluta dal Governo e dai partiti che lo sostengono non favorirà  la ripresa dell’economia. I nostri Comuni, sempre più nel mirino del governo più centralista degli ultimi cinquant’anni, dovranno in pratica fare solo gli esattori.

Tornando più specificatamente alla realtà alessandrina dei circa 30 milioni di euro di gettito derivante dall’IMU soltanto 12 resteranno sul nostro territorio gli altri, e sono 18 milioni di euro, andranno a Roma per disperdersi nei mille rivoli dell’assistenzialismo e del clientelismo. Il Ministro Grilli ha prospettato l’impiego di parte dell’IMU per alimentare il fondo perequativo degli enti locali. Una prospettiva devastante per i nostri comuni. In questo Paese sono circa 150 anni che sentiamo parlare di fondi di perequazione,di solidarietà; in realtà questo fiume di denaro va a compensare,per lo più in Regioni del Sud, situazioni economiche gravissime  create da amministratori per così dire “ allegri”. Il Nord produttivo,quello che sta alla regole e  che è orgoglioso della propria “rigidità sabauda”, si è rotto di assistere a questo gioco delle tre carte che penalizza sempre gli stessi. Al Nord centinaia e centinaia di comuni che oggi mandano al governo di Roma fior di quattrini e di ritorno ricevono solo briciole o neppure quelle, sono giunti ad un punto critico di non ritorno.

L’unica soluzione che risolverebbe in modo pressoché definitivo il problema consiste nel trattenere il 75% delle imposte locali sul nostro territorio e inviare nel ventre flaccido del centralismo romano il restante 25%. Questo vorrebbe dire  avere risorse sufficienti per i servizi sociali,le scuole,gli stipendi dei dipendenti. Questa sarà a mio parere l’unica via di uscita per gli enti locali del Nord,qualunque sia il colore politico della loro amministrazione. Non seguire questo percorso virtuoso significherebbe agevolare le intenzioni distruttive di questo Governo nei confronti degli Enti Locali.

Roberto Sarti
Capogruppo Lega Nord Comune di Alessandria