“Sono qui perché condivido pienamente lo spirito e il progetto del Quarto Polo: una vera assemblea costituente trasversale, su scala locale, come più volte è emerso in queste settimane, dialogando con Felice Borgoglio: non contro qualcuno, ma per il bene comune, e per Alessandria”.
Ha solo 26 anni Simone Annaratone, giovane consigliere comunale fra i più attivi nel centro sinistra in questa consiliatura a Palazzo Rosso. I lettori di CorriereAl lo conoscono bene, e sanno che è persona che ama i toni sfumati, e la concretezza (“siamo amministratori pubblici, gli elettori devono valutarci sulla base dell’impegno, e dei risultati”), e si tiene sempre garbatamente lontano da ogni polemica.
Ma, nei fatti, il suo sostegno alla candidatura a sindaco di Oria Trifoglio (a capo di una delle liste della coalizione? Possibile assessore? “Vedremo, è prematuro”, risponde la candidata) apre un’altra ‘falla’ nella diga Rossa, e tutto lascia pensare che non sia l’ultima. “Simone è una risorsa preziosa – sottolinea Oria Trifoglio -, che in questi ultimi anni ha operato in consiglio comunale con grande impegno, conoscendo a fondo sia il funzionamento dell’ente, che le esigenze dei cittadini”.
Viene spontaneo a questo riguardo tornare con la memoria alle emergenze degli abitanti di Casalbagliano, piuttosto che ai problemi dei commercianti e dei residenti di via Milano: Annaratone è sempre stato in effetti, all’interno del Palazzo, uno dei pochi riferimenti certi, pronto ad ascoltare, ma soprattutto a cercare soluzioni concrete.
“Non servono le parole, ma i fatti – sottolinea il consigliere comunale – e credo che nella prossima consiliatura ci sarà ancora più da lavorare, con impegno, da un lato per fare un salto di qualità sul fronte della manutenzione della città, dall’altro per favorire progetti di sviluppo, indispensabili per dare un futuro ad Alessandria, e fare in modo che torni ad essere attrattiva, soprattutto per i giovani”. Poi però Annaratone precisa anche: “Sarò lealmente al fianco del sindaco Rossa e della maggioranza di centro sinistra fino a fine mandato, anche per coerenza con il mandato affidatomi nel 2012 dagli elettori”.
Insieme a Trifoglio e Annaratone, nel salone della Casa di Quartiere di via Verona, c’è anche Ciro Fiorentino, consigliere comunale della Federazione della sinistra, presente fin dall’inizio a tutti gli incontri del progetto promosso dall’ex sindaco di Alessandria Felice Borgoglio.
Ma cos’altro bolle nella ‘pentola’ del Quarto Polo? Quali altre new entry dobbiamo attenderci per le prossime settimane, in arrivo da destra, da sinistra e dalla società civile?
“Per ora di certo c’è che nei prossimi giorni apriremo la nostra sede elettorale in via Bissati”, sottolinea Oria Trifoglio, “e ne faremo un luogo di vera partecipazione, di incontro, di dibattito. Così come saranno numerosi gli appuntamenti sul territorio, in città e nei sobborghi, per cercare di dare sostanza alle tante sollecitazioni che stiamo ricevendo: dal giorno in cui abbiamo ufficializzato la mia candidatura il mio telefono non smette un attimo di squillare, e sia sul lavoro che in strada sono tantissime le persone che mi fermano anche solo per un incoraggiamento, o per dare la loro disponibilità a far parte del progetto: è davvero un’avventura entusiasmante, e siamo soltanto all’inizio”. La candidata sindaco parla di “due liste praticamente già pronte, ma potrebero essercene anche altre: ve lo racconteremo via via, nelle prossime settimane”.
Nomi al quartier generale del Quarto Polo non ne fanno, ma certamente altri ‘colpi’ si profilano all’orizzonte: è dato per molto probabile l’impegno in prima persona di Giorgio Barberis ad esempio, docente universitario ed esponente di rilievo della sinistra alessandrina, nonché assessore alla Cultura della prima giunta Rossa. Mentre rimane da capire cosa decideranno di fare Rifondazione comunista e Possibile (area Civati), che pare stiano lavorando ad una loro lista: ma per appoggiare chi?
Più difficile riuscire a convincere Cesare Miraglia: apertissimo al confronto con tutti, ma anche al momento deciso a correre in proprio: “ma non certo da solo: con me ho tanti giovani, e tanti alessandrini che vogliono cambiare davvero passo alla città”.
Ma attenzione: il progetto politico promosso e costruito con tenacia da Felice Borgoglio non intende perdere quei caratteri di ‘trasversalità’ e ‘civismo’ che lo caratterizzano dalla sua nascita: per cui sono tutt’altro che improbabili adesioni di figure anche di forte ‘visibilità’ in arrivo dall’area di centro destra, e dal mondo delle associazioni professionali e di categoria.
L’impressione è che, nei prossimi due mesi, ogni settimana il Quarto Polo cercherà di stupire (e, perché no, di accendere i riflettori dei media) su qualche nuovo candidato o candidata: e che a Palazzo Rosso qualcuno cominci a vedere ‘danzare’ fra le stanze il fantasma del sorpasso.
Ettore Grassano