Priano (FdI) al sindaco Abonante: “A che punto è l’adeguamento del piano regolatore di Alessandria in base alle prescrizioni del Pai?”. Secondo voi?

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Che fine ha fatto l’adeguamento del piano regolatore di Alessandria in base alle prescrizioni del Pai, Piano Assetto Idrogeologico della Regione Piemonte?

Lo chiede, con un’interpellanza al sindaco Abonante e al presidente del consiglio comunale, il consigliere comunale Fabrizio Priano (FdI), ricordando che “i tempi dettati dalla regione al comune, per modificare il piano regolatore e rispettare i dettami del Pai erano da gennaio 2023 tre anni, e scadranno a gennaio 2026 per cui restano ancora pochi mesi”. “Cosa è stato fatto finora, per scongiurare il blocco completo delle attività edilizie in città?”, ribadisce Priano. Ben sapendo che, anche in questo caso come per molti altri, la risposta più probabile è ‘assolutamente nulla’. Perché, da tre anni a questa parte, l’unica regola degli attuali amministratori di Palazzo Rosso pare essere: ‘attendiamo che una questione diventi emergenza, e poi invochiamo l’intervento di livelli superiori, ossia Regione e Stato’. Un ‘tirare a campare’ che, come diceva un saggio politico democristiano nella prima Repubblica, è pur sempre meglio che tirare le cuoia. E che finora, ad Alessandria, in fondo ha funzionato…..

Ecco il testo completo dell’Interpellanza di Priano.

Al Sindaco della Città di Alessandria
Al Presidente del Consiglio Comunale di Alessandria

Alessandria, 2 luglio 2025

Oggetto: Interpellanza sulla procedura di adeguamento del Piano Regolatore al PAI (Piano Assetto
Idrogeologico)

Il sottoscritto Fabrizio Priano Consigliere Comunale

Considerato che, fino ai primi mesi del 2022 le opere di difesa idraulica della città di Alessandria erano
collaudate e ritenute assolutamente idonee con il sistema arginale completo e la città in sicurezza tranne
per alcuni interventi molto leggeri da apportare sul Bormida (argine Pam) e al Rio Loreto in località
Osterietta.

Considerato che l’Autorità di Bacino successivamente a tale data, ha incaricato l’Università di Padova di
redigere uno studio sul Tanaro con verifica dei sistemi arginali e dalla primavera 2022, ha iniziato a parlare di
necessità di potenziamento dei sopracitati argini.
Nello stesso periodo l’Autorità di Bacino comunica di aver esteso lo studio all’asta del Bormida e alla
confluenza di quest’ultimo con il Tanaro.
Considerato che tra maggio e giugno 2022, al termine dello studio, la stessa Autorità di Bacino invia
all’amministrazione Comunale di Alessandria le nuove carte che prevedono praticamente l’innalzamento di
circa un metro di tutte le difese spondali del Tanaro e sulla Bormida addirittura la costruzione di un nuovo
argine.
Visto che le previsioni di queste nuove carte sono decisamente peggiorative rispetto a tutti gli studi
precedenti, fatti dall’alluvione del 1994 ad oggi.

Considerato che dalla parte della Bormida viene considerata a rischio allagamento sia la Statale che tutte le
fabbriche e le attività presenti in quel tratto tra Alessandria e Spinetta Marengo, tanto è vero che il
progetto del secondo ponte a quel punto ha un considerevole aumento di costi rispetto a quanto
preventivato perché deve essere rialzato di un metro e successivamente la strada deve procedere in rilevato
per almeno altri 600 metri.

Considerato che un fatto del genere che mette in scacco un’intera comunità non ha precedenti in una città
capoluogo di provincia, e che i tempi in cui il nuovo Pai è divenuto esecutivo, a cavallo del passaggio tra la
precedente amministrazione e quella attuale, non hanno permesso gli approfondimenti necessari, e di
conseguenza si è reso il territorio cittadino quasi completamente esondabile in caso di piena duecentennale
e cinquecentennale.

Considerato altresì che il Comune di Alessandria doveva entro tre anni recepire nel Piano Regolatore, tutte
le prescrizioni del nuovo Piano di Assetto Idrogeologico.
Considerate le enormi problematiche che incontrerà chiunque voglia costruire nella nostra città, compreso
il doverlo fare su palafitta per raggiungere le quote richieste e la manleva in caso di eventi avversi oltre al
blocco totale delle costruzioni in alcune zone.

Visto che al pensionamento del precedente Direttore dell’Assessorato all’Urbanistica sono stati annullati
tutti gli atti d’incarico per l’adeguamento del Piano Regolatore ai dettami del Pai.

Interpella il Sindaco e la Giunta

Per chiedere:

  1. se sia stato dato l’incarico per la modifica del Piano Regolatore con il recepimento delle prescrizioni
    del nuovo Pai, per rispettare i tempi previsti e soprattutto per evitare il blocco completo delle attività edilizie in città;
  2. il nominativo del professionista o dei professionisti incaricati;
  3. se saranno rispettate le tempistiche richieste, considerato che il termine dei tre anni si avvicina rapidamente e le conseguenze per lo sviluppo della Città potrebbero essere drammatiche.

Fabrizio Priano


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