
di Ettore Grassano
Comprare casa, oggi. A chi rivolgersi per ottenere una consulenza finanziaria personalizzata, e capire se conviene aprire un mutuo con la propria banca, o seguire un percorso ad hoc, più conveniente? Per tutti coloro che, come prima casa o come investimento, decidono di acquistare un immobile, l’aspetto del finanziamento appare sempre più delicato, e strategico. Tasso fisso, o tasso variabile? Meglio farsi prestare il 100% della cifra (sempre che esistano le condizioni, in termini di garanzia), o solo una percentuale?

F.I.A.I.P. Alessandria con la regia di Franco Repetto (past president di Fiaip Alessandria, ma anche presidente provinciale dell’Associazione Piccoli Proprietari di Case, e consigliere di amministrazione della Camera di Commercio di Alessandria e Asti) e con i rappresentanti del collegio a partire dal Presidente Alessandra Repetto, del Vice Claudio Maggi e del segretario Riccardo Riva, sta costruendo un nuovo progetto di cultura del credito che metta gratuitamente tutti i potenziali acquirenti di immobili, attraverso consulenze in partnership con i consulenti locali di Auxilia, Euroansa e Quantum (Paolo Benucci, Stefano Rossanigo, Sandro Cappello e Gian Luca Pozzato in qualità di vice presidente Fiaip Piemonte), nella condizione di potersi prima di tutto informare sulla bancabilità della propria richiesta di mutuo, conoscere le eventuali problematiche e i tanto eventuali correttivi da poter introdurre, nonché le tempistiche alle quali sottostare.

“La cultura del credito – sottolinea Franco Repetto – è un concetto ampio che si riferisce all’insieme di conoscenze, comportamenti, valori e percezioni che individui e imprese hanno nei confronti del credito, inteso sia come strumento finanziario per accedere a beni e servizi, sia come relazione basata sulla fiducia e sull’affidabilità”.

Aspetti chiave della cultura del credito
Una buona cultura del credito si manifesta in diversi modi:
- Consapevolezza finanziaria: Comprendere come funziona il credito, i diversi tipi di prestiti (mutui, prestiti personali, carte di credito, ecc.), i tassi di interesse, le commissioni, e i costi associati.
- Gestione responsabile del debito: La capacità di valutare la propria capacità di rimborso prima di contrarre un debito, di rispettare le scadenze di pagamento e di evitare l’eccessivo indebitamento. Questo include la pianificazione finanziaria e la creazione di un budget.
- Affidabilità creditizia: Costruire una storia creditizia positiva attraverso pagamenti puntuali e un uso prudente del credito. Questo è fondamentale per ottenere condizioni favorevoli in futuro.
- Percezione del rischio: Comprendere i rischi legati al debito e sapere come mitigarli, ad esempio evitando prestiti da soggetti non regolamentati o con tassi usurari.
- Accesso al credito: Sia per le persone fisiche che per le imprese, una sana cultura del credito facilita l’accesso a finanziamenti necessari per investimenti, acquisti importanti o per superare momenti di difficoltà economica.
La cultura del credito nel contesto italiano
In Italia, come evidenziato da recenti studi, le decisioni economiche riguardo al credito non sono puramente razionali, ma sono influenzate da variabili emotive, culturali e sociali. La ricerca mostra diversi profili di comportamento finanziario, che vanno dai “Forti” (con solide conoscenze e profili finanziari) ai “Deboli” (con situazioni finanziarie fragili e bassa competenza finanziaria). Questo sottolinea l’importanza di promuovere una maggiore educazione finanziaria per rafforzare la cultura del credito tra i cittadini.
Credito e cultura (arte, patrimonio, progetti)
È interessante notare come il termine “cultura del credito” si incroci anche con il finanziamento del settore culturale e creativo. Esistono infatti:
- Crediti d’imposta: Incentivi fiscali per chi effettua erogazioni liberali a sostegno della cultura (come l’Art Bonus, che prevede un credito d’imposta per donazioni a enti culturali).
- Fondi e finanziamenti specifici: Istituzioni come l’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale (ICS) offrono prodotti finanziari dedicati alle imprese culturali e creative, per supportare investimenti, digitalizzazione, efficientamento energetico del patrimonio culturale, e altre iniziative.
- Programmi di sostegno: Progetti e bandi nazionali ed europei (come quelli legati al PNRR) che facilitano l’accesso al credito per operatori che contribuiscono a valorizzare il patrimonio culturale.

In questo contesto, una “cultura finanziaria” più sviluppata da parte delle imprese e istituzioni culturali è fondamentale per saper accedere e gestire al meglio questi strumenti di finanziamento.
In sintesi, la cultura del credito è essenziale per la stabilità finanziaria individuale e collettiva, promuovendo comportamenti responsabili e favorendo un accesso sostenibile al credito, anche per settori vitali come quello culturale.

“Oggi più che mai – sottolinea Repetto – è fondamentale infondere e diffondere una buona educazione finanziaria. Spesso sentiamo dire che “i tempi sono cambiati”, il problema è che non ci rendiamo nemmeno conto di quanto e, soprattutto, di come cambino ogni singolo giorno! Nell’ambito delle compravendite immobiliari poi, si assiste alla strana tendenza del “prima trovo l’immobile e poi mi informo sul mutuo” come se, recandoci al supermercato a fare la spesa, non controllassimo di avere nel portafoglio né soldi né bancomat!
Spesso chi approccia un nuovo acquisto non percepisce che il proprietario se vende è perché ha delle necessità, e quindi non può rimanere in balìa dei tempi biblici di alcune banche per richieste di mutuo, che poi magari manco vanno a buon fine. Ecco perché una buona consulenza di mutuo mette l’acquirente nella condizione di avere informazioni certe, il che non significa avere la matematica sicurezza dell’operazione ma, almeno tutto quanto necessita al cliente per una scelta consapevole”.
“Gli istituti bancari – evidenzia ancora Franco Repetto – sottopongono la richiesta a tutta una serie di valutazioni che vanno dal datore di lavoro al numero di dipendenti dello stesso, dalla movimentazione del conto corrente del richiedente mutuo alla corrispondenza tra busta paga e bonifico degli emolumenti, dal quanti finanziamenti si hanno al come e soprattutto quando vengono pagati (anche un solo giorno di ritardo nel pagamento della rata accende alla banca un campanello d’allarme, anche senza evidenza di segnalazioni negative), e così via. Va da sé che anche la “chiacchierata” che alcuni fanno con il “proprio” Istituto Bancario, se non corredato da documentazione, spesso crea più danni che guadagni”.


“Rendere consapevoli le persone che si rivolgono al sistema bancario per ottenere credito – conclude Repetto – è uno degli obiettivi che dobbiamo porci in questi tempi non facili per il mondo economico-finanziario. Si rendono pertanto urgenti organizzare incontri e riunioni sul tema al fine di portare quelle giuste conoscenze in materia creditizia. Una materia che spesso e volentieri è ostica per i non addetti ai lavori: proprio per questo è sempre consigliabile rivolgersi a consulenti del credito che con la loro professionalità e serietà riescono a districarsi tra le strade, a volte impervie, del sistema creditizio italiano”.