
Non c’è pace per il laghetto del Fotovoltaico del Cristo, che ad oggi sarebbe più corretto chiamare palude, o stagno maleodorante.
Nonostante i numerosi solleciti delle Associazioni del Quartiere (Sud e Commercianti in testa) non è infatti chiaro cosa il comune di Alessandria intenda fare, e in che tempi. Ed essendo esplosa l’estate, è chiaro che la situazione rischia di precipitare, anche a livello igienico sanitario.
Ora, però giustamente anche il mondo delle associazioni ambientaliste e animaliste dice la sua, con durezza anche se non senza ironia. Leggetevi la lettera che segue. Si rimane ovviamente in attesa che da Palazzo Rosso arrivino non dichiarazioni a mezzo stampa, ma interventi concreti.
Spett Sindaco di Alessandria
Spett AMAG AMBIENTE Alessandria
e,p.c., ASL AL Servizio Veterinario
OGGETTO: SVUOTAMENTO LAGHETTO FOTOVOLTAICO, RICHIESTA TUTELA E SPOSTAMENTO ERPETOFAUNA
Le scriventi Associazioni, legalmente riconosciute come organizzazioni aventi finalità di tutela ambientale, hanno appreso dai mezzi di informazione dell’imminente svuotamento del laghetto “fotovoltaico” ubicato al quartiere Cristo di Alessandria, con relativa pulizia e sanificazione del fondale. Sempre secondo i medesimi mass media, l’operazione verrebbe condotta senza provvedere allo spostamento degli anfibi ivi presenti, con parere favorevole espresso dal Servizio Veterinario ASL e motivato dal fatto che gli anfibi migrerebbero da soli.
Gli scriventi esprimono forti dubbi in tal senso: il laghetto è ubicato in un quartiere urbano, densamente popolato e caratterizzato da direttrici stradali a intenso traffico veicolare. In tale contesto non è comprensibile come e dove gli anfibi dovrebbero “migrare”, mancando del tutto zone umide adiacenti. Appare invece a nostro avviso evidente il rischio di una moria dei medesimi, causata dal traffico e dalla mancanza di altri siti idonei ad ospitarli nelle vicinanze.
Si rammenta come il traffico veicolare sia causa di elevata mortalità per questa fauna, tanto che in altre località vengono istituiti servizi di trasporto e tutela degli anfibi nel periodo riproduttivo, proprio per evitarne la moria sulle strade.
Si rammenta altresì come gli anfibi costituiscano fauna oggetto di protezione ai sensi della L.157/92, della Direttiva Europea Habitat (92/43/CEE), del DPR 357/1997, e della Legge 32 della Regione Piemonte.
Evidenziato poi che gli anfibi sono classificati a elevato rischio di estinzione, appare evidente la necessità assoluta di evitarne la moria.
In considerazione di quanto sopra si invitano il Comune di Alessandria e AMAG Ambiente ad attuare la cattura degli esemplari presenti nel laghetto fotovoltaico, secondo metodologie adeguate, e a provvedere alla loro liberazione in ambiente idoneo, prima di procedere allo svuotamento del bacino.
Si chiede inoltre di essere TEMPESTIVAMENTE informati circa gli sviluppi delle suddette operazioni.
In mancanza, le scriventi Associazioni si riservano di adire provvedimenti legali nel caso dovesse verificarsi un nocumento alla fauna cagionato dallo svuotamento di tale bacino.
Restando in attesa di riscontro si porgono distinti saluti.
AISA VIGILANZA AMBIENTALE LIGURIA,
distaccamento Bosco Marengo, il referente Dottor CASTELLI Marco
PRO NATURA Alessandria, Prof Pierluigi Cavalchini
ATA PC Alessandria, Associazione Tutela Animali e Ambiente, la Presidentessa ONESTO Laura