Roggero (Lega): “Alessandria non merita di morire abonantiana: c’è bisogno di una governance capace e responsabile, per guidare un cambiamento epocale”

print

di Ettore Grassano

Alessandria non riesce proprio ad essere un comune ‘normale’, qui l’emergenza è diventata una costante. Penso naturalmente alla vicenda acqua che coinvolge Amag Reti Idriche, ma anche ai cimiteri, o ai rifiuti. Possibile che, dopo quasi tre anni l’amministrazione Abonante viva ancora di rendita sui progetti della giunta Cuttica, e non riesca non solo ad avere una programmazione e una visione strategica sul futuro, ma neppure uno ‘straccio’ di manutenzione ordinaria della nostra città?”.

Mattia Roggero, capogruppo della Lega a Palazzo Rosso, alla vigilia del ‘delicatissimo’ consiglio comunale di martedì, che dovrà affrontare (in extremis rispetto alla proroga di quattro mesi concessa dal Ministero delle Infrastrutture) la gestione del ciclo idrico integrato, con relativi finanziamenti del PNRR, ma anche la situazione di degrado e abbandono in cui si trovano i cimiteri cittadini e dei sobborghi, ci aiuta a ‘fare il punto’ sulla situazione cittadina, con Alessandria sempre più ‘schizofrenica’: “Da un lato abbiamo la città che cresce, grazie soprattutto alla logistica, alla sanità, all’Università. Tutti asset su cui negli anni scorsi si è fortemente investito, grazie alla lungimiranza della Lega e del centrodestra. Dall’altra il degrado generato dall’incapacità del campo largo di Abonante, Barosini e 5Stelle di gestire persino l’ordinario. Una situazione che rischia di diventare ‘esplosiva’, soprattutto se pensiamo alla delicatezza delle partite legate ad Amag: l’acqua, ma anche i rifiuti e i parcheggi. Senza scordare naturalmente cimiteri e verde pubblico, vero emblema dell’incapacità di questa amministrazione”.

Presidente Roggero, cosa si aspetta che possa succedere martedì sera in consiglio comunale sul fronte acqua? La maggioranza stavolta si presenterà, e quali indicazioni darà al management del Gruppo Amag, che da mesi attende di ricevere indicazioni precise dal suo azionista di maggioranza?
Mah, pare incomprensibile che si stia ancora parlando di quanto già deciso anche dal Sindaco con la delibera di Egato a fine 2024, rimettendo tutto in discussione. Egato ha proposto una soluzione per altro confermata anche da Mit e Arera, il Sindaco cambia idea e le carte in tavola all’ultimo minuto. E se tutto questo determinasse la perdita dei fondi PNRR? Il responsabile, questo sia chiaro, sarà soltanto chi ha deciso di cambiare i piani all’ultimo minuto.

Poi ci sono i cimiteri: anche qui l’amministrazione Abonante per due anni e mezzo ha dormito sonni profondi, senza esercitare un adeguato controllo sul gestore. E anche ora, quasi sembrano stupiti che in primavera cresca l’erba: nei sobborghi la situazione è tragica..
I primi atti dell’amministrazione Abonante sui cimiteri andavano verso modifiche che di sicuro non avrebbero migliorato la gestione degli stessi, come la revoca cappelle perpetue, con un importante aggravio di costi per i cittadini. Modifiche fermate dalla sospensiva della Lega, che mise in luce criticità e carenze sul contratto originariamente assunto. Da quel momento è cambiata la musica, finalmente esercitando maggior controllo sulle inadempienze. Il che ha portato, leggiamo, alla revoca del contratto, e ai vari ultimatum dei giorni scorsi al gestore sulla manutenione ordinaria. Ma da inizio contratto al momento della revoca quali sono stati i controlli esercitati dall’amministrazione Abonante? a noi non risultano sanzioni e penali: come mai? E come mai quando noi segnalammo le criticità non siamo mai stati ascoltati, tanto da dover scrivere al segretario generale e alla Prefettura? Come mai solo da quel momento le cose sono cambiate? Sul piano politico, cosa pensa di tutto ciò l’attuale vicesindaco, nonché ex assessore ai Lavori Pubblici?

Altra questione, i parcheggi a pagamento, primaria fonte di introito per le casse di Palazzo Rosso: l’appalto di Amag Mobilità scade il 30 giugno. Poi cosa succederà?
Non abbiamo idea di cosa avverrà, siamo in attesa di capire le volontà dell’amministrazione comunale. C’è chi parla di gara europea, c’è chi dice ulteriore proroga, c’è chi parla di gestione in house con gestione dei servizi in capo ad aziende esterne. Staremo a vedere. Come sempre, ci si muove in extremis, senza nessuna capacità di programmazione.

Raccolta rifiuti: da un anno si parla di gara a doppio oggetto per Amag Ambiente, e in sostanza dell’arrivo di un socio privato che dovrebbe entrare al 49%, e provvedere alla gestione del business della raccolta. Mentre per lo smaltimento già ci si sta rivolgendo altrove, con aggravio di costi. Intanto gli alessandrini vivono la Tari come un salasso sempre più oneroso: ci sono condomini popolari che dichiarano apertamente le proprie difficoltà, a fronte della ‘pensata’ di prezzare a parte la movimentazione dei cassonetti, così come la raccolta degli stralci del verde nei sobborghi. Qualcosa migliorerà nei prossimi anni?
Temo di no se si continuerà su questa strada. La raccolta porta a porta rischia di essere insostenibile, super costosa poi in una situazione che continua a procrastinarsi su gare a doppio oggetto mai avvenute. Noi sosterremo convintamente la stradale con bidoni intelligenti, però nell’immediato occorrerebbe sicuramente maggiore attenzione al quotidiano, sostituendo anche bidoni completamente rotti. Mi raccontano di un piazzale con bidoni nuovi fermi da tempo, se così fosse che si sta aspettando?

Complessivamente, l’impressione è che l’amministrazione Abonante si stia orientando verso un ‘disimpegno’ da quelle aziende pubbliche che proprio il centro sinistra, nei primi anni Settanta, sempre costruire in maniera innovativa per l’epoca. Tra qualche anno avremo privati a gestire tutti i servizi pubblici cittadini, e il comune sarà solo un ente ‘leggero’ che gestisce pratiche burocratiche?
Speriamo vivamente di no, anche se quanto stan facendo rischia sicuramente di portare ad una cessione graduale dei vari asset strategici. La Lega è assolutamente contraria.

Parliamo dei cimiteri: dopo tre anni prendiamo atto del fallimento della gestione ‘esternalizzata’, anche a causa di un costante controllo che prevedesse sanzioni e penali. La strada è tornare ad avere dipendenti diretti, i famosi netturbini di quartiere, o alla fine ci ritroveremo ancora una volta le ‘solite’ cooperative ‘amiche’?
Questa è una chiara domanda che andrebbe fatta al Sindaco. È però indubbio che tutti ricordano positivamente l’epoca in cui non solo i cimiteri, ma tutto il territorio comunale, dal centro ai sobborghi, era ‘presidiato’ da netturbini che facevano con scrupolo il loro lavoro, e avevano ognuno la propria zona, di cui si sentivano responsabili. Se pensiamo all’attuale degrado in cui versano i cimiteri, alle condizioni di abbandono del verde pubblico e delle aree di competenza comunale, c’è un abisso. Non basta fare un po’ di marketing on line, se poi l’Alessandria reale è quella che tutti conosciamo, e viviamo giorno per giorno sulla nostra pelle. Temo che anche su questo fronte i progetti concreti del sindaco Abonante siano nebulosi, e che la soluzione che si adotterà per i cimiteri sarà minimalista e raffazzonata, con il ricorso magari a turnazione di cooperative, senza un sostanziale cambio di passo rispetto ad oggi (ricordo ancora la situazione in cui ci trovammo qualche anno fa, quando per lo sfalcio del verde era affidato a diversi soggetti all’interno della stessa area, con parti dove l’erba era stata tagliata e parti vicine con erba alta mezzo metro perché il servizio competeva ad altri).

Teatro comunale: finanziato con 10 milioni di euro del PNRR grazie al progetto Lega Cuttica Vittoria Poggio, il recupero pare avviato, anche se sui tempi girano voci forse un po’ ottimistiche. Ma il punto è: chi lo gestirà, e per farci cosa?
Tema cruciale ad oggi non ancora risolto. Se è vero che la ristrutturazione è potuta partire grazie alla lungimiranza degli amministratori che ha citato, ad oggi non abbiamo ancora una bozza di idea su che cosa si vorrà fare della struttura, una volta rimessa a nuovo. Perché non se ne parla in Commissione? Perché il Vicesindaco, delegato al teatro, non inizia a presentare nelle sedi opportune delle proposte?

Nuovo Ponte Bormida: avanti di questo passo, prima o poi l’attuale struttura secolare chiuderà per qualche emergenza, e ricorreremo ad un ponte di barche. Possibile che, nonostante circa 40 milioni di euro disponibili, non si riesca a procedere?
Come Lega abbiam fatto la nostra parte grazie al personale impegno dell’on. Molinari, e con l’amministrazione precedente con i fondi compensativi legati al Terzo Valico. L’amministrazione Abonante dal canto suo ad oggi è solo riuscita a presentare costi in costante aumento del progetto senza metterci del proprio. Il rischio evidente è quello a cui lei faceva riferimento: l’attuale ponte Bormida è opera di tenuta straordinaria, ma non è eterno.

Ztl, cosa è cambiato con la ‘rivoluzione’ targata campo largo? La montagna ha partorito il topolino?
Si parla insistentemente di zona 30 non solo per il centro, ma anche per la periferia e i sobborghi, mentre nei giorni scorsi il sindaco Abonante sul tema trasporti ha incontrato il primo cittadino di Milano Sala: uno dei sindaci italiani con il più basso indice di gradimento da parte dei cittadini!
Non capiamo davvero quale sia la visione della viabilità di questa amministrazione: solo commenti da social, chiacchiere da bar e nessun programma concreto presentato nelle sedi opportune.

Logistica. Nelle prossime settimane si terrà ad Alessandria un importante incontro di aggiornamento sul recupero dell’ex scalo merci: un altro progetto targato Lega Molinari, che ridarà fiato e anima ad un’area dalle grandi potenzialità, abbandonata da decenni..
Se oggi abbiamo così tanti residenti in più, e un trend di crescita costante per i prossimi anni, lo si deve sicuramente a chi ha avuto la lungimiranza di credere in questo sviluppo. Tanto criticato da chi era allora all’opposizione in comune, e oggi governa la città, o dovrebbe governarla.
Il sindaco Abonante sembra aver fatto oggi della logistica, e del rilancio dello scalo merci, una propria bandiera, quasi fosse il suo sogno amministrativo. Ebbene siam contenti abbia cambiato idea, ma fossimo stati alle loro battaglie dell’epoca oggi saremmo a contare i petali dei papaveri e delle margherite e non gli insediamenti industriali, con la conseguenze crescita occupazionale e del mercato immobiliare. Ma anche queste sono dinamiche che vanno gestite: qualcuno ha la sensazione che stia succedendo? Noi dubbi al riguardo ne abbiamo parecchi.

Elezioni 2027: sembrano lontane, ma mancano solo due anni. A meno di accelerazioni per imprevisti: il centro destra si sta preparando a fornire un’alternativa credibile, o dobbiamo rassegnarci a morire abonantiani, come si diceva con la Dc nella prima repubblica?
Qualche settimana fa il centro destra alessandrino ha organizzato all’Ambra una serata partecipatissima: c’erano circa 500 persone, e non ovviamente solo gli addetti ai lavori della politica o i militanti, ma tanta società civile, tanto tessuto economico locale con voglia di partecipazione, e di cambiamento. Il malcontento verso questa amministrazione è sempre più evidente, quel che serve è creare una seria alternativa di governo che parta prima di tutto dalla risoluzione delle tante problematiche che gli alessandrini quotidianamente ci segnalano. Si parta dai programmi con una proposta seria e realizzabile, e si cerchi di intercettare le esigenze anche dei tanti cittadini che oggi, purtroppo, si sono allontanate dalla politica, anche locale, e che invece meritano ascolto e rappresentanza.