
Palazzo Ghilini versus Palazzo Rosso: chi ha ragione?
L’imbarazzante caso del più che ‘decennale’ collaudo tecnico del Ponte Meier rischia di tradursi ora, per il Comune di Alessandria, in un salasso reale di 400 mila euro, con aggiunta di interessi legali. La richiesta, datata 1 aprile 2025 (ma pare proprio che uno scherzo non sia). è di pagamento a 30 giorni, ossia già quasi scaduta, e fa riferimento ad una vicenda più volte raccontata su CorriereAl.
In sintesi: l’Ente Provincia, dopo aver a lungo pazientato, ha affidato alla propria direzione legale il recupero di una parte della cifra complessiva di 1 milione di euro a suo tempo (2016) incassata dal Comune di Alessandria, quale contributo dell’ente Provincia alla realizzazione del Ponte Meier.
La Provincia ritiene che, “non essendo mai stato rilasciato il certificato di avvenuto collaudo del Ponte”, sia assolutamente illegittimo che Palazzo Rosso, peraltro con il discutibile meccanismo della ‘compensazione’ non concordata, abbia incassato il corrispettivo di 400 mila euro, e ne chiede l’immediata restituzione, con tanto di interessi di legge.
Che farà ora il Comune di Alessandria? Nel mese di marzo peraltro abbiamo letto le dichiarazioni degli amministratori della giunta Abonante, che parlavano di collaudo finalmente avvenuto.
Ora però scatta la richiesta di indennizzo da parte della Provincia. Chi ha ragione, e cosa faranno i vertici politici e dirigenziali di Palazzo Rosso?
Soprattutto, al di là della questione contabile (assai rilevante per entrambi gli enti, ovviamente), i cittadini possono attraversare il Ponte Meier a ‘cuor leggero’, o c’è motivo di stare all’erta?
In allegato, la richiesta ufficiale dell’Ufficio Legale della Provincia di Alessandria.