Alessandria, città nel degrado dove ‘a breve’ tutto migliorerà: le emergenze acqua, cimiteri, rifiuti, viabilità [Le pagelle di GZL]

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di Graziella Zaccone Languzzi

Venerdì 14 luglio il primo consiglio comunale a Palazzo Rosso CorriereAl

1) Le ultime da Palazzo Rosso raccontano di situazioni surreali, con consigli comunali che ‘saltano’ come birilli: a voler pensar male ci starebbe l’ipotesi di un po’ di premeditazione, ma chi segue da vicino mi assicura trattarsi davvero di dilettanti allo sbaraglio. Che dal punto di vista di noi cittadini, consentitemi, è pure peggio. Intanto, dopo quattro mesi di proroga concessa dal Ministero solo grazie al personale impegno dell’on. Molinari, i fenomeni del ‘campo largo’ alessandrino han deciso, come diceva il toscanaccio Bartali, che “l’e tutto sbagliato, l’è tutto da rifare”. Pensarci prima no? Purché a pagar dazio, nel caso, siano loro e non noi: ma non contiamoci troppo. Andiamo con ordine però: “Roggero (Lega): “Consiglio comunale saltato per assenza del numero legale”. La spiegazione della maggioranza”. Si legge che prima della discussione sulla variazione al bilancio per la riorganizzazione dei servizi di gestione dei cimiteri e sulla mozione presentata dalla Lega a sostegno della tutela dell’acqua pubblica che avrebbe consentito al sindaco Abonante e alla sua maggioranza di sbloccare in extremis la situazione ed evitare di perdere decine di milioni di euro di fondi del Pnrr, il Consiglio Comunale è saltato per assenza del numero legale. Ovvero l’amministrazione Abonante non ha più avuto i numeri per continuare la seduta. Pare che per un equivoco sui tempi di ripresa dei lavori ben 13 esponenti della maggioranza non erano presenti (lo stomaco ha le sue esigenze, anche a sinistra) provocando la mancanza del numero legale e, come prevede il regolamento, il conseguente stop definitivo della seduta. Di fronte ad argomenti di tale importanza è mia opinione e non “suggestione” che questa maggioranza non è nemmeno in grado di garantire il numero legale di un Consiglio comunale. A meno che, appunto, non si trattasse di sopraffina strategia politica per rimandare le questioni sul tappeto, ossia acqua e cimiteri, al consiglio comunale in programma verso fine mese, per cercare nel frattempo una soluzione in extremis. Lo vedremo, cosa tireranno fuori dal cilindro costoro, e soprattutto se, sul fronte acqua, le loro soluzioni (ma perché arrivarci a fine aprile, dopo aver sottoscritto il percorso proposto da Egato6 a fine 2024? Mistero buffo) saranno approvate da Ministero, Arera e, non ultimi, dagli altri soggetti territoriali coinvolti, che in questi mesi si sono comportati in maniera seria e lineare, e a cui ora i ‘gradassi’ alessandrini andranno a dire ‘no signori, abbiamo scherzato, ora si fa tutto diverso”. Voi, al posto di quei piccoli comuni e virtuosi dell’Ovadese, cosa rispondereste al sindaco Abonante e alla sua corte dei miracoli? Io personalmente tutte frasi che non è elegante scrivere qui. Comunque sia, vedremo come finisce la vicenda finanziamenti PNRR, decisiva per la sopravvivenza di Amag Reti Idriche. E vedremo pure se i 100 mila euro del ‘risarcimento ambientale’ Solvay precipitosamente ‘dirottati’ da Palazzo Rosso sulla manutenzione dei cimiteri sortiranno qualche effetto. Chi nei giorni pasquali ha avuto l’ardire di recarsi sulla tomba dei propri cari nei paesi ha trovato situazioni da selva tropicale, roba da farsi largo con il machete. Se questi sono amministratori capaci, io potrei guidare una Ferrari in Formula1! Poi ci sono, naturalmente, le proteste di “Comitato Vivere in Fraschetta” e Greenpeace che hanno commentato in questo modo: “Una beffa. Un gesto che fa sobbalzare sulla sedia chiunque pensi che la salute dei cittadini debba avere la priorità rispetto alla cura di chi non c’è più. Come spesso accade, le buone intenzioni si sono scontrate con la realtà amministrativa: l’emergenza cimiteri ha avuto la meglio. Ironia della sorte, sembra quasi che si stia creando un circolo vizioso in cui il cimitero diventa il fulcro delle priorità, mentre la salute dei vivi viene relegata in fondo alla lista, come se fosse un argomento da trattare solo dopo aver sistemato le “urgenze” dei defunti”. Insomma, caos e degrado a Palazzo Rosso, con tristi conseguenze per il nostro vivere quotidiano. Tornando alla mancanza del numero legale, era già accaduto il 30 luglio 2024 e tra i temi in discussione c’era anche il Dup. Anche allora furono 13 consiglieri di maggioranza, per combinazione gli stessi?: “Alessandria: manca il numero legale, salta il Consiglio comunale”. Ci furono giuste polemiche da parte della minoranza e a spegnerle ci pensò il vicesindaco/vero sindaco Giovanni Barosini che dichiarò: “Mancanza del numero legale? Può pure accadere”, rimarcando che il Dup era già stato votato in Commissione e che il termine del 31 luglio (il giorno dopo) non era perentorio, e sarebbe stato rispettato. Barosini ha puntualizzato che è capitato più volte, negli anni e tra le diverse Amministrazioni, che slittasse a settembre. Come per dire: e daje, facciamo come viene perché tutto s’accomoda sempre, fuorché l’osso del collo.
Voto: 2

2) La critica politica è il sale della democrazia. Da un articolo inerente al degrado dei cimiteri alessandrini, ho estrapolato questa frase: “Non sappiamo se esiste un premio nazionale “Degrado” per i comuni più malridotti, ma certamente l’Alessandria di oggi potrebbe candidarsi alla top ten”. Sul degrado di casa nostra i cimiteri fanno il paio con tutto il resto, e qui vengo al punto. Mercoledì 4 aprile di prima mattina ho ascoltato una trasmissione su una radio locale, in studio un politico alessandrino lamentava che ci sono continue critiche sull’operato dell’amministrazione comunale e si è domandato più volte perché e i presenti in studio non hanno soddisfatto tale domanda benché consapevoli del perché di tali critiche. Mentre ascoltavo mi sono chiesta: “ma di che si meraviglia, non ci arriva da solo?” C’è niente da fare, la politica non accetta critiche, eppure sono persone intelligenti e dovrebbero capire la situazione che è sotto gli occhi di tutti, perché preferire comportarsi come il personaggio della fiaba “I vestiti dell’Imperatore” di Andersen? Quando capiranno finalmente che “il Re è nudo”? La morale di tale fiaba è che si finge di non vedere una verità evidente. Persino Sir Winston Churchill trattò questo argomento, e cito il contenuto della frase che chi fa politica non dovrebbe sottovalutare: “La critica può non essere piacevole, ma è necessaria. Compie la stessa funzione del dolore nel corpo umano. Richiama l’attenzione su uno stato malsano delle cose. Se è ascoltata in tempo, il pericolo può essere evitato; se viene messa da parte, si può sviluppare un morbo fatale”. A giugno scattano i tre anni di amministrazione Abonante, per un totale di 1093 giorni, e mi chiedo quanti alessandrini pensino che la città sia cambiata in meglio, e quanti in peggio. Amag, pulizia strade, sicurezza, cimiteri, manutenzione idrogeologica, nuovo ponte Bormida, e altro ancora: tutto fermo. Eppure questo è un capoluogo di provincia, con residenti in crescita grazie all’ottimo lavoro svolto sul fronte insediamenti logistici dall’on. Molinari e dalla giunta Cuttica (i sinistri e i loro soci a 5stelle non li volevano, erano per i campi di papaveri), dove si pagano tributi e tariffe tra le più alte del Piemonte, per una qualità dei servizi che tutti misuriamo quotidianamente. Degrado.
Ogni volta che il cittadino si rivolge ad un organo di informazione per denunciare ciò che non va, l’assessore di turno interpellato dalle redazioni interviene per dichiarare che tal lavoro, tale manutenzione era già in programma e a breve sarà tutto risolto. Poi i mesi passano, e la situazione peggiora ulteriormente. Questo il programma elettorale del candidato sindaco Abonante per una “Alessandria davvero vostra”. In 1093 giorni quanto è stato fatto? Nulla! Di eclatante hanno gestito e brillantemente risolto la questione “non una di meno” e movimentato figure in giunta. Sono riusciti a mettersi contro pure i sindacati, che per una maggioranza di centro sinistra è significativo. A memoria mai visto sindacati contro una giunta di sinistra. Nel programma elettorale vi era l’obbiettivo 2030, costituito dalla volontà condivisa di far fiorire Alessandria: magari han deciso di puntare tutto sul ‘secondo giro’, e per ora risparmiano le forze! Mancano alla fine del mandato solo 728 giorni, il sindaco Abonante e la sua coalizione molto larga pensano di riuscire in questo tempo a soddisfare le necessità reali della città come progetto di una Alessandria a misura dei propri cittadini? A noi basterebbe solo manutenzione, ripristini, sicurezza urbana che sarebbe già un risultato. Invece di chiedersi il perché delle critiche, guardarsi attorno, fermarsi a pensare, valutare la realtà e darsi risposte da soli.
Voto: 2

Alessandria verso il voto senza identità CorriereAl 2

3) E poi si chiedono perché i cittadini criticano. Panoramica sulle ultime lamentele e critiche tra marzo e aprile. 13 aprile: un ascoltatore di Radio Gold ha inviato una foto che certifica l’incuria di alcune aree verdi in viale Medaglie d’Oro in Alessandria, con erba alta dichiarando “Sembra una giungla”. L’assessore al decoro urbano Gianni Ivaldi ha risposto “Sfalcio previsto dopo quelli vicino a scuole e nei parchi”. Il 19 aprile la notizia che le aree verdi d’Oro di viale Medaglie erano state tagliate ma… se nessuno si fosse lamentato pubblicamente? Il 14 aprile il gruppo comunale di FdI ha inviato alla stessa redazione una serie di foto che misurano con un metro in mano l’altezza di splendidi “forasacchi” con un elenco di vie, dichiarando: “uno stato di abbandono in tutta la città“. A tale riguardo una parentesi: a ottobre 2023 una nuova norma nel regolamento di Polizia Urbana sanciva l’obbligo dei proprietari di case di estirpare le erbacce nell’intersezione tra il muro e il marciapiede, pena una multa dai 25 ai 150 euro. Al tempo ai microfoni di Radio Gold l’assessore alla Polizia Locale Mazzoni dichiarò: “Saremo i primi a dare il buon esempio”. Parlava delle aree di appartenenza comunale ma non fu così, e a seguire Svegliati Alessandria filmò documentando e postando su Fecebook che l’erbaccia non veniva tolta attorno ai loro perimetri, compreso il muro di cinta dell’immobile della polizia municipale deputata a controllare e stilare multe. In aggiunta tutti gli immobili pubblici non comunali (ad vedere le mura perimetrali del Patria). Il 12 aprile l’Associazione Alessandria Sud sollecitava l’amministrazione comunale sulla situazione del laghetto nella zona del fotovoltaico lamentando che a settembre 2024 si era tenuto un incontro promosso con l’amministrazione comunale e i residenti per trovare alcune soluzioni, che erano state individuate dall’amministrazione, ma ad oggi nulla è cambiato. Il 13 aprile si leggeva questa canzonatura: “perché non pensare ad un picnic-scampagnata nei cimiteri dei sobborghi alessandrini, tra quiete, erba alta e natura selvaggia? Non sappiamo se esiste un premio nazionale “Degrado” per i comuni più malridotti, ma certamente l’Alessandria di oggi potrebbe candidarsi alla top ten”. Martedì 8 aprile: l’amministrazione viene invitata a dare uno sguardo anche a uno dei punti più trafficati e delicati della città. Si tratta del passaggio pedonale che collega il parcheggio Berlinguer al Pronto soccorso e all’Ospedale di Alessandria, in Spalto Marengo. Da tempo le insegne luminose sono bruciate o mancanti. Il Comune, interpellato, ha spiegato che le operazioni di ripristino sono già state previste nel 2024 (?). A breve dunque dovrebbero partire concretamente i lavori per restituire sicurezza al tratto. 31 marzo: è l’appello di una signora a nome di tante persone anziane che nella bella stagione amavano ritrovarsi sotto l’ombra dell’anello di alberi che circondano Piazza Della Libertà per stare in compagnia, malgrado il gas degli scarichi delle macchine, ma ora le panchine non hanno più lo schienale e per chi è anziani sono un problema e chiede se l’Amministrazione Comunale prendesse in considerazione la richiesta dei suoi anziani. Qui mi fermo, ogni giorno piccole o grandi situazioni denunciate da comuni cittadini pubblicate dai media e interpellata dalle redazioni, la magnifica giunta risponde prontamente: “è già stato programmato” oppure: “ sono previste”, il cittadino si tranquillizza e mentre aspetta e spera il tempo passa e non succede nulla. Perché di queste risposte sapete quante ne ho lette?
Voto: 2