di Ettore Grassano
Alle elezioni di giugno a Tortona non c’è stata proprio partita: per il sindaco Federico Chiodi è stata riconferma netta al primo turno, nonostante l’agguerrita concorrenza. Segno evidente che i tortonesi hanno creduto in lui, apprezzando il ‘cambio di passo’ che il primo cittadino della Lega, appoggiato da tutto il centro destra, ha saputo dare alla città. Ma ora comincia una fase altrettanto impegnativa: gli elettori con il loro consenso hanno detto infatti al sindaco “Vai avanti” ma anche “completa tutti progetti che hai avviato, e fai in modo che Tortona, tra cinque anni, sia davvero un modello di sviluppo, ma anche di qualità di vita”.
Ora, dopo l’ordinaria gestione estiva (“ma non ci siamo fermati neanche ad agosto, mese ricco di appuntamenti, e con tante scadenze autunnali da progettare”), si riparte da logistica, sanità, commercio e valorizzazione del territorio. Con un occhio attento anche alla sicurezza, e alle esigenze delle fasce più deboli e fragili.
Sindaco Chiodi, ‘altri cinque anni per completare il rilancio della città’, titolavamo nell’intervista di primavera. Da dove partire?
“Come ho più volte ribadito anche in campagna elettorale, l’occasione per Tortona, dopo diversi anni, di confermare l’Amministrazione uscente è proprio quella di poter proseguire sulla strada che è stata tracciata nei cinque anni precedenti, confermando una visione più ampia del futuro della città, portando a compimento le progetti avviati. Nel nostro caso, in questi anni, è stato fatto un grande lavoro di progettualità che si ha ora l’occasione di portare a termine. Mi riferisco ovviamente agli investimenti effettuati per la nuova scuola di viale Kennedy, già in avanzato corso di realizzazione, sulle infrastrutture, sulla manutenzione delle strade e del patrimonio comunale; le iniziative per la promozione turistica (che sta già dando grandi soddisfazioni, come confermano i dati sulle presenze dell’osservatorio della Regione Piemonte), per la cultura e l’ambito scolastico. L’altro aspetto a cui vorremmo dedicarci con maggiore attenzione alle piccole manutenzioni, alla cura del verde ed a rendere più efficaci ed efficienti le risposte alle richieste dei cittadini, anche nell’erogazione dei servizi”.
Logistica: il modello Tortona anche di recente è stato mostrato come esempio di sviluppo, e anche di professionalità degli uffici comunali. Ma qualcuno si lamenta: troppi camion, traffico congestionato. Avete qualche progetto al riguardo?
“L’approvazione del nuovo Piano Regolatore del Comune nella passata Amministrazione ha consentito di delimitare le aree di sviluppo industriale della città, favorendo nuovi insediamenti e i conseguenti posti di lavoro, in particolare nel settore della logistica che è stato il maggiore ambito di crescita per Tortona negli ultimi decenni. Ciò ha portato ad avere circa 800 nuovi posti di lavoro sul territorio e proprio creare nuove opportunità di lavoro rimane per noi l’obiettivo principale. Non a caso sono stati fatti investimenti anche per favorire la formazione scolastica in questo settore, mi riferisco alla all’indirizzo di scuola superiore di logistica, allo scopo di dare la possibilità ai nostri ragazzi di trovare poi sul territorio un impiego. Nei prossimi anni vogliamo concentrarci sull’inseguire nuove possibilità di sviluppo che portino lavoro anche di livello qualificato in città.
Per quanto riguarda il traffico, in particolare dei mezzi pesanti, sarà fondamentale la realizzazione del secondo tratto della nuova tangenziale che collegherà l’area del casello autostradale con la strada per Alessandria, consentendo di dirottare quel tipo di traffico fuori dal concentrico cittadino. Fra gli obiettivi che ci siamo posti c’è anche la progettazione di un terzo tratto che arrivi sino all’area industriale di Rivalta Scrivia”.
Il trasporto su gomma ‘vola’, ma il Terzo Valico? Quando partirà davvero, e cosa cambierà? Ci sarà integrazione con la logistica di territorio, o sarà solo un passaggio di treni?
“Dopo tanti anni si avvicina finalmente la conclusione dei lavori che attualmente è prevista per il 2027: per noi potrebbe rappresentare un cambiamento notevole nel trasporto merci e non solo. Tortona è per via della sua posizione geografica, uno degli snodi principali. Si tratta di un’opportunità unica che intendiamo cogliere appieno”.
Tortona vera ‘porta di Milano’ sull’alessandrino. I progetti di potenziamento della stazione ferroviaria, e dell’offerta di treni, come procede?
“Il Terzo Valico non è l’unica grande opera ferroviaria che ci interessa direttamente: il quadruplicamento della linea per Voghera, anche questa in previsione nei prossimi anni ci permetterà di avvicinarci ancora di più a Milano, che sarà raggiungibile in meno di mezz’ora, facendo, il tempo di una fermata della metropolitana. Per questo vogliamo lavorare per rendere più attrattiva la nostra città anche per quanti volessero trasferirsi dalla metropoli, offrendo una migliore qualità della vita, costi degli immobili più economici, garantendo servizi adeguati. Crediamo sia arrivato il momento per puntare a questo genere di crescita”.
Commercio cittadino e ricettività: anche qui, se facciamo un paragone con altre realtà, a partire dal capoluogo, Tortona sembra Las Vegas. Però c’è chi chiede più attenzione per via Emilia e tutto il centro, rispetto ai centri commerciali. Il Distretto Urbano del Commercio servirà a cambiare lo scenario?
“Il DUC realizzato grazie ai contributi della Regione Piemonte ha rappresentato una straordinaria opportunità per i commercianti del centro, che hanno beneficiato di finanziamenti per rinnovare le loro attività che la nostra Amministrazione ha ulteriormente incrementato per dare l’opportunità a tutti di partecipare. Ci ha permesso inoltre di lavorare sul miglioramento dell’illuminazione e dell’arredo urbano, rendendo la nostra città più accogliente. Ma il DUC è soprattutto l’opportunità di rafforzare la rete fra i commercianti del territorio che permetta loro di affrontare le vere sfide del settore rappresentata oggi più ancora che dai grandi centri commerciali, dalla concorrenza dell’e-commerce. Per tutte queste ragioni l’obiettivo è farne un tavolo permanente di confronto fra l’Amministrazione, le associazioni di categoria e gli operatori del settore”.
Il Tortonese, nel suo insieme, è territorio ricco di eccellenze enogastronomiche e naturalistiche. Non solo timorasso e montebore, ma arte e percorsi per turisti che ne fanno meta non solo di milanesi o genovesi con le seconde case. Cresce la presenza di stranieri, ad esempio, ma anche degli appassionati di ciclismo. Cosa manca, ancora, per un vero salto di qualità?
“I numeri, confermati anche dall’Osservatorio Regionale sul Turismo, sono davvero importanti e ci fanno ben sperare per il futuro. La principale problematica del nostro territorio riguarda certamente la ricettività: le strutture per l’accoglienza dei turisti sono al momento ancora poche, ma contiamo che la costante crescita delle visite che stiamo registrano consenta investimenti specifici da parte degli operatori del settore”.
Sanità: tema delicato, con criticità che vanno dalle liste di attesa alla carenza cronica di personale, Competenze certamente extracomunali, ma cosa chiedete oggi per l’Ospedale, e per i servizi territoriali?
“Il lavoro svolto in questi anni sta iniziando a dare i suoi frutti: il nuovo reparto di fisiatria lavora a pieno regime e anche la nuova gestione del pronto soccorso ha permesso di ridurre consistentemente i tempi d’attesa per gli utenti. Il modello di gestione con il coinvolgimento del priva sotto il controllo dell’ASL e quindi del pubblico si sta rivelando vincente e ora attendiamo che venga incrementato il servizio offerto dalla piattaforma ambulatoriale. Abbiamo anche bisogno che i robot di Chirurgia e Ortopedia, da tempo promessi, vengano installati. L’obiettivo politico, ambizioso, rimane però quello di ottenere una modifica della delibera 1-600 del 2014 e quindi della mappa dei servizi ospedalieri, unica strada per ottenere reparti in più per il nostro ospedale”.
Grazie anche ai fondi PNNR in questi anni l’amministrazione Chiodi 1 ha avviato progetti di riqualificazione edilizia e territoriale molto importanti. Cosa succederà da qui al 2029?
“Accennavo prima al prolungamento della tangenziale che è una priorità: il progetto c’è e il primo lotto funzionale dell’opera è già finanziato. Lo stesso si può dire per la nuova sede della scuola di logistica, già attiva presso l’istituto Marconi-Carbone ma che si trasferirà nei locali ristrutturati di via Bonavoglia. Lì abbiamo intenzione di realizzare anche una nuova palestra che, oltre ad essere a servizio degli studenti, consentirà di avere una nuova struttura sportiva a disposizione delle tante associazioni e società già attive in città. Abbiamo in programma la ristrutturazione del comando della Polizia Locale e sede della Protezione civile che coinvolgerà anche tutta l’area di via Anselmi. E’ in fase di progettazione anche il completamento della sistemazione delle carceri napoleoniche finanziato dalla Regione con i fondi del SUA Strategie Urbane d’Area. Ci sono poi una serie di interventi già previsti per il miglioramento delle infrastrutture e della viabilità che andranno a completarsi nei prossimi anni. In attesa, ovviamente di poter inaugurare la nuova scuola di viale Kennedy dove i lavori procedono speditamente”.
Ultima, ma certamente non per importanza, la sicurezza: Tortona non può essere definita città pericolosa, ma chi ad esempio utilizza i treni nel week end non può non notare attorno alla stazione la presenza massiccia di stranieri che quasi mai sono lì per prendere un treno. Non c’è modo di offrire a queste persone (se non si tratta di clandestini, naturalmente) modalità di aggregazione diverse, che non sappiano di emarginazione? Dall’emarginazione al crimine il passo è brevissimo…
“Per l’Amministrazione comunale la sicurezza rimane una priorità. Esistono intere fasce di residenti, molti stranieri ma non solo, che rifiutano di partecipare alla comunità e hanno un atteggiamento destruente che porta a fenomeni di devianza e criminalità. In questi anni abbiamo avuto una proficua collaborazione con tutte le forze dell’ordine e con gli enti superiori per arginare i fenomeni più gravi prima che potessero degenerare. Sul piano della sicurezza urbana in senso stretto abbiamo già effettuato investimenti per ammodernare e adeguare il nostro impianto di videosorveglianza, così come resta un obiettivo quello di aumentare l’organico della Polizia Locale per consentire lo svolgimento di più servizi. E anche sul piano dell’integrazione, rivolta soprattutto ai giovani, molto è stato fatto in questi anni da parte del Comune di Tortona, in collaborazione con le scuole e con altri enti e credo vi siano, a controbilanciare i rari episodi delittuosi, una serie di esempi virtuosi di effettiva integrazione nella nostra città. Dobbiamo, in sostanza, fare in modo che ogni area della città sia vissuta e non si creino le condizioni per la formazione di sacche che possano creare problemi”.