23 nuovi professionisti si affacciano sul mercato dell’intermediazione grazie al corso della Camera di Commercio di Alessandria e Asti, nell’ambito del protocollo 4 del progetto di Clara Condicio
Clara Condicio, un anno dopo. Si è concluso lo scorso novembre il secondo corso per Mediatori immobiliari organizzato dalla Camera di commercio Alessandria e Asti, nell’ambito del protocollo 4 del progetto di Clara Condicio, al momento unico in Italia, che si propone di accompagnare all’abilitazione professionale figure fortemente qualificate, sia sul fronte normativa ed etico, che della preparazione tecnico professionale. Lo scorso anno avevamo raccontato motivazioni e progetti dei neo-‘abilitati’, e quest’anno proviamo a ripetere l’esperienza, alla ricerca di analogie, differenze, novità.
Il corso tenutosi nel 2023 ha visto la partecipazione di 30 candidati e candidate, di cui 23 hanno ottenuto l’abilitazione. Ora hanno tutti le ‘carte in regola’ per impegnarsi nel percorso di inserimento professionale ‘sul campo, all’interno di agenzie della provincia di Alessandria, o in qualche caso anche già ‘in proprio’.
Ma chi sono questi neo-mediatori immobiliari, e con quale ‘spirito’ si avvicinano ad una professione certamente molto stimolante, ma anche impegnativa e ricca di sfaccettature? Abbiamo intervistato alcuni e alcune di loro, e anche se ovviamente ogni storia è diversa, si coglie un minimo comune denominatore: la consapevolezza di affrontare un percorso che potrà dare grandi soddisfazioni, ma che richiederà un impegno altrettanto gravoso, in cui l’attenzione per il cliente e le sue esigenze dovrà essere costante, ma in cui parimenti sarà necessario aggiornarsi costantemente dal punto di vista tecnico normativo, e far comprendere a chi ha la necessità di comprare, vendere o affittare un immobile che non sempre la strada più semplice è la più efficace nel tempo, e che il mediatore immobiliare non è solo un ‘venditore di case’, ma un professionista qualificato a cui fare riferimento prima, durante e dopo l’atto di compravendita. Non solo: le persone intervistate hanno già tutte un bagaglio professionale alle spalle, e attività in corso. Non si tratta, insomma, di neo-lavoratori, ma di figure che già conoscono il mercato del lavoro, e per le quali il mestiere di mediatore immobiliare rappresenta una nuova sfida, e in qualche caso anche il coronamento di un sogno giovanile.
“Ho 49 anni, di cui 25 trascorsi nel settore finanziario. Occupandomi di mutui, prestiti e crediti ipotecarie l’universo immobiliare l’ho già anche ‘sfiorato’, e ad un certo punto è scattata la voglia di una nuova avventura professionale”. Federico Fausti è un alessandrino ‘di adozione’, e vive in città da poco, “e comunque ho un baricentro famigliare e professionale da sempre milanese”. Proprio alla Lombardia Fausti guarda per lo sviluppo del proprio percorso di consulente immobiliare a tutto tondo. “Decidere di cambiare mestiere alla mia età non è mai semplice – sottolinea -, ma è una scelta che faccio con convinzione, consapevole di quanto impegno sarà necessario, ma anche di quante opportunità esistono. Ovviamente intendo cercare di mettere a frutto la mia rete di relazioni professionali pregresse, soprattutto in terra lombarda, e più che al mercato immobiliare tradizionale, ossia compravendita e affitti di alloggi, mi piacerebbe dedicarmi ai comparti della logistica e della Gdo. Mondi complessi, ma anche in forte evoluzione, e con necessità di professionisti qualificati. Il 2024 sarà quindi per me certamente un anno di svolta”. Sul corso legato a Clara Condicio Federico Fausti ha parole di grande apprezzamento: “Decisamente impegnativo, e ricco di contenuti anche sul fronte giuridico generale, piuttosto che fiscale e contabile. Ma le lezioni che più mi hanno stimolato sono state senz’altro quelle legate alle esperienze dirette, sul campo: da questo punto di vista Franco Repetto è stato fondamentale, riesce a comunicarti entusiasmo e passione, ma anche a ‘metterti in guardia’ rispetto ai rischi del mestiere, e soprattutto alla necessità di non essere mai ‘approssimativi’ con il cliente, che va seguito sempre con grande attenzione prima, durante e dopo la procedura di compravendita, o affitto. E’ professionista di grande esperienza, a cui farò certamente affidamento. Non mi sarebbe spiaciuto, peraltro, se il corso avesse dedicato anche maggior spazio alle lezioni di tipo tecnico in ambito edilizio, perché non si è mai abbastanza preparati da questo punto di vista”.
Gianni Giambruno, valenzano, laurea in economia nel 2005 e ormai consolidata esperienza nella gestione degli immobili, si è avvicinato al corso per mediatori con grande interesse e con il desiderio di ampliare lo spettro delle sue competenze del settore: “Non mi sono mai occupato fino ad oggi di compravendite e locazioni come intermediario, ma solo nel perimetro personale. Oggi, grazie al corso della Camera di Commercio, sono certamente entrato in possesso di una serie di competenze tecnico giuridiche ma anche etiche che mi consentiranno di esplorare, a partire dal 2024, le potenzialità del mercato. Credo che l’approccio migliore sia quello della gradualità, per cui cercherò di sviluppare un percorso di collaborazione con qualche agenzia immobiliare del territorio. Sicuramente il corso è stato molto impegnativo: sia per orari, che per livello dei contenuti, è al livello di un esame universitario, questo è certamente un bene, perché fa capire quanto ormai il mestiere dell’intermediario immobiliare sia delicato e complesso. Poi naturalmente il vero valore aggiunto lo portano le esperienze ‘sul campo’ di mediatori di lungo corso come Repetto e Papi, che ci hanno fatto ‘toccare con mano’ il mestiere, le sue insidie ma anche la sua bellezza, trasmettendoci il valore della consulenza che differenzia un mediatore immobiliare professionista da chi semplicemente vende immobili”.
“Fare l’agente immobiliare era il mio sogno dei diciott’anni: mi ha sempre appassionato l’aspetto commerciale del mestiere, ma ancor più quello relazionale. Confrontarmi con le esigenze delle persone, sul fronte abitativo, e aiutarle a soddisfarle nel modo migliore. Ci arrivo nell’età della maturità, che forse dà ancora più soddisfazione”. Federica Reposo è una quarantenne piena di entusiasmo, che di mestiere gestisce con il fratello l’azienda agricola di famiglia a Valle San Bartolomeo, alle porte di Alessandria. E che ci racconta come si è ‘accesa la scintilla’ che l’ha condotta a frequentare il corso nell’ambito del progetto Clara Condicio: “L’anno scorso mi sono occupata della vendita di un mio immobile in montagna. Mi è capitato così di conoscere un’agente immobiliare, donna, davvero speciale per professionalità e serietà, e ho pensato ecco, se avessi fatto questo mestiere avrei voluto essere così”. L’incontro mi ha così stimolata che ho provato ad informarmi su Internet, e ho scoperto l’esistenza del corso. Seguirlo mentre si svolge già un’attività professionale è decisamente impegnativo, ma ne è valsa la pena. Ora vedrò come sfruttare abilitazione e competenze acquisite: certamente non intendo fare salti nel vuoto, credo che la strada migliore sia sondare il terreno con una collaborazione flessibile con un’agenzia del territorio, anche perché un conto sono gli attestati, altro imparare il mestiere sul campo. Ci vorranno tempo e pazienza, dovendo conciliare il tutto con l’attività di famiglia. Ma non vedo l’ora di cominciare!”
Anche Alessandra Re, erre moscia da alessandrina doc da poco trasferitasi in Monferrato, a Vignale, ha scoperto dell’esistenza del corso sul web, “e mi ci sono infilata di corsa, last minute diciamo così: contentissima della scelta, ora vedremo come mettere a frutto l’esperienza”. Impiegata commerciale in un’azienda del territorio, Alessandra ha una passione per il mercato immobiliare che risale ai tempi del diploma di geometra: “Mi ha sempre appassionata il recupero dei rustici che caratterizzano gran parte dell’alessandrino, e che raccontano la storia o, meglio, le storie, della nostra comunità. Il corso naturalmente mi ha consentito di approfondire le tematiche tecniche, giuridiche e fiscali del settore, conoscenza fondamentale per il mediatore immobiliare di oggi. Vedremo come metterle a frutto a partire dai prossimi mesi, certamente il punto di partenza non potrà che essere una collaborazione con un’agenzia, per imparare il mestiere da chi competenze e esperienza”.
“Sono figlia d’arte, lo confesso. Mia mamma è titolare di un’agenzia immobiliare in centro ad Alessandria, e si può dire che sono cresciuta a pane e case, letteralmente. Ma di mestiere finora ho sempre fatto tutt’altro: gestisco un centro fitness, e il mio lavoro mi piace. Semplicemente mi è sembrato interessante, a 33 anni, provare ad ampliare il mio bagaglio di competenze professionali”. Carlotta Frasé non è rimasta sorpresa dall’impegno necessario per frequentare il corso: “Mi aspettavo che fosse molto impegnativo, mamma mi aveva avvertita. Ma ne è valsa la pena, e ai racconti delle esperienze professionali di Repetto e Papi naturalmente io posso aggiungere quelli famigliari: ora si tratta di decidere quanto tempo investire nella formazione ‘sul campo’, che credo rimanga fondamentale: ottima cosa i consigli di chi fa questo mestiere, ma poi niente vale quanto l’esperienza diretta. Ovviamente però il mio tutor sarà la mamma: che sicuramente mi metterà sotto più duramente che qualsiasi altra o altro praticante”.
“Per me è un sogno che si realizza, ma soprattutto spero un percorso che mi consentirà di supportare le persone prima, durante e dopo l’atto di compravendita, o affitto. La casa è un bene assoluto, ma è prima una scelta di vita, e ho sperimentato come cliente come sia importante trovare, dall’altra parte, qualcuno che sa offrirti anche empatia, e non solo supporto tecnico”. Patrizia Levo, acquese, un mestiere già ce l’ha, e anche qualificato: “Sono consulente del lavoro nella mia città, in società con Sara Aprile, amica e collega con cui abbiamo deciso di fare il salto, e specializzarci anche nel comparto immobiliare. L’idea iniziale era quella di provare ad ampliare la nostra attività muovendoci nell’ambito degli affitti turistici, e per questo abbiamo consultato il sito della Camera di Commercio: è lì che siamo state informate di questa opportunità, e ci siamo buttate!”. Un corso impegnativo, conferma Patrizia Levo, ma anche stimolante e qualificante: “pesante anche fisicamente frequentare, soprattutto per chi come noi arrivava da Acqui, e da una giornata di lavoro. Ma ne è valsa decisamente la pena: se da un lato su alcuni temi fiscali e gestionali eravamo già ‘sul pezzo’, le lezioni tecniche legate all’edilizia, e quelle commerciali, si sono rivelate utilissime”. E ora, come intende muoversi Patrizia? “Insieme alla mia collega Sara cercheremo di spaziare su un territorio ampio, e di ritagliarci un nostro spazio, puntando naturalmente molto sulla collaborazione anche con altri professionisti del settore. Certamente ci interessa casa nostra, Acqui e l’acquese, ma vorremmo spaziare su una dorsale decisamente più ampia: dalle Langhe alla riviera ligure, anche se con la necessaria gradualità”.
Sara Aprile, anche lei acquese e consulente del lavoro, è appunto l’altra metà del ‘tandem’, più volte citata da Patrizia Levo, collega di corso e di attività professionale. E’ lei ad aggiungere qualche aneddoto, e qualche ulteriore informazione: “Ricordo che era il giorno del mio compleanno quando trovammo sul sito della Camera di Commercio tutte le informazioni sul corso da mediatore immobiliare, e decidemmo di confrontarci con questa nuova esperienza. Più volte nel corso di questi anni, per motivi personali, mi sono rapportata con agenti immobiliari per compravendite, e sono sempre stata attratta da questo mestiere. Il corso è stato bello: intenso, impegnativo soprattutto per chi arrivava a lezione dopo una giornata di lavoro, ma certamente coinvolgente. Ora con Patrizia ci stiamo confrontando su come procedere. Da un lato abbiamo la necessità di continuare a svolgere il nostro lavoro, che ci piace e soddisfa. Dall’altro c’è la voglia di una nuova esperienza. Sicuramente in due sarà più facile organizzarci. Personalmente mi piacerebbe sviluppare il mercato ligure, soprattutto di Levante, e trovare soluzioni abitative di qualità per investitori di casa nostra, che amano la riviera. Senza trascurare naturalmente il mercato acquese: è vero che si sta vivendo una fase di prezzi al ribasso, ma al contempo c’è un grande proliferare di nuove agenzie: segno comunque di vitalità, e di movimento”.
Tocca a Franco Repetto, coordinatore del progetto e membro del consiglio di amministrazione della Camera di Commercio di Alessandria e Asti, e al Presidente della Camera di Commercio di Alessandria e Asti, e di Unioncamere Piemonte, Gian Paolo Coscia, raccontarci a che punto siamo con la realizzazione di Clara Condicio, e perché è importante che questo modello basato sull’intermediazione immobiliare garantita e trasparente si consolidi, e diventi per Alessandria e Asti un ‘fiore all’occhiello’, e un biglietto da visita esportabile anche nel resto d’Italia.
“Il corso 2023 – spiega Franco Repetto – ha visto abilitarsi alla Mediazione immobiliare 23 tra neo-colleghe e colleghi. La notizia è che stiamo rendendo strutturale il progetto. Lo scorso anno ci fu il battesimo con ottimi risultati. Quando si replica è sempre motivo di orgoglio. Da due anni a questa parte grazie ai progetti di Clara Condicio, oltre a diffondere la qualità nei corsi, cerchiamo in tutti i modi di favorire l’inserimento dei neo Mediatori nel mondo del lavoro. Il nostro è un lavoro molto selettivo, non tutti sono in grado di reggere sul campo. Le qualità per essere un bravo intermediario sono racchiuse in tante capacità che devono insieme costruire il professionista. Certo una volta inseriti le soddisfazioni sono molte, da quelle economiche a quelle che ho personalmente ritenuto ancora più importanti che sono, le competenze che vengono riconosciute, le relazioni infinite e soprattutto la soddisfazione principale costruirsi una ottima reputazione. D’altronde 43 anni di carriera ne sono la dimostrazione palese. Ogni volta non posso non ringraziare le persone che hanno permesso questo risultato, in ordine il dott. Gatti e il geom. Moccagatta per Confindustria Alessandria, poi essenziali per questo progetto il Presidente Coscia, il Segretario Panzeri, la responsabile dei corsi la Sig.ra Sturla. Ma tutta la Giunta è il consiglio che hanno sempre approvato all’unanimità questi protocolli. Stiamo già lavorando per costruire il corso Mediatori 2024!”
“Ormai da diversi anni la nostra Camera di commercio – sottolinea il Presidente Gian Paolo Coscia – in collaborazione con le Associazioni degli agenti di affari in mediazione e le Associazioni dei consumatori, ha ridato impulso al progetto “Clara Condicio” con l’intento di promuovere la trasparenza nelle intermediazioni immobiliari. Tra le iniziative che abbiamo intrapreso sono particolarmente orgoglioso di quella finalizzata a favorire l’inserimento dei giovani, e meno giovani, che sono in possesso dei requisiti previsti per entrare regolarmente nel mondo del lavoro, facilitando i loro contatti con gli intermediari e le agenzie che già operano nel settore. Sono infatti convinto che promuovere la formazione e sviluppare forme di fattiva collaborazione con il mondo delle imprese possa consentire non solo di dare una risposta immediata alle esigenze del mercato, ma anche di creare e promuovere opportunità di crescita e di sviluppo imprenditoriali, in un mercato sano e trasparente”.