di Graziella Zaccone Languzzi
1) Incoraggiante per Alessandria la notizia appresa dall’On. Riccardo Molinari capogruppo alla Camera della Lega: “Molinari: “Con legge di bilancio aiuti per Alessandria. Intanto passi avanti decisivi per sviluppo scalo ferroviario”. Si legge: “Molinari ha anticipato una misura che nella legge di bilancio è passata e che sarà di aiuto per Alessandria. L’onorevole alessandrino infatti ha spiegato che per la prima volta è stato istituito un fondo di 50 milioni per i Comuni come Alessandria che hanno fatto un accordo con lo Stato per ripianare il proprio debito. In questo modo si afferma un principio, quello che istituisce un sostegno per le città anche non metropolitane impegnate nel rimettere a posto i propri conti”.
Un percorso a cui il parlamentare leghista lavorava da tempo, e del resto, piaccia o no ad una certa parte, l’On. Molinari per Alessandria ha sempre portato a casa risultati, forte anche di un’autorevolezza a Roma che quasi mai i nostri ‘carneadi’ di provincia hanno saputo guadagnarsi nella Capitale. Diciamocelo: boriose figure sui media locali, ma laggiù, nella grande Roma, senza il badge di riconoscimento faticherebbero ad essere riconosciuti all’interno degli stessi Palazzi della Politica. Carneadi, appunto. Ho la netta impressione che altre città di provincia, quando pescano un jolly come Molinari, cerchino di approfittarne di più, mentre qui, lo sappiamo, siamo ad Alessandria. Si rosica, fingendo indifferenza.
Lo stesso Molinari, peraltro, ha riconosciuto che si tratta di un lavoro di squadra, ottenuto anche in collaborazione con Anci. Dopo questa notizia la reazione positiva del sindaco Abonante: “Fondi per Alessandria? Se così sarà, punteremo ai servizi essenziali”. Al contrario, ecco la reazione polemica dei 5 Stelle, sempre più piccini con il loro ‘uno vale l’altro’. Producono personaggi che tra un lustro saranno degni di ‘meteore’, avete presente la vecchia trasmissione tv? Eppure non demordono mai: “M5S: “Patto con lo Stato, sacrifici necessari. Ma il centrodestra…”. Il contenuto delle dichiarazioni dei 5 Stelle ha giustamente provocato una reazione: “Lega: Grazie all’Onorevole Molinari e alla maggioranza di Governo per i provvedimenti pro Alessandria in Legge di Bilancio 2024. Dai grillini solo demagogia a buon mercato”. Se non fosse che ci va di mezzo la città e i cittadini, certi amministratori meriterebbero il nulla, e che si arrangiassero da soli. Della serie: “Hai voluto la bicicletta? Ora pedala con i mezzi che hai”. Una domanda: i parlamentari piemontesi (la nostra provincia non ne ha eletto neanche uno!) del centro sinistra e dei grillini a Roma sanno che esiste Alessandria?
Voto: 10
2) La notizia: “Teleriscaldamento al Cristo nel 2024: Incontro preventivo con Comune intelligente ma occorrono altri confronti”. Il 13 novembre esponenti della Giunta comunale di Alessandria ha incontrato le associazioni del quartiere Cristo e alcuni rappresentati di quartiere per illustrare la posa delle condutture per il teleriscaldamento. Gli assessori Enrico Mazzoni, Giovanni Berrone e Michelangelo Serra hanno illustrato con gli addetti i 4 lotti, ciascuno di 45 giorni, che interesseranno corso Acqui. Fin qui nulla di che, se non fosse che tracce del passato non si cancellano e dagli archivi di materiale salvato è possibile rintracciare documenti o filmati che nel presente diventano di grande interesse. Ad esempio ho rintracciato un “pregevole” filmato del 30 settembre 2020 con un’interessante intervista al consigliere Serra dei 5 Stelle (oggi assessore ai Lavori Pubblici) dedicata anche al tema del Teleriscaldamento alessandrino, un filmato di Svegliati Alessandria in zona Circolo “La Casetta” nel quartiere Europa. Un filmato da vedere e ascoltare assolutamente.
Si tratta di un confronto tra abitanti della zona e rappresentanti di Telenergia, con l’intervista del portavoce del comitato dei residenti e al Consigliere Comunale Michelangelo Serra del Movimento 5 Stelle di Alessandria, anch’egli residente. L’oggi assessore Serra nel video appare arrabbiatissimo e auspica risposte esaustive e rassicuranti da Telenergia e dall’assessore di riferimento ai Lavori Pubblici del tempo Giovanni Barosini, oggi presidente del Consiglio comunale. Serra 2020, Serra 2023: una metamorfosi raggelante.
La mia domanda è: davvero in politica il trasformismo paga? Ion non ci credo mica tanto…
Voto: 2
3) Le piste ciclabili han cambiato nome in case avanzate: “Corsie ciclabili si prendono le strade ad Alessandria: cittadini confusi e Serra chiarisce”. Mugugni da ogni dove, e invece super soddisfazione di una categoria, gli Amici della Bici. Ma chi poteva pensare il contrario?: “Fiab “Amici delle Bici” promuove le corsie ciclabili ad Alessandria: “Così le auto andranno più piano”. I 5 Stelle intanto, a cui probabilmente le tante critiche han fatto ‘fischiare’ le orecchie, invitano tutti a sostenere i passi avanti sulla mobilità sostenibile del programma “Alessandria2030”, spiegando che finalmente si va verso una città a misura di tutti gli utenti della strada in un ambiente urbano moderno, sostenibile e orientato al benessere collettivo. Al gruppo politico 5 Stelle comunico che ad Alessandria esiste anche un’altra ampia categoria di persone bistrattate: i pedoni. Martedì 14 pomeriggio attorno alle 16 ho rischiato di essere investita, su un marciapiede protetto da paletti, da un adulto su bicicletta che è spuntato a gran velocità da una strada laterale di via Vochieri nella parte finale entrando sul marciapiede. Mi è andata bene grazie a mio figlio che prontamente mi ha spinto verso il muro, quindi ai signori 5 Stelle e agli Amici della Bici consiglio di educare i fruitori delle due ruote: vadano più piano e non utilizzino i marciapiedi destinati ai pedoni, che ancora non hanno le ali.
Comunque: ad Alessandria sono partiti i lavori per la creazione di corsie ciclabili e case avanzate per le biciclette, finanziati da 250 mila euro di fondi regionali, oltre a 50 mila euro provenienti dalle casse comunali. L’obiettivo è creare percorsi per le due ruote in grado di collegare le varie zone della città, così da agevolare una mobilità sostenibile. Bene. E le buche? E i marciapiedi sconnessi in ogni cantone di Alessandria? E i tagli rattoppati ‘alla carlona’ da fibra o teleriscaldamento? E le strisce pedonali evanescenti? Ma che domande vado a fare mai: mica fanno parte dell’Agenda 2030 di cui i grilli si riempiono la bocca. L’Agenda 2030 è il solito libro dei sogni, leggete le varie parti e poi valutate la situazione italiana e mondiale attuale: chiedetevi perché stiamo andando indietro su tutto.
Voto: 2