Così è (Se Vi Pare) di Pirandello in scena domenica al Teatro Alessandrino

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La Gitiesse Artisti Riuniti diretta dall’attore, drammaturgo, regista e produttore teatrale Geppy Gleijeses, protagonista nella scorsa stagione teatrale alessandrina di “Servo di scena”, presenta domenica 19 marzo al Teatro Alessandrino, nell’ambito della stagione di prosa promossa dal Comune di Alessandria, Piemonte dal Vivo e Regione Piemonte, la produzione di una tra le più belle opere di Luigi Pirandello “Così è (se vi pare)”, con Milena Vukotic, Pino Micol e Gianluca Ferrato.

La Vukotic interpretò per la prima volta l’opera di Pirandello quando era ragazza, recitando nel ruolo della giovane Dina. Fu il suo primo spettacolo importante al fianco di Rina Morelli e Paolo Stoppa, due mostri sacri della storia del teatro. Ora, dopo anni di grande cinema e grande teatro sotto la direzione dei migliori registi, interpreta il ruolo della Signora Frola, un personaggio ambiguo, apparentemente debole ma capace di far animare tutti quei fantasmi tipici dell’opera pirandelliana.

Accanto a lei Pino Micol (nel ruolo del Signor Laudisi) attore di teatro, cinema e televisione, ha iniziato la sua carriera alla scuola del Piccolo Teatro di Giorgio Strehler, e fu interprete nel 1975, dello spettacolo: “Stefano Pelloni detto il Passatore” di Maurizio Scaparro che lo dirigerà fra l’altro anche in “Il fu Mattia Pascal” dall’86 all’87 al Teatro di Roma.

Micol è stato inoltre diretto da Peppe Barra, Luca Ronconi, Luigi Squarzina e da Liliana Cavani. Lui stesso è stato regista in campo lirico curando per il Teatro dell’Opera di Roma il “Don Chisciotte”, successivamente portato sul piccolo schermo nel 1983 da Scaparro. Nel 2010 al cinema è stato fra gli interpreti del film “I baci mai dati” per la regia di Roberta Torre.

Il piemontese Gianluca Ferrato, che interpreta nello spettacolo del 19 marzo la parte del Signor Ponza, il genero della Vukotic, è stato anche lui allievo di Giorgio Strehler, ha preso parte a numerosi allestimenti classici, insieme a operette e musical, che sono diventati negli anni una cifra della sua carriera. Diretto nel corso della suo lungo percorso artistico da registi come Giancarlo Cobelli, Saverio Marconi, Marco Mattolini, Gino Landi, Luigi Squarzina, Filippo Crivelli, Alessandro Benvenuti, tra i suoi più recenti impegni c’è “Dove il cielo va a finire. Una storia per Mia Martini” di Piergiorgio Paterlini, regia di Bruno Montefusco e il film “Il mondo sulle spalle” per la regia di Nicola Campiotti

Insieme ai tre principali interpreti nel cast ci sono anche Massimo Lello, Marco Prosperini, Maria Rosaria Carli, Roberta Rosignoli, Antonio Sarasso, Stefania Barca, Walter Cerrotta, Vicky Catalano, Giulia Paoletti.

Scritta nel 1917, l’opera presenta il vano tentativo di far luce, in una città di provincia, sull’identità della moglie del nuovo segretario di Prefettura: si tratta della figlia della Signora Frola, come questa sostiene con assoluta certezza? Oppure quella donna è morta tra le macerie di un terremoto e la moglie del segretario è tutt’altra persona (com’egli sostiene)? Così è, se vi pare… ognuno di noi ha la sua verità!
L’idea dell’allestimento nasce da una strepitosa intuizione di Giovanni Macchia, il più rilevante critico di Pirandello: il cannocchiale rovesciato. “Le cose più vicine, vissute, torturanti, furono viste con il binocolo rovesciato: da quella distanza che ne permettesse la meditazione assorta o l’ironia o addirittura il grottesco”.

Geppy Gleijeses ha chiesto a Michelangelo Bastiani, uno dei più importanti videoartist del mondo, di creare in un contenitore vuoto, degli ologrammi assolutamente tridimensionali, donnine e piccoli uomini alti 50 centimetri, che altro non sono che i personaggi della commedia, i quali inutilmente si affannano per scoprire una verità che non esiste.
All’ingresso della Signora Frola, quegli esserini li rivedremo in dimensioni normali. Piccoli uomini che riprendono le loro reali fattezze di fronte alla grandezza del dolore e dell’amore di una madre.
Lo spettacolo si avvale inoltre delle scene di Roberto Crea, dei costumi di Chiara Donato, le musiche sono di Teho Teardo, il light designer di Luigi Ascione. Il tutto sotto la regia di Geppy Gleijeses e dell’aiuto regista Giovanna Bozzolo.

Al Teatro Alessandrino di Via Verdi 12 il sipario si alzerà alle ore 21.

Info e prenotazioni:
www.teatroalessandrino.it
https://www.ticketone.it