Porro, Direttrice For.Al: “La nuova sfida è formare i percettori di reddito di cittadinanza”. Intanto si amplia l’offerta di corsi nelle quattro sedi del Consorzio

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di Ettore Grassano

“Il 2023 porta con sé una nuova sfida per le agenzie di formazione professionale, e il For.Al è pronto a raccoglierla: oltre a continuare a sviluppare i diversi filoni specialistici della formazione professionale, siamo stati infatti investiti dalla Regione Piemonte, in sinergia con i centri per l’impiego, di un nuovo compito, gravoso ma stimolante, che riguarda la qualificazione obbligatoria di tutti gli iscritti ai centri stessi: dai percettori di reddito di cittadinanza fino alla naspi”.

Veronica Porro, direttore del Consorzio per la formazione professionale dell’alessandrino, ha vissuto la crescita del For.Al dall’interno: con i suoi 5 soci pubblici e 8 privati, le sue 4 sedi (Alessandria, Valenza, Casale Monferrato, Novi Ligure), 34 dipendenti, un centinaio di collaboratori e oltre 700 studenti, dai 14 anni all’età adulta, il Consorzio è oggi una realtà formativa di eccellenza regionale, e si propone come moderna ‘cinghia di trasmissione’ tra il mondo della formazione scolastica e professionale e quello del lavoro. Con in più, da quest’anno, la ‘patata bollente’ dei percettori di reddito di cittadinanza, e la loro scarsa ‘ricollocazione’ nel mondo del lavoro. La situazione cambierà in meglio?

Dottoressa Porro, concretamente come le novità sulla riqualificazione dei percettori di reddito di cittadinanza, ma anche di naspi (il tradizionale sussidio di disoccupazione che spetta a chi viene licenziato, ndr), andrà ad impattare sul vostro lavoro?
La questione del reddito di cittadinanza tiene banco nel dibattito pubblico praticamente da quando la misura è stata introdotta. Non sta a me in questa sede valutarne l’efficacia, ma è evidente che qualcosa fino ad ora non ha funzionato, o non staremmo qui a parlarne. La Regione Piemonte, su indicazione del Governo, ha deciso di percorrere, dal 2023, una nuova strada. Ossia i centri per l’impiego hanno il compito di valutare tutti i profili dei loro iscritti (a partire appunto dai percettori di assistenza economica, che sia reddito di cittadinanza, naspi o altro), e di valutare caso per caso il livello di necessità formativa. Tutti coloro che ricevono sostegni economici, in particolare, saranno tenuti, sulla base della valutazione ricevuta, a contattare le agenzie formative esistenti sul territorio regionale, per frequentare i corsi di riqualificazione e avviamento professionale scelti all’interno dell’offerta formativa esistente.

Praticamente, significa che sarete ‘presi d’assalto’ da migliaia di disoccupati?
Difficile fare una previsione certa, l’iter sta partendo in questi giorni. Certamente l’impatto, per il For.Al come per gli altri operatori del settore, sarà assai rilevante. In base alla profilazione, ci sarà chi è ritenuto già idoneo a ricevere proposte lavorative, chi necessita di corsi di 150 ore di formazione, chi invece, e saranno i casi credo numericamente più rilevanti, si vedrà applicato il cosiddetto profilo 103, che prevede fino a 600 ore di formazione.

Ci sono limiti di età, e ognuno potrà indirizzarsi al settore che più ritiene opportuno?
Nessun limite di età, mentre i profilatori del centro per l’impiego terranno certamente conto del percorso pregresso di ogni disoccupato, e delle sue precedenti esperienze lavorative, e competenze.

For.Al eroga attraverso le sue quattro sedi provinciali una formazione molto specializzata, con precise aree di competenza. Questa vostra nuova area di attività andrà in qualche modo a modificare l’offerta formativa complessiva?
Quella di cui abbiamo parlato è un’area di attività che vedrà verosimilmente crescere gli iscritti ai nostri corsi, che oggi sono complessivamente circa 700 persone tra giovani e adulti. L’offerta formativa nel caso verrà ampliata, ma non stravolta. In particolare, le diverse sedi non solo manterranno, ma consolideranno le proprie aree di vocazione, e la qualità dell’offerta. Per cui Valenza (sede formativa nata prima del ForAl, e che quest’anno compie cinquant’anni di attività) naturalmente mantiene e consolida il suo focus sul mondo orafo, che sta conoscendo peraltro anni di grande crescita e richiesta da parte delle imprese. Novi Ligure ha la sua specifica identità legata a meccanica ed elettronica, mentre Casale Monferrato vede ulteriormente crescere la specializzazione per chi dopo le medie vuole specializzarsi nel settore delle acconciature, con un percorso triennale. Alessandria, la nostra sede centrale, è focalizzata sulla formazione professionale per adulti e sui corsi aziendali.

Parliamo di sanità: negli ospedali, ma anche nelle case di riposo non mancano solo medici e infermieri, ma anche operatori socio sanitari: voi al For.Al avete un’offerta formativa specifica su questo fronte….
Assolutamente sì, e con novità importanti. Innanzitutto i corsi non si tengono più soltanto ad Alessandria e a Casale Monferrato, ma da quest’anno anche a Novi Ligure. Ma soprattutto la Regione Piemonte ha destinato più risorse alla formazione degli OSS, ed è ora consentito anche ai singoli utenti, e alle aziende sanitarie, pagare una parte delle spese dei corsi, in base alle specifiche necessità. Una svolta importante, per un settore che ha fortissimo bisogno di forza lavoro qualificata.

La Fad, ossia la formazione a distanza, nel biennio covid ha compiuto passi da gigante Dottoressa Porro: e ora?
Indietro non si torna, è evidente. Uno dei pochi effetti positivi del biennio pandemico è stata proprio l’accelerazione sul fronte dell’utilizzo delle tecnologie di connessione a distanza sia per i corsi di formazione, sia per le riunioni tra docenti e personale in genere. Avendo quattro sedi, anche questo è un aspetto di non poco conto. Oggi prima di tutto speriamo che il covid non torni in forme così invasive, ma in ogni caso saremmo pronti. E in ogni caso certamente la fad è ormai un canale implementato e irrinunciabile. Pensiamo banalmente ad un ciclo di lezioni molto specialistiche, o ad un work shop da affidare ad un consulente esterno che vive molto lontano da qui: ormai è possibile integrare la nostra formativa con questi moduli a distanza, e certamente continueremo a farlo.

For.Al e mercato del lavoro: quali sono i feedback?
La misurazione del livello di soddisfazione dei nostri allievi, ed ex allievi, è costante, così come molto positivi sono mediamente i riscontri dal mondo impresa. Del resto tutti i nostri corsi sono integrati da stage aziendali, e il tasso di occupazione è decisamente elevato. Addirittura ci sono comparti, a partire da quello orafo, in cui la domanda supera l’offerta, e i ragazzi vengono ‘opzionati’ già prima della fine dei corsi.

Il For. Al in sintesi

SOCI PRIVATI

A.P.I. Associazione Piccole e Medie Imprese Prov. Alessandria
Associazione Libera Artigiani della Prov.Alessandria
Unione Industriale della Provincia di Alessandria
CE.SVI.P. Centro Sviluppo Piccola e Media Impresa
Collegio Costruttori Edili –ANCE Alessandria
Confsolidarietà Coordinamento Diocesano Attività Religiose
Consorzio Eurosviluppo S.C.
Associazione Libera Artigiani della Provincia di Alessandria
Slala

SOCI PUBBLICI

Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Alessandria
Comune di Alessandria
Comune di Casale Monferrato
Comune di Novi Ligure
Comune di Valenza

DIPENDENTI TOTALI N. 34

COLLABORATORI TOTALI N. 100 (occasionali, liberi professionisti e co.co.co)

ANNO FORMATIVO 2022/2023 ISCRITTI AI CORSI CIRCA 700