Digitale consapevole: un progetto di In Bocca al Lupo odv e Rotary di Valenza dedicato alla salute mentale degli adolescenti

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Avviato martedì 13 dicembre con un incontro al Rotary di Valenza, prosegue giovedì 15 dicembre con un incontro online intitolato ‘Bianco o nero: la doppia anima dei videogiochi’ il progetto ‘Digitale consapevole nel disagio post-pandemico’, voluto dall’associazione In Bocca al Lupo odv, dal Rotary di Valenza e dalla Direzione Didattica sempre di Valenza.

Secondo le ultime stime disponibili, più di un adolescente su sette, tra i 10 e i 19 anni, convive con un disturbo mentale diagnosticato. La salute mentale è alla base della capacità umana di pensare, provare sensazioni, imparare, lavorare, instaurare relazioni profonde e contribuire alla comunità di appartenenza e al mondo intero. A livello globale, il numero di bambini e adolescenti che vivono con disturbi mentali – tra cui depressione, ansia e disturbi del comportamento e dell’attenzione – resta ancora troppo elevato. Esistono numerose barriere che ostacolano la promozione, la protezione e la tutela della salute mentale di bambini e adolescenti. Alcune di queste barriere sono sistemiche ma sicuramente la pandemia ha fatto sì che negli ultimi due anni i casi di depressione siano raddoppiati e un giovane su quattro mostra sintomi preoccupanti quali ansia e solitudine. Importante è saperli cogliere e riuscire a instaurare un dialogo che porti alla comprensione di quello che il bambino o il ragazzo sta attraversando.

La proposta messa a punto dagli ideatori del progetto si divide su tre programmi specifici, ognuno appositamente studiato per i tre stakeholder che sono: studenti della scuola primaria di primo grado, genitori e insegnanti.

Il punto di collegamento con le nuove generazioni, e in particolare i bambini, non può che essere qualcosa che già pervade la loro quotidianità, cioè il digitale e il gioco e l’intervento nelle classi sarà strutturato in tre fasi.

Il programma dedicato ai genitori mira a far conoscere al meglio i propri figli, potenziandone la motivazione, individuandone gli interessi, i loro punti forti e quelli di debolezza.

Il progetto rivolto agli insegnanti, avrà una funzione di supporto, informazione e formazione. Il programma mira a superare nell’attività didattica il semplice apprendimento mnemonico o la trasmissione di contenuti, per aiutare l’alunno a costruire un collegamento tra i propri interessi e le proprie esperienze.

Il progetto coinvolgerà le classi quinte della scuola primaria di primo grado e sono previste: 6 ore di informazione/formazione per genitori, 10 ore di informazione/formazione per insegnanti e 32 ore nelle scuole con gli alunni.

L’incontro del 15 dicembre, destinato a i genitori, in particolare parte dall’assunto che i videogiochi sono divertenti e utili per lo sviluppo di competenze trasversali ma possono generare irrequietezza, irritabilità e sviluppare dipendenza e altre patologie.

I relatori, Raffaella Giani (psicologa, psicoterapeuta), Roberto G.A. Cuccu (giurista informatico) e Marcello Donnini (informatico) parleranno degli effetti positivi e negativi, e tratteranno il controllo genitoriale vedendolo dal punto di vista tecnico e giuridico. Si svolgerà tra le 21 e le 22,30 sulla piattaforma Teams.

Per accedere cliccare qui.

In Bocca al Lupo odv è un’associazione di volontariato, iscritta al Registro Unico del terzo Settore, che dal 2013 si occupa dell’uso consapevole delle nuove tecnologie e di disagio giovanile. Sul sito dell’Associazione, www.ilborgodelsapere.it, è possibile trovare diverso materiale utile a comprendere il mondo dei social, delle sostanze stupefacenti e i progetti già realizzati da In Bocca al Lupo odv.