Sfortuna e inesperienza condannano l’Alessandria a Rimini

di Pier Luigi Cavalchini

Un umiliante 3 a 0 zero finale va a suggellare una prova dei Grigi alessandrini assolutamente da dimenticare. A poco valgono le recriminazione di mister Rebuffi e di alcuni giocatori, usciti nervosissimi dal terreno di gioco.

Onestamente, se fosse entrato il tiro dal limite, scoccato con precisione da Nunzella e respinto dal palo a 20 minuti dalla fine, con conseguente “parità” sull’uno a uno fra le due squadre, non si sarebbero rispettate le qualità delle squadre viste in campo.

Con questo Rimini, manovriero e ben disposto in campo, c’era poco da fare e la vittoria dei padroni di casa lo sta a confermare. Forse “uno a zero” sarebbe stato più giusto…ma poco cambia.

L’Alessandria vista al “Romeo Neri” di Rimini ha manifestato i soliti difetti già visti prima del vincente match con la Carrarese. Difesa chiusa e bassa, poco filtro a centrocampo, difficoltà a giocare palle a terra e a condurre azione ficcanti, continuo impiego di “lanci lunghi” sperando nella buona sorte.
Il primo tempo ha riservato poche emozioni e ha visto le due squadre “osservarsi” cercando di scoprirne i punti deboli. Solo una volta il portiere grigio Marietta è stato severamente impegnato da un bel colpo di testa di Vado ma, per fortuna, è riuscito a respingere.

Un primo tempo che era comincia con un discreto filtro a centrocampo grazie a Ghiozzi, Speranza, Mionic e Nunzella, aiutati da un intraprendente Rota. Anche Checchi gioca bene e, tranne che per i colpi di testa, non fa rimpiangere l’infortunato Nichetti. Non bene, invece, la parte avanzata con Galeandro e Nepi sempre bloccati da almeno due giocatori in maglia biancarossa e con Sylla (al “Neri” poco “do Nascimiento”) che è tornato alle sbiadite prove dei primi turni. Tutto sommato, comunque, il primo tempo passa con l’Alessandria attenta a coprire e con i neopromossi romagnoli quasi costantemente proiettati verso l’area dei Grigi.

Anche l’inizio del secondo tempo ripropone un clichè simile, con la maggior parte delle palle indirizzate verso Vano e proprio l’attaccante pasticcia con Santini a due passi da Marietta, su un traversone dalla sua sinistra.

L’Alessandria, infatti, soffre soprattutto su quel lato e, nonostante le difficoltà di impostazione, non disdegna qualche sortita. Avrebbe una buona occasione al minuto 8 ma spreca, anche per la non particolare verve di Nepi e Sylla. Sul capovolgimento di fronte il gol dei riminesi. Sale in cattedra Santini a sinistra e, come già in una precedente occasione pennella un perfetto cross in area. E’ pronto Gabbanelli a girare in rete a due metri dalla porta.
C’è tempo per recuperare ma la reazione dell’Alessandria è debole e culmina in un tiro telefonato (fuori) di Sylla. Ghiozzi, Mionic e Nepi mostrano segni di stanchezza e vengono sostituiti ma la musica non cambia. Purtroppo Podda, Philip e poi Lombardi, poco possono con esperti difensori come Laverone e Pietrangeli. Al 32esimo minuto il palo interno di Nunzella, autore di una buona partita con Sini, Rota e Galeandro illude i cento sostenitori ospiti. Un centimetro più all’interno e sarebbe stato gol con il conseguente probabile punticino da portare a casa.

Ma averne tre o quattro punti, al momento, cambia poco. Ciò che preoccupa sono soprattutto due cose, anzi tre. La prima è la gestione della palla non consona ad un campionato professionistico.

I “lanci lunghi” sono stati una ventina e quasi tutti con palla regalata agli avversari. In secondo luogo è mancata lucidità quando il Rimini ha alzato i ritmi (già prima di Gabbanelli, il Rimini sarebbe potuto andare in vantaggio). Contrasti poco convinti, il solo Ghiozzi e, a volte Mionic, a fare da “incontrista” a centrocampo, poche idee e punti di riferimento sempre coperti e pressati. Soprattutto una scorretta gestione dell’ultima fase di partita, con attacchi “alla garibaldina” poco coordinati e susseguenti rischi di contropiede. Santini, ex di turno, su queste leggerezze ci va a nozze e, infatti, castiga i Grigi con due gol fotocopia nel recupero concesso dall’arbitro Leone. Due gol da “ciuk” si sarebbe detto un tempo.

Proprio nella fase finale in cui altre squadre avrebbero sputato l’anima, senza perdere la freddezza necessaria. Ne sappiamo qualcosa noi al Moccagatta con la partita di andata del Frosinone dello scorso anno in B, con pareggio beffa al settimo minuto di recupero. Perché a noi non succede?

Rimini 3 – Alessandria 0

Reti: 56′ Gabbianelli (R), 90’+2 Santini (R), 90’+5 Santini (R)