La Lega replica al sindaco di Alessandria: “Troppo nervosismo, e un campo largo che è già armata Brancaleone”

Quanto nervosismo e quanto rancore nelle prime dichiarazioni del nuovo sindaco di Alessandria: ci permettiamo di ricordargli che evidenziargli la necessità di non fermare progetti importanti come la Coesione Territoriale, e di dotare il comune di adeguate competenze dirigenziali significa fare politica al servizio della città. Parlare di ‘centrodestra degli insulti e del dileggio sistematico degli avversari politici’ ci sembra quanto meno fuori contesto”.

Così il Gruppo Consiliare e il Direttivo Cittadino della Lega commentano in una nota le esternazioni a mezzo stampa del sindaco del centro sinistra.

“Anche sul fronte AMAG, posta la necessità di massima trasparenza che la Lega ha sempre praticato e difeso, forse un po’ meno di eccitazione a mezzo stampa sarebbe consigliata. Certamente non lo abbiamo evidenziato abbastanza in campagna elettorale, ma la giunta Cuttica ha scelto anche su questo fronte la massima correttezza, prevedendo i bandi per il rinnovo del management nel post elezioni, laddove, nel 2017, il centrosinistra dell’attuale sindaco, all’epoca proprio assessore alle partecipate, scelse di ‘blindare’ i propri manager con onerosi contratti in scadenza oltre due anni dopo le elezioni comunali. Questo non è dileggio, signor Sindaco: sono fatti, e cercare di ribaltare la realtà, raccontandola capovolta, è operazione propagandistica che rischia di infrangersi di fronte ai primi ostacoli autunnali”.

La nota della Lega si chiude con uno sguardo a Roma: “Il ‘campo largo tanto sbandierato ad Alessandria dal leader Pd Letta pare morto nella culla, con il paradosso che invece, qui da noi rischia di trasformarsi in un’armata Brancaleone che va dai grillini ad Azione, e che temiamo davvero possa mettere a rischio il futuro della città, e i tanti progetti concreti che la Giunta Cuttica ha avviato, e meritano di essere concretizzati. Non per far contenta la Lega, ma per il bene di tutta la comunità alessandrina”.