Alessandria, una giunta comunale da capire. Ma le deleghe più pesanti le tiene Giorgio Abonante [Centosessantacaratteri]

di Enrico Sozzetti

 

La nuova giunta del Comune di Alessandria è in buona misura da decodificare. Non tanto per i nomi, tranne qualche caso, tutti conosciuti. Ma per le logiche che hanno portato alla scelta degli assessori e alla assegnazione delle deleghe.

La giunta, che verrà presentata durante il primo Consiglio comunale convocato per lunedì 11 luglio, alle 21, è composta da Maria Enrica Barrera, vicesindaco e assessore a personale; servizi demografici; tutela animali; legalità, anticorruzione. Marina Cornara, assessore alla pubblica istruzione, sistema educativo integrato 0 – 6 anni; edilizia scolastica, ristorazione scolastica. Claudio Falleti, assessore a sobborghi; decoro urbano, parchi e aree verdi; servizi cimiteriali. Giorgio Laguzzi, assessore a progresso e sviluppo; artigianato e agricoltura; politiche sociali; open data, innovazione sociale, città intelligente; coordinamento progetti Pnrr. Enrico Mazzoni, assessore alla sicurezza e polizia municipale; prevenzione e protezione civile; politiche abitative e rapporti con Atc Piemonte sud; reti idriche e reti gas. Vittoria Oneto, assessore alle politiche giovanili; sport e impiantistica sportiva; progetti europei e coesione territoriale; politiche per la multiculturalità; lavoro e formazione professionale; Antonella Perrone, assessore a bilancio e partecipate; valorizzazione del patrimonio comunale; economato, gare e acquisti. Michelangelo Serra, assessore a lavori pubblici riqualificazione e rigenerazione urbana; abbattimento barriere architettoniche e accessibilità; trasporti e mobilità.

Il primo cittadino, Giorgio Abonante (foto), conserva le deleghe a urbanistica, università, commercio e mercati, turismo e marketing territoriale, eventi, progetti, spazi e istituzioni culturali, ambiente e filiera dei rifiuti; pari opportunità, gemellaggi, partecipazione, associazionismo; rapporti con Asl e Aso.

Quasi tutto previsto. Per la presenza di storici esponenti del Pd (Mazzone e Oneto) e di una fedelissima di Rita Rossa e più votata della ‘Lista Abonante per Alessandria’ (Barrera, 320 preferenze). Per il riconoscimento ad altre liste (Falleti primo con 281 consensi della lista dei ‘Moderati’; Serra, 266 voti e più votato del Movimento 5 Stelle). Per il primo assessore, annunciato prima del ballottaggio: Antonella Perrone.

Ed ecco quelle che sono state definite ‘sorprese’. Una, in realtà, non lo è molto (benché sconosciuto al grande pubblico). La seconda, invece, di più.

Quella forse meno sorprendente è la nomina di Laguzzi. Ha seguito, insieme a un ristretto gruppo di collaboratori, tutta la campagna elettorale ed è stato l’ombra di Abonante per settimane e settimane. Brillante matematico e studioso (assistente all’Università di Friburgo), classe 1984, dovrà spaziare dall’artigianato all’agricoltura, passando per open data, innovazione sociale, città intelligente, coordinamento progetti Pnrr. Sfida non da poco, considerando la distanza siderale che intercorre dalle aule universitarie ai dirigenti comunali e al folle intrico di leggi degli enti locali.

Marina Cornara è invece la novità. Insegnante di lingua e letteratura inglese al liceo scientifico “Galileo Galilei” di Alessandria, è la terza per consensi (133) della lista ‘Alessandria Civica’ (la regia della creatura politica è di Felice Borgoglio). Il primo è stato Gianni Ivaldi con 512 preferenze, seguito da Claudio Perissinotto con 274. Perché lei? Solo questione di quote rosa? Altri incarichi in vista per Ivaldi e Perissinotto? Richiesta di Borgoglio che non ha mai nascosto le differenti visioni su alcuni temi caldi come la smart city? Si vedrà. Certo è che anche in questo caso la distanza fra l’ambiente lavorativo, l’istituto superiore, e le deleghe scolastiche andrà colmata anche con una certa rapidità perché, benché di scuola sempre si tratti, un conto è stare dietro a una cattedra e un altro dietro alla scrivania di un assessorato.

Attenzione, però. Manca un assessore (il numero massimo è infatti di nove) e poi sono da assegnare un po’ di cariche, da quelle nel gruppo Amag fino alle nomine esterne che spettano al Comune (senza dimenticare ruoli interni come il Capo di Gabinetto). Come dire, tempo e spazi per accontentare un po’ di aspirazioni sparse qua e là ci sono. Per Giovanni Barosini di ‘Azione’ (che probabilmente sta già lavorando per i futuri appuntamenti elettorali nazionali) e gli esponenti delle liste che lo hanno appoggiato, insieme a qualche deluso del Pd che sperava in un incarico, c’è ancora speranza? Anche in questo caso, si vedrà.

Che profilo ha allora questa nuova giunta? Alcune competenze ci sono, benché digiune di conoscenza della micidiale macchina burocratica pubblica. Altri sono ‘esperti’ di lungo corso della politica, chiamati a rispondere a un primo cittadino con profilo e piglio diverso dalla precedente esperienza di centrosinistra. C’è infine la figura tecnica.

La decisione di Abonante di mantenere, per ora, alcune delle deleghe più pesanti e complesse è invece poco chiara. Attesa di mettere in moto la nuova amministrazione e poi procedere a un assestamento? Idea di affidare, nel tempo, incarichi specifici a esperti che lo possono aiutare? In attesa degli sviluppi, appuntamento con il Consiglio comunale di lunedì prossimo. Qualcosa in più, a partire dal ‘dietro le quinte’, si inizierà a capire.