Alessandria, cerimonia intitolazione Giardino Padeletti

Martedì mattina, alla presenza del Sindaco di Alessandria, del Presidente del Consiglio Comunale e dell’Assessore alla Toponomastica, nonché dell’Assessore al Commercio, l’area verde all’incrocio tra via Galvani e via De Gasperi, adiacente alla Scuola Primaria “Villaggio Europa” di Alessandria è stata intitolata ad Alberto Padeletti, bambino di sei anni, nato ad Alessandria il 13 luglio 1994 e tragicamente morto ad Alessandria il 17 settembre 2000 durante una manifestazione automobilistica.

Erano presenti alla cerimonia anche i genitori di Alberto Padeletti. Antonella e Alessandro, e il fratello Andrea  e, insieme alla cittadinanza, sono intervenuti anche, accompagnati dai docenti, gli studenti delle classi V A, B, C della Scuola Primaria “Villaggio Europa” (Istituto Comprensivo “Galilei” – Alessandria) che hanno composto e letto per l’occasione due toccanti poesie.

Alberto Padeletti era un bambino solare, allegro e felice di iniziare la Prima Elementare il 18.09.2000 con i suoi nuovi compagni e poter frequentare la stessa Scuola del fratello di poco più grande.

La tristissima vicenda della scomparsa di Alberto Padeletti fa riferimento alla sua partecipazione – con il proprio padre e fratello, quali spettatori – all’evento motoristico “Primo Trofeo Città di Alessandria – Formula Rally” in programma presso la Zona Industriale D3 di Alessandria il giorno 17.09.2000.

Quasi al termine di una manche, verso le ore 12.30, un pilota della gara di Rally perse il controllo della propria autovettura piombando sugli spettatori e ad avere la peggio fu proprio Alberto che fu competamente investito dall’auto e che, nonostante la corsa in Ospedale al Pronto Soccorso, morì poco dopo.

L’opportunità di annoverare nel territorio comunale di Alessandria un’area intitolata alla memoria di Alberto Padeletti intende costituire un valido ed efficace monito – in termini culturali ed educativi – per riflettere, come Comunità locale, sia sull’importanza di una guida sempre attenta degli automezzi, sia sulle priorità da dare (anche in occasione di organizzazioni di rilevanti eventi sportivi e non) alla piena incolumità degli spettatori degli stessi eventi rispetto ad altre ragioni o interessi.

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Di seguito le poesie composte e lette dagli studenti.

 

C’è un bambino   

 

C’è un bambino che gioca nel parco

e la sua risata ne attira un altro.

 

C’è un bambino che corre e che salta

ed è così felice che dalla gioia canta.

 

C’è un bambino con gli amici

e tutti insieme scherzan felici.

 

C’è un bambino col cane fedele

nel parco vede ciliegie e mele.

 

Poi c’è un bambino che non gioca

ma lassù in cielo riposa.

 

A lui il parco è dedicato

e anche noi per lui abbiamo giocato.

Celeste Campi

Classe V C

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Ti ho dato la mano

 

Ti ho dato la mano

e insieme abbiamo corso tra il profumo di un prato,
accompagnati dalla spensieratezza della nostra giovane età.

 

Ti ho dato la mano

e insieme abbiamo accarezzato i colori del mondo.

 

Ti ho dato la mano

e nel nostro girotondo abbiamo sognato

di volare come aquiloni nel cielo azzurro.

 

Ti ho dato la mano

per sentirmi sicuro di fronte ad ogni incertezza..

 

Ti ho dato la mano

perché in due si è più forti

e si possono anche scavalcare le montagne.

 

Ti ho dato la mano

perché sei mio amico e ogni volta che correrò, salterò e sorriderò

tu lo farai insieme a me.

 

Ti vogliamo bene Alberto!

Gli studenti

Classi V A e V B