“Se sarò Sindaco, ecco come sarà Alessandria nel 2027”. La parola ai cinque candidati

di Ettore Grassano

 

 

Come sarà l’Alessandria del 2027? Meglio o peggio di quella di oggi, certamente sarà diversa, perché dovremo fare i conti con tante variabili, non solo locali, che rendono lo scenario futuro da un lato difficilmente disegnabile, dall’altro sicuramente in evoluzione.

Abbiamo chiesto ai cinque candidati a sindaco della città di cimentarsi con una domanda insidiosa, ma in fondo anche divertente, e che permette ad ognuno di loro di sintetizzare il proprio messaggio agli elettori, in vista dell’appuntamento con le urne del 12 giugno. Su cui incombe un unico vero rischio, che è la non partecipazione, il disinteresse dei cittadini. L’astensionismo di massa sarebbe la vera sconfitta di tutti, e metterebbe in discussione il senso e la tenuta stessa della democrazia. Buona lettura!

Il 12 giugno si vota: se gli alessandrini la eleggeranno sindaco, come sarà l’Alessandria del 2027?

 

Gianfranco Cuttica di Revigliasco (Lega – Fratelli d’Italia – Forza Italia – UDC Libertas – Cuttica per Alessandria – Per la Nostra Città)
Il nostro (non il mio personale, ma quello di tutto il centro destra) è un ambizioso programma decennale, lo abbiamo sempre detto. Siamo partiti nel 2017 dall’avvio di un indispensabile percorso di risanamento dei conti dell’Ente, e anche da una sua riorganizzazione funzionale. Ma abbiamo al contempo (nonostante i due anni di covid, fronteggiati in maniera mi pare ineccepibile) messo in campo una serie imponente di progetti ambiziosi, che nei prossimi cinque anni andranno pienamente realizzati. Progetti per i quali, faccio notare, sono già state in gran parte reperite le risorse, oltre che individuati i percorsi tecnici. Insomma, l’Alessandria del 2027 deve, sottolineo deve, essere una città moderna, pienamente inserita nello scacchiere produttivo del nord ovest, e dell’Europa. Cito alcuni dei progetti che ci consentiranno di raggiungere l’obiettivo, che poi sono quelli che gli alessandrini oramai conoscono benissimo: la smart city, che consentirà un salto di qualità epocale alla città, il nuovo ospedale, il campus universitario, il nuovo Teatro Comunale, il secondo ponte sulla Bormida, la messa in sicurezza del Rio Lovassina, i nuovi insediamenti legati alla logistica. C’è un filo rosso che collega buona parte di questi tasselli, e si chiama sviluppo, e posti di lavoro. Mi preoccupano molto i tanti no, pur travestiti con vari ‘distinguo’, che altri candidati stanno pronunciando in questa campagna elettorale. Alessandria ha bisogno di sì, di positività e di futuro.

 

Giorgio Abonante (Centro Sinistra: Partito Democratico – Movimento 5 Stelle – Abonante per Alessandria – Alessandria Civica – Moderati – Europa Verde Verdi Alessandria)

Nel 2027 Alessandria dovrà aver almeno invertito la tendenza allo spopolamento che ha subito negli ultimi anni, questa è la cartina al tornasole del modello scelto e implementato nel prossimo quinquennio. Il calo di residenti ha addensato nubi sempre più grigie sul commercio e sull’artigianato e sulla capacità di entrata del Comune che è andata anno dopo anno riducendosi. Alessandria deve recuperare attrattività migliorando il suo ambiente urbano agendo sulla mobilità sostenibile, sul ciclo dei rifiuti e sul miglioramento della qualità ambientale della Fraschetta che è l’area più ricca di attività industriali e che pertanto ha bisogno di attenzioni conseguenti. Lo sviluppo o è sostenibile o produce strappi sociali e ingiustizie che sarebbero ulteriori ferite per una comunità come la nostra già provata da una progressiva marginalizzazione nello scenario dell’economia del nord ovest. Per tornare a crescere in modo equilibrato ma deciso dobbiamo agire su noi stessi, sulle nostre qualità e vocazioni storiche, sui nuovi talenti che potremmo valorizzare in ambiti non nuovi ma ripresi in modo innovativo come quelli legati alla prevenzione e protezione civile, all’agricoltura di ultima generazione o al legame nell’economia del lusso fra l’oro di valenza e la Borsalino. Università, Politecnico, Conservatorio, ASL e AO, le aziende della plastica e della chimica sono partner naturali della strategia di sviluppo e crescita della nostra città, porte di ingresso al futuro per una prospettiva 2027 (noi diciamo 2030) che sappia poggiare le basi su direttrici solide e non velleitarie. Alessandria nel 2027 dovrà essersi riappropriata del destino di comunità consapevole di quel che è e dell’orizzonte che intende delineare.

 

 

Gianni Barosini (Azione +Europa – SìAmo Alessandria – Alessandria Viva – Alessandria Pulita)

Nel 2027 Alessandria sarà:
1- Governata dalla Politica (sana) e non dai dirigenti tecnici e/o dai poteri forti e/o dagli affaristi o comunque da soggetti eticamente discutibili.
2- Ai vertici delle Aziende comunali ci saranno manager qualificati e non servi di partito. Così tutti i servizi erogati ai Cittadini saranno efficaci ed efficienti.
3- Avrà un Teatro con annessa una scuola professionale di recitazione.
4- Tutti i Cittadini avranno avuto la possibilità di essere ascoltati, confrontati col Sindaco. Nessuno avrà avuto la sensazione di non avere avuto un Primo Cittadino come essenziale punto di riferimento su ogni questione.
Anzi, ogni Cittadino si sentirà “azionista” della ‘res publica’.

Vincenzo Costantino (ItalExit)

Alessandria nel 2027 sarà la città che avrà dato risposte ai nostri giovani creando loro spazi sociali, culturali e lavorativi: una città laboratorio sociale, culturale, economico e politico permanente per poter insieme a loro costruire una Comunità del domani, competitiva in un sistema globalizzato.
Una città che torna ad essere rappresentata, gestita e amministrata da una classe politica moralizzata, onesta dove chi amministra lo fa insieme alle associazioni sociali, economiche e del volontariato, con i cittadini in un’ottica di trasparente collaborazione reciproca
La città che non ha lasciato indietro nessuno e si è presa cura dei cittadini meno fortunati, garantendo a tutti servizi e una vita dignitosa
La città intelligente, all’avanguardia significa anche un’amministrazione cittadina più interattiva e reattiva, spazi pubblici più sicuri e un migliore soddisfacimento delle esigenze di una popolazione che invecchia, con miglioramento e gestione dei servizi essenziali quali rifiuti, acqua, trasporto scolastico, le mense, il decoro urbano ed eliminando gli sprechi presenti all’interno della burocrazia, diminuendo la pressione fiscale sui cittadini.
La città che inizia a diventare ecosostenibile, che guarda con attenzione all’ambiente non per mera scelta ideologica ma per conservarlo alle future generazioni.
La città che ha riqualificato gli edifici comunali, le scuole, gli spazi verdi utilizzando i finanziamenti europei e preferendo l’utilizzo delle imprese del territorio e dei materiali locali che hanno creato opportunità di lavoro in quell’ottica di economia circolare
La città che non si è dimenticata delle periferie, anzi le ha rese vivibili e supportate con progetti.
La città che ha creduto e investito sulla propria immagine esterna attraverso un marketing territoriale e creando un proprio brand, dando opportunità ad investitori, lavoro e rivitalizzandolo e accrescendo Alessandria sotto l’aspetto turistico e culturale
La città che è diventata amica degli animali e convive con i nostri amici a 4 zampe, proponendo una cultura animalista, creando spazi di convivenza animali-cittadini.
Questo è quello che spero si possa vedere a fine del mio mandato elettorale se dovessi diventare Sindaco di Alessandria. Questo è il nostro programma dove intendiamo dimostrare che si può governare la città con trasparenza, semplicità, correttezza e onestà, dove il valore di un’idea sta nel metterla in pratica e sarà la mia filosofia di vita che mi accompagnerà in tutto il mio cammino amministrativo per non trovarci tra 5 anni a parlare delle stesse cose di oggi.

Angelo Mandelli (Popolo della Famiglia)

Alessandria nel 2027 sarà una città a misura di famiglia con l’età media drasticamente abbassata per via di una politica comunale di forte incentivo alle nascite. Sarà una città, dunque, giovane e proiettata nel futuro, imprenditorialmente dinamica grazie al sostegno alla piccola e media impresa familiare. Si invertirà la tendenza al matrimonio, che come istituto attrarrà ragazze e ragazzi disposti a costruire una giovane famiglia alessandrina. Un progetto in comune che parte dalla prima casa (con i mutui a tasso azzerato garantiti dalle istituzioni locali) e arriva alla istruzione di qualità. L’aborto sarà considerato una pratica disumana, come il femminicidio. Anche gli anziani saranno più tutelati da una politica che cercherà di assisterli nelle loro abitazioni e non spingerli nelle case di riposo. Ci sarà ancora più verde e ancora più tutelato. La sicurezza sarà garantita da un capillare servizio pubblico e da vigili di quartiere che faranno rispettare le regole base della convivenza civile. Alessandria 2027 sarà una città più felice.