“Com’è bella la città” è il tema del convegno nazionale organizzato dall’ANCE a Parma il 13 maggio scorso, al quale ha partecipato la delegazione di Ance Alessandria e che ha visto gli interventi, oltre a quello del presidente nazionale, Gabriele Buia, del ministro Enrico Giovannini e del vice presidente della Commissione Europea, Frans Timmermann, in collegamento da Bruxelles.
In oltre quattro ore di interventi, sul palco del Teatro Regio di Parma si sono confrontati ospiti con interessanti professionalità diverse: dal responsabile di Credit Agricole in Italia, Giampiero Maioli al direttore generale di Generali Italia Real Estate, dal sindaco di Bergamo, Giorgio Gori quello di Cagliari, Paolo Truzzu a Regina De Albertis, presidente Assimpredil ANCE.
La rigenerazione urbana che sembrava assopita da tempo è stata rianimata da tutti i protagonisti che si sono succeduti nelle due tavole rotonde e dal ministro Giovannini nel dialogo con il presidente Buia. “In ventisei anni ci sono stati 76 provvedimenti per tentare di fare una nuova legge urbanistica – ha ricordato il presidente nazionale dell’ANCE – ma il Parlamento non è mai arrivato fino in fondo. Ora penso che sia doveroso avere una legge nazionale per la rigenerazione urbana che faccia da cappello, lasciando liberi i territori di esprimere le proprie potenzialità, anche come motivo di crescita”.
Naturalmente, una nuova legge sulla rigenerazione urbana “non deve essere solo una serie di norme sparse”, come ha sottolineato dal sindaco di Cagliari o “un disegno di centralizzazione” come ha detto il sindaco di Bergamo. Né deve avere “tempi lunghi” come ha fatto rilevare Regina De Albertis.
La nuova rigenerazione urbana, infatti, rispetto alla passata riqualificazione urbana, ha al centro i cittadini e i servizi ai cittadini, la loro partecipazione, le proposte e i processi che partono dal basso, come ha richiamato il ministro Giovannini nelle sue risposte alle domande dei pubblici amministratori. E ha dato una notizia importante per tutti, non solo per il mondo delle costruzioni, affermando che “la riforma del Codice degli Appalti sarà approvata con largo anticipo rispetto al termine del 30 giugno previsto dal Pnrr”.
La novità del convegno è stata anche la presentazione del “Decalogo per la rigenerazione urbana”. “L’ANCE – ha scritto il presidente Gabriele Buia nella premessa al volume – insieme agli esperti che compongono il Comitato scientifico del progetto Parma 2022, in un gruppo che abbiamo chiamato Urban Revolution Lab, propone una visione della rigenerazione urbana come modalità ordinaria e strutturale per affrontare il tema del cambiamento delle città. Un percorso, iniziato circa un anno fa, che ci ha visto lavorare assieme a diverse professionalità che hanno contribuito in modo determinante alla stesura del decalogo. La nostra responsabilità verso il tema della crescita delle città deve andare a vantaggio delle prossime generazioni, che dalle nostre scelte, oggi, erediteranno l’ambiente in cui vivranno, domani”.
I capitoli del “decalogo” riguardano la “Definizione di rigenerazione urbana e dichiarazione di interesse pubblico degli interventi”; la “Governance per la nuova politica urbana nazionale e partecipazione dei cittadini”; il “Contenimento del consumo di suolo”; la “Nuova perequazione per la città contemporanea”; la “Nuova disciplina degli standard urbanistici”; il “Contributo di costruzione”; le “Modifiche alle destinazioni d’uso, incentivi e semplificazioni”; i “Centri e nuclei storici”; la “Fiscalità immobiliare e coinvolgimento del risparmio privato”; la “Semplificazione per gli interventi di riqualificazione energetica e miglioramento sismico degli edifici esistenti”.