Alessandria, nel week end cinque Palazzi nella Storia

 

Alessandria apre i suoi palazzi storici e mostra ai visitatori i tesori artistici e architettonici che l’hanno arricchita, nell’arco di quasi nove secoli vissuti da  protagonista della storia italiana ed europea.

Cinque Palazzi storici si sveleranno,  per la prima volta tutti insieme, nella loro unicità, consentendo di percorrere interni maestosi, vedere da vicino tesori di arte e cultura, scoprire storie avventurose che riportano indietro nei secoli, raccontate da personaggi storici – nobili, grandi architetti, uomini di armi,  dame e cavalieri –  che crearono e vissero queste dimore che hanno sfidato i secoli.

La formula della visita, particolarmente innovativa, è fondata sull’interazione  fra narrazione storica, descrizione artistica, drammaturgia e spettacolo .

Una formula originale, che valorizza i palazzi e li racconta garantendo insieme accuratezza e rigore storico, approfondimento artistico, fluidità e spettacolarità della narrazione teatrale, affidata alla regia drammaturgia e ambientazione storico – teatrale di   Samantha Panza,  con gli abiti e i costumi dell’Atelier Principessa Valentina.

Il tutto arricchito anche da momenti musicali a cura di  Stream o f- Conscious Wave feauturing Anelie fra antiche melodie, canti e letture sceniche , a citazione dei secoli e dei  personaggi che hanno contraddistinto questi luoghi dell’arte.

UNA INIZIATIVA FRUTTO DI UNA GRANDE SINERGIA

La manifestazione fortemente voluta dalla  Città di Alessandria con l’organizzazione curata dall’Azienda CulturAle Costruire Insieme, si è resa possibile grazie alla sinergia con Prefettura, Provincia di Alessandria, Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, la famiglia Guasco e l’ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Alessandria.

I PALAZZI LA LORO STORIA E COSA ASPETTARSI DURANTE LE VISITE

I Palazzi protagonisti della due giorni saranno Palazzo Municipale, Palazzo Ghilini, Palazzo Guasco, Palatium Vetus con visite sabato pomeriggio e domenica mattina e  Palazzo Cuttica di Cassine, sede anche della prestigiosa mostra dedicata alla storia del cinema “Un set alla Moda”, dove le visite avranno luogo domenica  15 maggio nel pomeriggio.

 

PALAZZO MUNICIPALE fu costruito a partire dal 1772 su disegno dell’architetto Giuseppe Caselli: ma ancora agli inizi dell’Ottocento si presentava incompleto. Fu quindi l’architetto Leopoldo Valizone a portare a termine i lavori nel 1825 con l’ampliamento lungo via San Giacomo della Vittoria e completamento della facciata.

Nel 1853 vennero eseguite trasformazioni all’interno, dettate dal rimodernamento dell’annesso Teatro Civico che occupava l’ala su via Verdi. Nel 1944 il teatro fu distrutto dai bombardamenti e negli anni 50 si procedette alla ricostruzione dell’ala su Via Verdi. I segni distintivi che caratterizzano il Palazzo del Municipio di Alessandria sono rappresentati da due elementi, il colore rosso (per questo motivi prende il nomignolo di Palazzo Rosso) e da un orologio a tre quadranti.

Il quadrante di sinistra indica i giorni delle fasi lunari. Al centro del quadrante è raffigurata la stella polare e intorno vi sono le principali costellazioni che si vedono nel cielo boreale. Nella parte più alta del quadrante è rappresentata la costellazione dei Pesci. Questo segno zodiacale è legato alla fondazione della città di Alessandria che risale al 1168.

Il quadrante di destra, indica il giorno della settimana e il mese. Il tutto funziona automaticamente, compresa la variazione in corrispondenza degli anni bisestili.

Gli uffici del Gabinetto del Sindaco furono decorati dal Pittore Pietro Sassi nella metà dell’800, con affreschi che rappresentano vedute paesaggistiche dell’Italia.

Tra il 2019 e il 2020 il palazzo è stato interessato da un restauro volto al recupero del tetto e delle facciate esterna e interna, gravemente deteriorati dal tempo.

A  Palazzo Municipale per le visite  si vivrà l’atmosfera vivace del giorno della prima dell’opera del Maestro Bellini “Beatrice di Tenda” al Teatro Illustrissimo della Città di Alessandria, nel 1839. Gli ospiti visiteranno e scopriranno gli aneddoti di Palazzo Rosso, in compagnia dell’affascinante e vivace Madama Benedetta Colleoni Corti, attrice e cantante protagonista dell’opera, tra curiosità astrologiche e notizie storiche. Tra scaloni e scorci prospettici suggestivi, incontreranno il Segretario Cassiere Rabut, sempre affaccendato a far quadrare conti e protocolli. Rimarranno ammaliati dal dolce sguardo di Matilde Bonaparte di Wuttemberg, futura moglie di Sua Altezza Reale Anatolij Nikolaevič Demidov – Principe di San Donato, filantropa e appassionata d’arte e di teatro. Specchi, libri e quadri antichi, stupiranno i visitatoti negli antichi uffici del Signor Sindaco Alessandro Gavigliani, che intento a far progetti per l’Alessandria del futuro, in un tuffo temporale, li porterà ad ammirare le splendide opere del Sassi che adornano anche le pareti e i soffitti dell’attuale Sala Giunta.

 

PALAZZO GHILINI sede della Prefettura e della Provincia, è un autentico gioiello del barocco piemontese. Costruito a partire dal 1732, su progetto dell’architetto  astigiano Benedetto Alfieri  per conto dello zio il Marchese Tommaso Maria Ghilini, è il segno tangibile della potenza economica assunta dalla casata alessandrina. Nell’interno meritano attenzione i due scenografici atrii, che si aprono in successione ottagonale il primo e con capitelli pensili il secondo.

Negli ambienti disposti ai quattro piani, collegati da scaloni a tenaglia, sono esempio del gusto settecentesco gli stucchi, le specchiere, i sovrapporte ed i camini. Gli affreschi sono del biellese Giovanni Antonio Cucchi. Il palazzo fu costruito in tempi diversi: il corpo principale, prospettante la piazza fu eretto a partire dal 1732 sotto la direzione dell’architetto Domenico Caselli; la parte nord fu realizzata verso il 1766, l’ala di via Parma risale al secolo scorso quando il palazzo non apparteneva più ai Ghilini, infatti con la restaurazione dei Savoia l’edifico passò allo stato diventando Palazzo Reale.

A Palazzo Ghilinni a ricevere i graditi ospiti sarà uno dei più grandi architetti del Barocco: Benedetto Alfieri, geniale nipote del ricchissimo e potente Marchese Tommaso Maria Ghilini. L’opulenza della meravigliosa dimora storica, attuale sede prestigiosa della Prefettura e della Provincia di Alessandria, lascerà a bocca aperta chi avrà la fortuna di visitare i quattro piani, con saloni arredati da opere d’arte e tesori unici. Nell’interno meritano attenzione i due scenografici atrii, che si aprono in successione. Tra stucchi settecenteschi, specchiere, candelabri e camini di marmo raro, illuminate da lampadari a gas e vetri originali di Murano, la Baronessa Baciocchi di Celli e Montalè, la Marchesa Guasco, la Contessa Balbi di Cantalupo e Villa del Foro, la Contessa Bovio della Torre e vezzose dame delle principali famiglie nobili alessandrine in costumi dell’epoca, esalteranno l’armonia e la bellezza degli affreschi del biellese Giovanni Antonio Cucchi.

PALAZZO GUASCO  residenza signorile del Settecento tuttora proprietà della famiglia che ne promosse la costruzione, è il risultato del rifacimento, voluto dal Marchese Lodovico Guasco – Gallarati di Solero (1723 – 1784), di un più antico edificio appartenente allo stesso casato, il più illustre della città ed indissolubilmente legato ad essa fin dalle origini.

Nel 1729 il Marchese Filippo, padre di Lodovico, aprì nel palazzo il primo Teatro cittadino. Il piccolo Teatro dei Guasco fece del palazzo il centro della vita mondana dell’aristocrazia alessandrina, ma nel 1766 venne chiuso a causa dell’opposizione del clero e della borghesia, mentre si stava concretizzando il progetto di erigere un teatro municipale aperto a tutti. L’edificio conserva interessanti caratteri originali: l’atrio, la scala monumentale, il salone.

Austero e imponente nel suo rigore e nella sua eleganza, Palazzo Guiasco, sede attuale dell’ordine degli Architetti, sarà svelato nei suoi segreti dal raffinato e colto Marchese Lodovico Guasco-Gallarati di Solero, che nell’occasione, ha scelto di ospitare tra le sue sale, la ricca Marchesa Cuttica di Revigliasco e la Contessa Ramelli di Celle con le loro dame di compagnia.

PALATIUM VETUS rappresenta l’emblema del Bene Culturale ritrovato, recuperato e restituito alla città di Alessandria grazie all’importante azione di moderno mecenatismo della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, che ne ha fatto la sua sede.

Il palazzo nacque come centro direzionale del Comune medievale – il broletto, appunto, ovvero lo spazio cintato dove si svolgevano le funzioni politiche e amministrative – ma terminò la sua carriera istituzionale nel 1995 come Distretto Militare.

La struttura di Palatium Vetus rispecchia un modello diffuso nell’età comunale in Italia e condivisa da buona parte dell’architettura civica sviluppata tra il XII e il XIV secolo. In quell’epoca, inoltre, il palazzo comunale, noto come palatium comunis, veniva spesso indicato anche con il termine dialettale broletto con un rifermento agli antichi brolia, ovvero le aree libere all’interno delle mura nelle quali si radunavano le persone.

Una parte sostanziale degli interventi ha riguardato il recupero e la conservazione delle testimonianze storico-artistiche di Palatium Vetus, costituite principalmente dalle decorazioni del piano nobile.

Un ultimo intervento ha portato alla luce un ulteriore tassello di Palatus Vetus; la “ghiacciaia” e l’area museale dei reperti archeologici, che comprende oggi numerosi suppellettili risalenti al XIV-XV secolo.

Palatium Vetus oggi è tornato a ricoprire, grazie all’azione della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria attraverso la società Palazzo del Governatore, un ruolo centrale nelle vicende urbane, nel rispetto della significativa funzione per la quale era stato creato.

Palatium Vetus ritroverà le emozioni e i suoni del passato glorioso, grazie ai racconti della dolce Gioconda Asinari, cugina e dama di compagnia di Beatrice di Tenda Lascaris di Ventimiglia, sposa del Signore di Alessandria, Facino Cane. Il grande Capitano d’Arme, premiato da Gian Galeazzo per la fedeltà con il dono del territorio alessandrino, darà lezioni di spada e difesa, nella sua splendida armatura, insieme al prode compagno d’arme Bertolino da Verona. I visitatori accolti e seguiti dal Camerlengo di Corte, preoccupato delle troppe spese e intento a preservare l’ingente patrimonio economico del suo Signore, condurrà poi i presenti all’inizio della visita interna del palazzo, ricco di tesori, splendide decorazioni e reperti archeologici, tra cui suppellettili proprio risalenti al XIV-XV secolo.

PALAZZO CUTTICA DI CASSINE residenza signorile della quale Fausto Bima scrisse: “Se fosse lecito paragonare la storia di un palazzo alla vita di un uomo si potrebbe dire che il Palazzo Cuttica di Cassine ebbe una giovinezza movimentata e piena di avventure, una maturità dignitosa e fattiva, una vecchiaia serena e vegeta”. Il palazzo venne fatto costruire nella prima metà del Settecento dal Marchese Cesare Cuttica di Cassine (1683-1767) sul luogo di un aggregato di case secentesche appartenenti al marchese stesso e sorte dove al principio del Cinquecento c’era il “campus ferae”, uno slargo destinato a ricevere la prima fiera-mercato di Alessandria. I Cuttica, nobiltà  risalente al Trecento, conti di Quargnento, Signori di Cassine e di Revigliasco, fecero del palazzo un centro mondano tale da rivaleggiare, per fasto regale, con il vicino palazzo Ghilini, e vi crearono un salotto raffinato per i migliori ingegni cittadini come Giulio Cesare Cordara, Alessandro Sappa e Giuseppe Nicola Bolla.

Questo è uno dei più bei palazzi e Musei di Alessandria, ma ciò che in ogni sala verrà raccontato dai personaggi che resero famosa e importante la città nel tempo e in ogni luogo, saprà ancora stupire i visitatori. La moltitudine di secoli e reperti delle collezioni esposte saranno riproposti dagli attori narranti in costumi di varie epoche, sottolineando lo stretto rapporto tra moda, arte, cultura, evidenziato anche dalla bellissima mostra sulla Moda nel Cinema attualmente allestita nei preziosi saloni. Particolari architettonici saranno analizzati dall’Arch. Benedetto Alfieri.

Usi, galateo e costumi dei Nobili del tempo saranno presentati dalla Contessa Ramelli di Celle, dalla Marchesa Cuttica di Revigliasco e dai molti ospiti nobili presenti.

L’area dedicata alla Mostra in corso “Un set alla Moda” sarà vivacizzata da Madama Benedetta Colleoni Corti – attrice e cantante d’opera protagonista di Beatrice di Tenda del Maestro Bellini.

Le sale napoleoniche con cadetti e musici,  la sala dedicata a San Pio V, con presente un ospite d’eccezione,  e le sale ottocentesche con i grandi protagonisti che anticiparono il Risorgimento proclamando l’indipendenza dalla Cittadella concluderanno le visite interne.

SPAZIO ANCHE ALLA MUSICA

Stream of-Conscious Wave feauturing Anelie voice, Nicoletta Mensi e Cristina Sferrella, celebreranno con una performance combinata i momenti finali delle visite ai grandi palazzi storici.

Musiche antiche, canti, letture sceniche , a citazione dei secoli e personaggi che hanno contraddistinto le stanze dei luoghi d’arte di Alessandria.  Fra musica barocca, risorgimentale, medioevale e contemporanea, comparse, figuranti e personaggi, sfileranno e si trasformeranno in “accompagnatori artistici e narratori d’eccezione” dei luoghi di culto dell’arte alessandrina attraverso i secoli.

Gli appuntamenti sono sabato 14 maggio alle ore 18,30 nel cortile di Palazzo Comunale, mentre domenica 15 maggio due spettacoli al termine di ciascuna visita – uno intorno alle 17,30 e l’altro intorno alle 18,15 –  nel cortile di Palazzo Cuttica di Cassine

SCHEMA DEGLI ORARI E MODALITÀ DI PRENOTAZIONE

Prenotazione obbligatoria  alla mail serviziomusei@asmcostruireinsieme.it  o al  n. telefonico  342 1200696 da martedì 10 maggio a venerdì 13 maggio dalle ore 9 alle 19 e sabato 14 maggio dalle ore 9 alle 12.

Ingresso ai palazzi e visite guidate gratuite.

Ingresso Palazzo Cuttica e mostra “Un set alla moda”: biglietto ordinario 5 euro

 

CURIOSITÀ E APPROFONDIMENTI SU

https://visitalessandria.it/palazzi-nella-storia/  e https://www.asmcostruireinsieme.it/