Luigi Boveri: “Dopo due anni il territorio dei Colli Tortonesi torna protagonista al Vinitaly”

06/04/2022 corriereal AgricAl, In primo piano

Ai blocchi di partenza un Vinitaly colmo di aspettative, quello che andrà in scena a Veronafiere dal 10 al 13 aprile. Dopo due anni di pandemia, varie cancellazioni di date e versionI limitate per poche cantine e buyer, ritorna quest’anno in piena forma la Fiera dei vini più importante del Bel Paese.

Tra le cantine piemontesi con un proprio stand (PADIGLIONE 10 STAND H2), anche l’Azienda Agricola Luigi Boveri di Costa Vescovato, che quest’anno festeggia i trent’anni di attività. “Non potevamo mancare assolutamente a questo Vinitaly, dopo due anni tanto complicati per tutti. – spiega il titolare, Luigi Boveri – Per noi è una tradizione che si rinnova dal 1996 e che, nell’anno di celebrazioni dei nostri trent’anni di attività, assume un valore emotivo ancora più forte”.

Un Vinitaly a formula piena che si appresta ad accogliere oltre 4.000 cantine e buyer provenienti da tutto il mondo. Sessanta i Paesi coinvolti*, dall’Europa agli Stati Uniti, da Singapore al Giappone, dall’Eurasia fino agli emergenti mercati africani. “Sarà un’occasione imperdibile per valorizzare i vini dei Colli Tortonesi, col Derthona in testa, tra le denominazioni più importanti e rappresentative del nostro territorio. – continua Boveri – Noi porteremo all’assaggio tutte le nostre etichette, a partire dal mio primo amore, la Barbera, col Boccanera 2021, il Poggio delle Amarene 2019 e il nostro grande cru, il Vignalunga 2017. Non possono mancare anche i Timorasso, come il Derthona 2020 e lo straordinario Filari di Timorasso 2019. L’obiettivo per questo Vinitaly 2022 è l’espansione del nostro export sui nuovi mercati emergenti”.

L’Azienda Agricola Luigi Boveri esporta il 50% dei suoi vini all’estero. Il mercato principale è l’Olanda per un 25%, poi a seguire la Russia, la Danimarca, la Svizzera, Londra, Norvegia, Finlandia e dall’anno scorso anche Hong Kong.

Ottimistica anche l’aspettativa del direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani, che nel mese di febbraio aveva confermato di avere già avuto “l’adesione di delegazioni che coprono le aree di Canada, Usa con particolare riguardo a Midwest, West Coast e Texas, oltre che Singapore, Malaysia e, per l’Europa, di Regno Unito, paesi Scandinavi, Danimarca, Paesi Bassi, Germania, Svizzera e da alcuni dei paesi più interessanti dell’Est Europa, ad iniziare dalla Polonia. Inoltre, stiamo lavorando con il ministero degli Affari esteri per creare un corridoio specifico col Giappone che favorisca la presenza degli operatori del Sol Levante. Stiamo ricevendo riscontri molto positivi dalla regione eurasiatica e da quelle piazze potenzialmente interessate al vino tricolore che erano in stand by a causa delle limitazioni. Inoltre, in questi giorni abbiamo chiuso un accordo di collaborazione strategica con alcune aziende espositrici per l’attuazione di un ulteriore piano straordinario di incoming dal valore di 1 milione di euro”.