Prima Chiama [Il Flessibile]

di Dario B. Caruso

 

 

Giunt’è la prima chiama ed allegroni

La salutan i tiggì qual lieto evento

E i fronti al sussurrar d’indiscrezioni

Ne citan potenziali almeno cento

Verran gremendo l’aula di malizie

Machiavelli e scoiattoli interdetti

Che pria correvan per sentirsi eletti

Ed ora si ricopron di nequizie

 

E quindi nel fiorito Parlamento

Al caro mormorio dei delegati

Dorme lo Draghi con il cuor contento

 

Poiché si sa che i draghi sono alati

E san che con quel buffo bastimento

Andranno ai loro piedi inginocchiati

 

Liberamente ispirato al sonetto de “La Primavera” di Antonio Vivaldi