Poggio (Lega): “Noi al lavoro su logistica, sanità e sicurezza: il centro sinistra ci appoggi invece di ‘rosicare’ in guerre di campanile”

di Ettore Grassano

 

“L’elezione di Enrico Bussalino alla Presidenza della Provincia di Alessandria è davvero un bel segnale per le piccole municipalità, che hanno bisogno di un interlocutore capace e attento come il sindaco di Borghetto Borbera: naturalmente nella speranza che a Roma si rimetta presto mano alla legge sulle Province, che la riforma Del Rio, assolutamente incompiuta, ha abbandonato in mezzo al guado, con competenze ma senza risorse adeguate”.

Giovanni Battista Poggio, per tutti Daniele, è segretario provinciale della Lega, oltre a ricoprire, dal 2019, il ruolo di consigliere regionale. L’ex sindaco (e tuttora consigliere comunale) di Capriata d’Orba parte dalla fine del 2021, ossia dalle elezioni provinciali prenatalizie, per aiutarci a fare una disamina ‘a tutto campo’ della situazione nella nostra provincia. “Due anni di epidemia, durissimi per tutti noi, non sono comunque passati invano: in Piemonte tra Regione e enti locali si è consolidata una rete molto forte, che guarda allo sviluppo, oltre l’emergenza sanitaria e oltre la crisi: e certamente il Recovery Plan è occasione unica, da sfruttare adeguatamente”.

Daniele Poggio guarda, in particolare, alla leva della logistica come strumento (“finalmente concreto e reale, dopo che altri per decenni hanno ‘girato a vuoto’) che può consentire al Basso Piemonte Alessandrino di giocare un ruolo di primo piano nel rilancio del Nord-Ovest, insieme alla trasformazione dell’offerta sanitaria. E non manca una riflessione sul centro sinistra: “Le critiche sono giuste e stimolanti, l’opposizione deve vigilare e quando lo ritiene opportuno dissentire. Mi chiedo solo, molto spesso, quali sono le loro proposte alternative sui grandi temi. Non basta mettere ‘zizzania’ tra Novi e Alessandria: ai cittadini occorre proporre soluzioni concrete, e una visione di futuro”.


Segretario Poggio, come sta la Lega in provincia di Alessandria?
Direi bene, se guardo sia al numero degli iscritti, sia al consenso di cui godiamo. Lasciamo stare i sondaggi, che sono sempre un terno al lotto, e stiamo al concreto: sono della Lega il neo eletto Presidente della Provincia, e i sindaci di Alessandria, Novi Ligure, Tortona e Valenza. E siamo in maggioranza anche a Casale Monferrato, dove esprimiamo il vice sindaco. Oltre naturalmente a governare la Regione in appoggio al Presidente Cirio.

Ma due anni di pandemia quanto hanno pesato su un partito di popolo, abituato al contatto diretto, alle feste di piazza, ai raduni…..
Il biennio 2020-2021 è stato terribile, perché la Lega non è un partito di plastica, non può vivere solo in tv e sui social, che pure sono importantissimi. E infatti quando, qualche mese, abbiamo riaperto le sedi sul territorio la differenza si è subito sentita. Facciamo gli scongiuri però, perché da questa pandemia non siamo ancora per nulla usciti.

La sanità piemontese, tra picchi ed emergenze, complessivamente ‘ha tenuto’, e anzi in questi due anni sono stati rilanciati grandi progetti a casa nostra: nuovo Ospedale di Alessandria e Irccs, su tutti….
Sono due progetti ai quali la Lega crede in maniera assoluta, e che vogliamo realizzare in tempi rapidi. Per l’Ospedale di Alessandria è già anche stata individuata un’area che pare rispondere a tutti i requisiti necessari, compreso il fatto che sorgerebbe a pochissima distanza dal nuovo campus universitario, altra eccellenza che rappresenta un salto di qualità per tutta la provincia. L’Irccs poi, ossia un Ospedale che sia struttura di ricerca e non solo di cura, significherà un’accelerazione notevole anche sul fronte dell’innovazione, e una spinta all’economia del territorio. Avanti tutta dunque…..

Così è anche per la logistica?
Dal 2018 ad oggi la Lega ha saputo imporre sul fronte logistica una svolta senza precedenti. Ricordo, senza nessun desiderio di voler fare polemica, ma solo cronaca, che il centro sinistra nell’alessandrino ha chiacchierato di logistica per una trentina d’anni, ma l’unico vero risultato è che erano arrivati ad un passo dal mettere in liquidazione la Fondazione Slala. Solo la tenacia e la volontà del sindaco di Alessandria, Gianfranco Cuttica di Revigliasco, ha consentito di invertire la rotta, insieme all’opera straordinaria, a Roma, del nostro Riccardo Molinari: è solo grazie a lui, credo sia onesto ricordarlo, che nel 2018, all’interno del Dl Genova, è stata prevista l’istituzione delle Zone Logistiche Semplificate nell’Alessandrino, elemento cardine per la trasformazione dell’intero nostro territorio nel vero ‘retroporto diffuso’ dei porti liguri. Purtroppo ci sono stati in questi ultimi tre anni seri rallentamenti nel percorso verso il nuovo Scalo Merci di Alessandria: sempre nel DL Genova del 2018 si prevedeva un finanziamento per lo studio di fattibilità, e si individuava nel sindaco del capoluogo ligure, Bucci, il commissario straordinario per la rapida realizzazione dell’opera. Peccato che, con il Conte 2, tutto il processo sia stato congelato. Nei giorni scorsi abbiamo letto che nell’ambito della Legge di Bilancio il ruolo di commissario straordinario per lo scalo merci di Alessandria è stato assegnato a Calogero Mauceri, che è anche commissario del Terzo Valico. La Lega dice benissimo, purchè finalmente si proceda: da un anno a questa parte gira voce che qualche autorevole esponente del Partito Democratico guardi altrove, si dice a Piacenza…..

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Con il Pd locale non riuscite proprio a far prevalere l’interesse generale per il territorio, neanche in casi come questo?
(allarga le braccia e sorride, ndr) Ci si prova sempre, ma dall’altra parte c’è un muro. Quando vedo, sulla sanità come sulla logistica, che il Partito Democratico sceglie la strada della sistematica polemica sui media, e cerca di buttarla sul campanilismo, Alessandria versus Novi e così via, davvero un po’ mi passa la voglia. Persino su un’opera sacrosanta e utile per tutti coloro che vivono nel novese e nel tortonese e devono raggiungere in auto il capoluogo, ossia il nuovo Ponte sulla Bormida, si trova modo di polemizzare, invece di remare tutti nella stessa direzione, per arrivare al traguardo prima possibile.

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Sicurezza: la Lega governa gran parte della Provincia: potrebbe fare di più?
Anche qui: gli alessandrini credo si ricordino bene cos’erano, fino al 2017, i giardini della stazione ferroviaria, o il parcheggio Berlinguer di fronte all’ospedale: da novese, avevo quasi paura ad avvicinarmi. Oggi sono due aree pulite, videocontrollate e relativamente sicure. Certo, ci sono le spaccate nei negozi, ma lì un sindaco può fare poco, e le forze dell’ordine sono sempre intervenute prontamente, identificando anche di recente i responsabili. D’altra parte, leggo che il candidato sindaco in pectore del centro sinistra ad Alessandria chiede più tolleranza, più servizi sociali e maggior comprensione: a me sembra che ci voglia invece un bel ‘giro di vite’, e tolleranza zero con chi compie certi atti ingiustificabili.

Segretario Poggio, la prossima primavera vedrà in provincia due importanti appuntamenti elettorali, ad Alessandria e ad Acqui Terme. La Lega si sta preparando?
La Lega è già pronta. Ad Alessandria il sindaco Cuttica e la sua giunta hanno ereditato nel 2017 una situazione quasi disperata, eppure rimboccandosi le maniche hanno avviato il reale risanamento dei conti dell’ente, riuscendo al contempo a dare il via ad importanti progetti di sviluppo: appunto il ponte sulla Bormida, il nuovo ospedale, il campus universitario, gli insediamenti logistici. Il secondo mandato servirà a realizzare tutto ciò che è stato avviato, con progetti, come la smart city, destinati a cambiare il volto di Alessandria, e a proiettarla verso il futuro. Ad Acqui Terme l’amministrazione grillina non mi pare abbia gran che brillato, e il centro destra deve assolutamente ritornare alla guida della città, per rilanciarla sul piano turistico e dell’economia del territorio, con particolare riferimento al mondo del vino, vera eccellenza di quella parte di provincia.

Il 2022 sarà anche l’anno del ritorno delle Feste della Lega, tra cui la ‘sua’, a Capriata d’Orba?
E’ quel che ci auguriamo tutti. Significherebbe essere tornati alla tanto desiderata normalità, e alla fine della pandemia. Per la Lega in particolare, partito di popolo cresciuta tra la gente, nelle città come nei paesi, tornare ad incontrarsi, in momenti di festa alternati a quelli di confronto sui temi della politica, è fondamentale. Speriamo bene, e intanto atteniamoci scrupolosamente alle indicazioni per cercare di debellare definitivamente il virus.