Grigi poco incisivi, 2 a 0 del Parma al Moccagatta

di Pier Luigi Cavalchini

 

Delude l’Alessandria al “Moccagatta” dopo la bella prestazione di Reggio Calabria. Una partita gettata alle ortiche per due infelici interventi difensivi e che, poi, la bravura dell’insieme della squadra parmense (soprattutto Buffon) ha condotto fino alla vittoria finale. Sulle differenze fra le due squadre, apparse nettissime in alcuni reparti e, forse, anche nella mentalità, ritorneremo alla fine.

Inizia bene l’Alessandria, con Arrighini e Corazza davanti fin dal primo secondo. I primi dieci minuti sono “di studio” con il solo Milanese a tentare la sorte, solo però con un tiro fiacco e a lato. Le squadre si confrontano a viso aperto, ad un ritmo elevato, con un campo di gioco sostanzialmente perfetto, nonostante la recente nevicata e un sole imprevisto che rende più agevole il confronto.

L’Alessandria potrebbe passare in vantaggio al minuto 28 con Milanese, ma Buffon para sicuro. Poco prima c’era stata una azione da gol del Parma, con Inglese a segno ma in fuorigioco. Ma, purtroppo per l’Alessandria, il gol era nell’aria e giunge sul più classico dei contropiedi a seguito di un errore di Pierozzi a centrocampo. Giocatore che, comunque, con Prestia, Parodi e alcuni altri, ha fatto tutto il possibile. Comunque. Al minuto 29, si involano i veloci attaccanti del Parma su “ripartenza” e segnano con Vasquez.

L’Alessandria prova a reagire ma ha problemi a centrocampo con il pressing asfissiante e ben condotto dei “biancocrociati” combinato con una difesa attenta e mobile. Insiste comunque l’Alessandria con Parodi che tira nello specchio della porta al 37esimo ma un sicuro Buffon para con facilità. Poco prima c’era stato un dubbio su un intervento ai danni di Prestia in piena area, ma arbitro e Var hanno confermato la non gravità del fatto.

I Grigi pressano ma non riescono a concludere e, anzi, su un pasticciato avvio di gioco dal fondo, offrono a Inglese l’occasione buona per imbeccare Benedyczak con conseguente tiro forte a segno da posizione angolata. Due a zero e pubblico del “Moccagatta” ammutolito. Siamo al minuto 42 e si ha l’impressione di una partita già vista. Quella persa a Como o a Pordenone o, peggio, in casa con l’Ascoli.

Ad inizio ripresa i Grigi si presentano con un tandem d’attacco completamente nuovo, a conferma dell’insufficiente apporto fornito nel corso del primo tempo da Arrighini e Corazza. Kolaj e Marconi entrano con le migliori intenzioni e provano a rimettere le cose a posto. Ma già al terzo minuto viene ammonito Beghetto e, soprattutto, si ripropongono i problemi principali del primo tempo. L’assenza di una “fisicità” e di una astuzia sportiva che permettano agli avanti alessandrini di avere palloni giocabili.

E’ tutto un tira e molla, uno spingersi e sgomitare al limite del regolamento con l’arbitro che, evidentemente, ha scelto una gestione del match, come si dice, “all’inglese”.

Comunque è l’Alessandria a correre nuovamente rischi in contropiede, con Bonny al tredicesimo minuto e con lo stesso Bonny che, a pochi minuti dalla fine, si mangia letteralmente un gol fatto dopo un “liscio” di Di Gennaro. Si gioca soprattutto a centro campo e la pressione degli emiliani si fa sentire. Squadra che avrà anche ambizioni da Serie A ma che, a quanto pare, ha perfettamente introiettato le due caratteristiche base dell’agonismo da Serie B: pressione continua sui portatori di palla e concretizzazione delle poche occasioni che si presentano. Marconi in due azioni potrebbe dare la gioia del gol ai cinquemila circa dello Stadio Moccagatta ma un ottimo Buffon chiude la saracinesca come non mai. Prima, verso la metà del secondo tempo, con un colpo di reni da maestro su una deviazione vincente dello stesso Marconi e poi con un volo d’angelo che va a bloccare una girata di testa dell’ex Pisa proprio all’incrocio dei pali.

Miglior fortuna, forse, avrebbe potuto avere un tiro di Kolaj all’ottantesimo, dopo una serpentina indiavolata ed un serie di dribbling, ma il tiro finale è andato mezzo metro sopra la traversa. Niente da segnalare d’altro, se non il correttissimo comportamento delle due tifoserie che non hanno smesso un minuto nell’incitare i loro beniamini e, come già anticipato, qualcosa da registrare nei meccanismi dei Grigi. Le prestazioni di Mustacchio, Arrighini, Beghetto e Corazza, ad esempio, sono state nettamente al di sotto dei loro standard. Kolaj, Chiarello e Pierozzi si fanno notare per alcune giocate di classe ma non riescono a sostenere marcature pressanti e di peso, la volontà c’è ma manca qualcosa. Chissà che si trovino le soluzioni nel prossimo mercato di mezza stagione.

Alessandria 0 – Parma 2

Alessandria: Pisseri; Prestia (67′ Mantovani), Di Gennaro, Parodi; Pierozzi, Ba, Milanese, Beghetto (67′ Mustacchio); Chiarello (46′ Kolaj), Corazza (46′ Marconi), Arrighini (46′ Casarini). A disp. Crisanto, Russo, Bruccini, Palombi. All. Longo

Parma: Buffon; Osorio, Danilo, Cobbaut; Rispoli, Sohm, Schiattarella, Vazquez, Delprato; Benedyczak (55′ Bonny), Inglese. A disp. Colombi, Iacoponi, Brunetta, Tutino, Juric, Zagaritis, Camara, Busi, Circati, Correia, Man. All. G. Carillo

Marcatori: 31′ Vasquez (P), 42′ Benedyczak (P)

 

Mister Longo dopo Alessandria Parma

Abou Ba dopo Alessandria Parma