“Logistica e transizione ecologica. Come coniugare sviluppo e ambiente”: scuola e imprese a confronto ad Asti con la Fondazione Slala

Creare le condizioni più favorevoli per una formazione coerente con un mercato del lavoro in forte espansione, innovativo, che ha bisogno di profili e competenze trasversali, in cui si mescolano aspetti tradizionali dell’attività manifatturiera a quelli a più alto contenuto tecnologico.

L’iniziativa promossa dall’istituto Giobert di Asti, intitolata “Logistica e transizione ecologica. Come coniugare sviluppo e ambiente” ha messo a confronto il mondo della scuola con quello delle imprese attraverso gli interventi di tre consulenti della Fondazione Slala – Sistema logistico del nord ovest d’Italia che hanno che hanno permesso agli studenti presenti nella sala consiliare della Provincia di Asti, che ha ospitato l’incontro, e a quelli collegati online, di comprendere meglio la complessità e la grande opportunità di lavoro e sviluppo riassunta dalla parola ‘logistica’.

La voce delle imprese è stata rappresentata da Maurizio Caredio, amministratore delegato del Gruppo Caredio, mentre un focus sull’opportunità del percorso formativo rappresentato dall’istituto tecnico superiore (its) è stato acceso da Sigfrido Pilone, direttore dell’Its Mobilità Sostenibile del Piemonte.

Fabrizio Dellachà, consulente Slala, ha illustrato il Protocollo di sostenibilità orientato agli hub logistici e alla logistica più in generale, tratteggiando delle linee guida, articolate su dieci strategie efficaci, affinché possano divenire uno standard per la logistica e per la valutazione dei suoi impatti sull’ecosistema. Il documento, denominato “Protocollo Slala” ha ricevuto l’apprezzamento della Bei (Banca europea per gli investimenti) e del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili. il decalogo, tutelato anche dal marchio, è stato messo a punto da Fabrizio Dellachà che ha sottolineato come sia stato ispirato da un’etica ambientalista che guarda allo sviluppo senza impoverire le risorse. Il Protocollo, suddiviso per macro categorie, contiene un elemento innovativo che è l’attenzione alla Iaq (Indoor air quality) e alla Oaq (Outdoor air quality). «Questi parametri tecnici e una attenta progettazione orientata alla qualità dell’aria – ha spiegato Dellachà – li ho concepiti a seguito della pandemia. Avere un continuo e costante monitoraggio dell’aria e adottare sistemi di depurazione attivi e passivi da particolati e microparticelle biologiche, virus compresi, garantirà una superiore salubrità e un impatto zero sui territori di coronamento degli hub logistici».

Angelo Marinoni, coordinatore della Commissione Interventi Strategici di Slala, ha approfondito il ruolo del sistema dei trasporti nella logistica in epoca di transizione ecologica. «Un sistema sostenibile – ha affermato – è un sistema che non spreca e che ottimizza. La logica circolare si applica a qualunque ciclo di produzione e il trasporto è un ciclo di produzione. Quello combinato ‘strada – rotaia’ è la soluzione ideale, ovviamente all’interno di una programmazione territoriale coerente con questi modelli di sviluppo e di un sistema retroportuale altrettanto coerente. Avendo confermato che sostenibilità è ottenibile con un uso razionale dell’energia, la retroportualità rende funzionale e non caotico e limitato il sistema portuale, dove per caos si intende l’irrazionale consumo di energia (ridondanza di trasporti) e irrazionale consumo di suolo (estendere le banchine in modo da razionalizzare l’uso dello spazio e del suolo già consumato)».

Infine Nicola Bassi, coordinatore della Commissione Logistica delle merci, ha affrontato il tema delle tecnologie digitali al servizio della logistica. «Stiamo parlando di uno strumento, la tecnologia, applicato a una struttura organizzativa ad alta complessità in cui si intrecciano tutte le attività di un settore estremamente articolato che va – ha spiegato – dall’arrivo della nave nel porto, al trasporto dei container, alla lavorazione, spedizione e consegna delle merci all’utente finale».

Oggi, come ha ricordato Enrico Sozzetti, giornalista e moderatore dell’incontro, gli esperti parlano della logistica come di un metasettore «in quanto è una componente presente in tutti i settori dove tutto si integra: dalle reti materiali a quelle immateriali».

In apertura, dopo l’introduzione di Mario Fassio dell’istituto Giobert e i saluti istituzionali di Provincia e Comune di Asti, Fondazione Cr Asti, e Commissione Pcto (Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento di Slala presieduta da Massimo Picollo) è intervenuto Andrea Amalberto, presidente dell’Unione industriale di Asti che ha ribadito «l’urgenza di formare risorse umane per fare fronte alla richiesta pressante che arriva dalle aziende di manodopera specializzata».