Indietro fermi [Il Flessibile]

di Dario B. Caruso

Tra i processi evolutivi dell’uomo vi è quello involutivo per cui invecchiando si ritorna lentamente bambini.
È un paradosso temporale su cui il cinema e la letteratura hanno già lavorato ma – ritengo – non abbastanza a fondo.

Viaggiare nel tempo è affascinante quando tu stai fermo e il tempo si sposta ma quando sei tu a mutare su un tempo fisso l’effetto è ancora più divertente poiché cambi il pensiero su ciò che accade in quell’istante.
Immagina un punto immobile sulla linea temporale, tu invecchi e il tempo sempre lì.
Poi si inverte la modalità e incominci a riadolescentizzarti
cinquanta
quaranta
trenta
venti
quindici
e il punto sulla linea del tempo è sempre lì, immutato.

Ho provato a buttarmi dentro a questo gioco, con spirito flessibile, come sempre.

Ora mi sto divertendo parecchio, vi racconterò probabilmente prima del prossimo Natale.

Se non accelererò eccessivamente e mi riadolescentizzerò fino a sparire.