L’assessore Roggero: “Exploit del turismo ad Alessandria frutto di scelte strategiche vincenti, e di grande gioco di squadra. Ma siamo solo all’inizio: ecco cosa succederà adesso”

di Ettore Grassano

 

“Questa volta i ‘criticoni’ ad ogni costo, e i cultori della litania ‘ad Alessandria non c’è nulla, e questa città non attrae nessuno’ hanno davvero di che masticare amaro. Le stime (i dati definitivi saranno disponibili nella prossima primavera) sui flussi turistici parlano non chiaro, chiarissimo: nel 2021 la nostra città è stata meta turistica, di stranieri e non solo, come mai in passato. Ed è solo l’inizio, vedrete”. Mattia Roggero ci crede davvero, e quando da assessore al Commercio, alle Attività Produttive, al Marketing Territoriale e al Turismo ha presentato nei giorni scorsi, al fianco del sindaco Cuttica (“che ci ha sempre creduto, e dal 2017 ha saputo, in questo come in altri settori, rivitalizzare questa città e proiettarla verso il futuro”) davvero si percepiva l’orgoglio di chi crede in quello che fa, soprattutto a fronte di risultati difficilmente confutabili.

“I numeri non mentono – sottolinea -, anche se naturalmente al momento si tratta di stime, per quanto tutte molto omogenee e coerenti. Ma soprattutto basta girare quotidianamente per bar e ristoranti del centro, come faccio da tre anni, per rendersene conto: c’è un’aria di positività e voglia di fare, e mai in passato agli esercenti alessandrini era capitato di sentire tante lingue diverse parlate dietro al bancone, e ai tavoli: questo è davvero un bel segnale”. Ma come si è arrivati sin qui? E’ un caso se ‘improvvisamente’ i turisti, stranieri e non solo, hanno deciso di visitare anche Alessandria, e non solo il Monferrato e le tante altre aree ‘attrattive’ della nostra provincia?

Certamente no, e in questa chiacchierata l’assessore Roggero ci spiega ‘la ratio’, ossia metodo e strategia che hanno consentito di ottenere questo significativo ‘traguardo di tappa’. E soprattutto cerchiamo di capire quali saranno le novità imminenti del periodo natalizio, e come Alessandria si sta attrezzando per il 2022. Finalmente post covid, si spera.

Assessore Roggero, qualcuno di fronte ai numeri estremamente positivi di Alessandria Incoming ha sentenziato: “Va beh, si arrivava da un 2020 di chiusura totale…”.
Eh no, non è certamente solo quello il motivo di questo exploit di presenze turistiche in città. Si tratta invece del risultato di una strategia messa in campo in collaborazione con Alexala, e spero siano solo i primi frutti. Il meglio deve ancora ancora venire, e del resto Alessandria Incoming è solo un tassello del ‘sistema accoglienza’ messo in campo da questa amministrazione. Ma un tassello fondamentale, perché grazie al coinvolgimento delle agenzie turistiche siamo riusciti ad attrarre un target, soprattutto di stranieri, che prima in città non transitava proprio….

Gli altri tasselli della strategia quali sono?
Essenzialmente due: la partecipazione a Fiere, e una campagna di marketing, soprattutto on line, capillare e diffusa per far conoscere, a livello nazionale e internazionale, il ‘prodotto’ Alessandria. Dove per prodotto intendiamo una vasta offerta culturale, enogastronomica, commerciale che fino a pochi anni fa non si era mai riusciti a comunicare in maniera efficace forse neanche agli stessi alessandrini. Penso a Napoleone e a Marengo, ai Musei, ad Alessandria città di storia, cultura, arte, bellezza, prodotti tipici, eno-gastronomia.

Diamo qualche numero di questa campagna di comunicazione e marketing?
Il piano di comunicazione digital primavera-estate è stato sviluppato con tecniche di web e social media marketing, e ha dato risultati significativi: sono state erogate oltre 8.759.848 impression, 58.805 click complessivi, e oltre 72.000 video views. Le campagne Google search hanno prodotto oltre 600.000 visualizzazioni sui risultati di Google e 9.000 click sui motori di ricerca, con un CTR per il tema napoleonico che ha superato l’1,4 %. Sui social si è avuta una copertura della campagna di oltre 2.365.000 persone. La campagna era geolocalizzata su un diametro aerale di 800 km, che ha coperto l’Italia settentrionale e parte dell’Italia centrale, la Francia Sud orientale e la Svizzera. I mercati più ricettivi sono stati quello francese e italiano. Il target di riferimento è il city break-città d’arte, fascia di spesa medio-alta, età prevalente 45-64, con molti contatti nella fascia 35-45 anni. E poi c’è un altro dato molto concreto: gli oltre mille contatti ‘in carne ed ossa’ transitati dal nosto ufficio Iat. Più della metà di loro erano stranieri…


Poi ci sono le fiere, assessore Roggero: si va dagli Urali alla Romagna…..
(sorride, ndr) E’ esattamente così: Ekaterinburg è una città di circa un milione e mezzo di abitanti, e la partnership con Alessandria è stata presa molto sul serio, da entrambe le parti. Ed è solo agli inizi, la vera concretizzazione ci auguriamo possa avvenire a partire dal 2022. Speriamo di tornare alla Fiera del Turismo in primavera, e di avere a maggio una delegazione russa in visita ad Alessandria in occasione degli eventi per il compleanno della città. Ogni anno dall’aeroporto di Ekaterinburg arrivano in Italia circa 700 mila persone: l’obiettivo è portarne una percentuale significativa in Monferrato, e ad Alessandria. Ma oltre al fronte russo ci sono altri progetti, la partecipazione alla Fiera del Turismo di Rimini, ad esempio, e il solido asse con Genova e la Riviera. Sul fronte partecipazione a fiere, non dimentichiamolo, non parliamo solo di comune o Alexala (con il cui Presidente Cava esiste una fortissima sintonia di intenti, che darà risultati importanti anche nei prossimi anni), ma da parte e soprattutto di aziende private che decidono di esserci, per promuovere se stesse e il territorio. Insomma, è una filiera virtuosa, in cui pubblico e privato collaborano avendo come obiettivo comune la valorizzazione del territorio alessandrino.

E adesso, assessore? Pronti ad un grande Natale?
Il Natale alessandrino sarà, ancor più dello scorso anno, all’insegna della luce, dell’accoglienza, della festa. Parliamo di un periodo che è alle porte: si comincia a fine novembre, e si prosegue fino all’Epifania con eventi, concerti, mostre, città aperta e accogliente anche nei week end. E non mi riferisco solo al centro, ma anche a poli commerciali vivaci come il Cristo e Spinetta: lì con le associazioni del territorio stiamo collaborando in maniera costante, e davvero va fatto un plauso sia all’Associazione Commercianti del Cristo che alla Pro Loco di Spinetta Marengo per l’entusiasmo e l’impegno con cui stanno rendendo quartieri e paesi sempre più accoglienti, e ricchi di proposte.
La verà novità di quest’anno poi sarà che dopo la Befana Alessandria non si spegnerà, anzi: sia gennaio che febbraio caratterizzati da luce e iniziative, anche per incentivare i saldi, che sono un momento importante per i commercianti, ma anche per l’intera città.

I Duc, Distretti Urbani del Commercio, sono stati presentati con grande enfasi in città, come nel resto della provincia: e ha quasi stupito la partecipazione, davvero di massa….
E’ vero, ogni evento di presentazione, in primis ai commercianti ma anche alla cittadinanza, ha registrato ottima partecipazione in presenza, con un numero significativo di connessioni anche in rete. Non solo: le associazioni del Commercio stanno affrontando questo percorso con rigore direi scientifico, e una grande capacità di coinvolgimento, e di pianificazione. I sondaggi condotti tra gli esercenti, ma anche tra i cittadini alessandrini ci stanno consegnando una fotografia dinamica e in evoluzione, un’Alessandria più vivace e orientata al futuro di quanto qualcuno magari si attenderebbe. E stanno arrivando indicazioni preziose non solo riguardo a propensione e orientamento ai consumi, ma anche sul tipo di città che le persone vorrebbero, in termini di centro pedonale, di parcheggi e quant’altro. Il progetto Duc ha tante facce insomma, e ci consente di ridisegnare un centro davvero moderno e accogliente. Attenzione però: il Distretto urbano del commercio è strumento specificamente rivolto alla valorizzazione dei centri storici, ma che sta comunque riscuotendo il plauso dei commercianti che operano al Cristo, o in Fraschetta, che si offrono per forme di collaborazione. Davvero abbiamo la sensazione, molto positiva, di una città che ha capito che si cresce e si lavora per il futuro tutti insieme, senza particolarismi.

Ma quanto vi sta costando tutta questa strategia di promozione della città? Quanti soldi avete speso insomma….
Questo è un altro aspetto da chiarire: tutto quello che si sta facendo non spende un euro in più del necessario, e non attinge neanche in minima parte ad altri capitoli del bilancio comunale. Il Duc è progetto finanziato dalla Regione Piemonte, e non possiamo che ringraziare l’assessore Vittoria Poggio per come si sta spendendo per la causa alessandrina. Ma tutto il resto, ossia la strategia di marketing e promozione turistica nelle sue diverse declinazioni, viene realizzata grazie a quella tassa di soggiorno che, come abbiamo sempre detto, sarebbe stata una tassa di scopo: ossia ogni euro che entra viene utilizzato per fare promozione vera, con ritorni concretamente misurabili. Il comune, in tutto questo percorso, non è insomma cassaforte, o serbatoio di risorse da spendere, ma svolge invece il fondamentale ruolo di cabina di regia, mettendosi al servizio di associazioni di categoria e privati. Un gioco di squadra che sta funzionando, eccome. Se penso alle condizioni in cui abbiamo trovato questa città nel 2017, e a quanto abbiamo fatto in questi anni, pur con il freno del covid, non posso che essere ottimista sul prossimo futuro. Alessandria è ripartita, e può davvero andare lontano.