Le aziende associate Cia Sassaia e Villa Sparina premiate da Falstaff

Sono le aziende vitivinicole associate Cia Alessandria Sassaia di Capriata d’Orba e Villa Sparina di Gavi ad aggiudicarsi il secondo premio Falstaff (pari punteggio), la prestigiosa rivista tedesca specializzata di settore, in ambito enologico, punto di riferimento internazionale anche per gli importatori.

La testata ha assegnato alle aziende il “Piemonte Bianco Trophy 2021” per l’ottimo punteggio rilevato (93/100), dopo assaggi alla cieca, ai vini Derthona Platinum Timorasso di Sassaia e il 2009 Villa Sparina 10 Anni Gavi di Gavi DOCG di Villa Sparina.

Falstaff definisce così il Derthona Platinum Timorasso: “Giallo limone ricco e frizzante. Profumo intenso di ananas maturo e banana, abbinato a pane tostato al burro e crema di mandorle, un tocco di miele sulla seconda olfazione. Potente al gusto, diffuso su tutto il palato, appare cremoso e di buona fusione, ma ancora succoso nell’acidità, l’uso ben integrato del legno dà tenuta, mostra un’ottima lunghezza nel finale”, e così il 2009 Villa Sparina 10 Anni Gavi di Gavi DOCG: “Giallo dorato brillante e frizzante. Al naso di pietra focaia, salvia secca, timo, menta, fini note di pera Williams matura, pesca gialla matura, con retrogusto di miele d’acacia. Al palato si presenta con sfumature di torrone leggero, cremoso, di bella tiratura, scorre con calma, con un finale lungo”.

Il plauso di Cia Alessandria è commentato da Daniela Ferrando, imprenditrice vitivinicola e vicepresidente provinciale dell’Organizzazione, che spiega: «Il territorio Alessandrino dimostra una crescita importante dei nostri produttori, espressa nel riconoscimento dei vini di qualità, in particolare dei bianchi, anche per la potenzialità distributiva e per quelli emergenti. Siamo ormai considerati la vera provincia dei bianchi. Inoltre, assistiamo ad un margine di crescita importante anche per i vini in bottiglia che segnano una nuova epoca rispetto al passato, quando molte aziende preferivano vendere il vino sfuso. La bottiglia è una strada che premia».

Foto Daniela Terragni