Berutti (CI): “A cittadini e imprese serve un concreto taglio delle tasse”

“Per accompagnare il Paese verso l’uscita dalla crisi economico-sociale legata alla pandemia e dare corso ad una ripresa dell’occupazione, dei consumi e dell’impresa è necessario intervenire con decisione sul costo del lavoro. In questo modo si possono rendere più competitive le nostre imprese, ma anche garantire più potere d’acquisto ai dipendenti”. Lo scrive in una nota il Senatore di Coraggio Italia, Massimo Berutti, in riferimento al documento programmatico di bilancio.

“Come dimostrano i dati pubblicati dall’Ocse – prosegue Berutti – il costo del lavoro in Italia è molto alto. A fronte di un valore medio del cuneo fiscale nei 36 Paesi Ocse pari al 36,1%, l’Italia vede per un singolo lavoratore senza figli a carico un cuneo fiscale del 47,9%, di cui il 16,7% è rappresentato dalle imposte personali sul reddito ed il restante 31,2% dai contributi previdenziali, di cui una parte è a carico del lavoratore, il 7,2%, e l’altra dal datore di lavoro, il 24%. È evidente che si tratti di percentuali insostenibili. Per questo è necessario dare finalmente concretezza ad un taglio vero del cuneo fiscale che parta dalla direzione emersa in Consiglio dei Ministri, ma che vada anche oltre. Soprattutto – prosegue Berutti – è necessario che alle previsioni si dia concretezza vera. Già dalla manovra del 2019 si era parlato di taglio del cuneo fiscale, ma in concreto sono state abbassate solo le tariffe Inail e la complessa materia del costo del lavoro è sostanzialmente rimasta invariata. Cittadini e imprese non sono più interessati a previsioni e promesse. Serve programmare in modo preciso e agire concretamente. Un taglio vero del cuneo fiscale è un buon inizio”.