Locci: “Su bilanci e Aral avevo ragione io, e sul fronte russo stiamo costruendo una grande alleanza”. E nel 2022? “Il centrodestra può vincere al primo turno solo se sarà unito”

di Ettore Grassano

 

“Sicuramente con il mio Gruppo saremo della partita anche nel 2022, perché amiamo la nostra città, e stiamo facendo tutto il possibile perché gli alessandrini siano davvero orgogliosi di essere tali, e di costruire qui il proprio futuro”. Emanuele Locci da quattro anni e mezzo è Presidente del Consiglio comunale di Alessandria, ma fa politica (“da sempre a destra, e oggi convintamente nel centro destra pur in una posizione di minoranza”) davvero da quando aveva i calzoni corti, o quasi.

Vi proponiamo una chiacchierata intensa, che spazia dal suo ruolo istituzionale alla politica locale, passando però per quel rilancio anche internazionale della città a cui Locci (‘in stretta collaborazione con il sindaco Cuttica, e con l’assessore al Commercio e al Marketing Territoriale Roggero”) sta lavorando da anni, soprattutto sul fronte russo, ma non solo. Dai bilanci del comune ad Aral, Locci non ha mai nascosto il proprio spirito critico, “e i fatti mi hanno dato ragione”, ma oggi guarda avanti, al futuro di Alessandria, e della coalizione di centro destra: “è il momento di confrontarci con trasparenza, per verificare la volontà da parte dell’amministrazione Cuttica di accogliere elementi che possano rafforzare l’azione di governo.”

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Presidente Locci, partiamo da un bilancio istituzionale: è soddisfatto della sua esperienza alla guida del Consiglio Comunale?
Assolutamente sì, si è rivelata un’esperienza preziosa, che cercherò di svolgere al meglio anche in questi ultimi, sempre delicati, mesi di mandato. Ho cercato di garantire tutti, mettendo la maggioranza nelle condizioni di poter portare avanti il suo programma di mandato per la città, ma anche l’opposizione mettendola nelle condizioni di svolgere il suo ruolo di controllo e di garanzia avendo completo accesso a tutti gli atti nei tempi previsti da leggi e regolamenti. Uscivamo, lo ricordo, da un quinquennio in cui, come consigliere di opposizione, avevo sperimentato direttamente cosa significasse avere difficoltà di accesso ai documenti, spesso forniti solo in extremis, per rendere impossibile un’analisi approfondita. Dal 2017 abbiamo voltato pagina, e spero che indietro non si torni più. Oggi tutti i consiglieri comunali hanno accesso agli atti di programmazione e di bilancio nei tempi previsti dal TUEL e, con password dedicata, possono accedere anche a tutti gli atti dell’ente, in assoluta trasparenza. Così come è stato importante, ben prima del covid, trasmettere tutte le sedute del consiglio comunale in diretta streaming su canale youtube ampliando la platea di chi può seguire i lavori del Consiglio Comunale.

Sul fronte politico non si è sentito un po’ ‘ingabbiato’ dal suo ruolo istituzionale?
Ho cercato e cerco di distinguere con chiarezza i due piani. Alessandria Migliore non fa parte della maggioranza ma, quando è stato necessario, su temi di forte interesse per tutta la città, non abbiamo fatto mancare il nostro contributo. Soprattutto sono lieto di constatare che, su alcune questioni fondamentali, la Giunta Cuttica nel tempo mi ha dato ragione. Mi riferisco in particolare alle questioni bilanci, e Aral. Fin dal 2017 segnalai che i bilanci del quinquennio di centro sinistra erano assolutamente non veritieri, e nel 2019 gli stessi rilievi sono stati fatti dalla Corte dei Conti, e il centro destra ha imboccato finalmente la strada di un vero risanamento. Ci sono ancora delle criticità da risolvere, ma il percorso è avviato. Su Aral, ho sempre evidenziato che l’azienda non andava liquidata né regalata ai presunti creditori, ma risanata e data in mano ad una guida capace, dopo anni di gestione fallimentare da parte del centro sinistra: se tu sistematicamente gonfi i costi, ovvio che ‘mangi’ i ricavi. Il nuovo corso di Aral dimostra che, in mano a persone competenti e oneste, le aziende pubbliche possono funzionare, eccome. E su Aral, anche nella scelta delle persone, il Sindaco mi ha ascoltato.

Nel frattempo, Presidente Locci, lei è diventato anche una sorta di ambasciatore di Alessandria sul fronte russo: un’alleanza che darà frutti importanti?
Si tratta di un percorso a più livelli: istituzionale, ma anche turistico e commerciale. Credo che risultati concreti si vedranno già dal 2022, Covid permettendo: e davvero stiamo parlando di potenzialità enormi. Per spiegarmi, mi faccia partire da ‘Le ragioni del nostro orgoglio’, lo slogan che scelsi per il compleanno della città, gli 850 anni di Alessandria. Proprio questo infatti è il punto: essere consapevoli di quanto Alessandria, intesa in senso lato, come ‘porta del Monferrato’ ha da offrire sul piano turistico, enogastronomico, culturale. Ai russi lo stiamo raccontando con grande determinazione, e i riscontri, al momento in termini di dibattito e diffusione di informazioni, sono notevoli. Se consideriamo che dall’aeroporto di Ekaterinburg nel 2019 sono partiti 700 mila turisti in direzione Italia, è chiaro che anche intercettandone solo un decimo porteremmo ad Alessandria e al Monferrato benefici economici considerevoli.

Come è nata l’idea di puntare sulla Russia?
In realtà siamo stati per la prima volta a Ryazan nel 2018, con il sindaco Cuttica, per il legame che abbiamo con il cittadino onorario Fedor Poletaev, nipote della medaglia d’oro omonima. Lì abbiamo conosciuto l’allora responsabile della cultura e del marketing del capoluogo ligure, il dottor Torre, che oggi è dirigente qui da noi, a Palazzo Rosso. Nel 2019 siamo stati ad Ekaterinburg, che è la terza città russa per abitanti, e la seconda per Pil, con aree industriali all’avanguardia mondiale sul fronte dell’industria pesante, dall’acciaio alla meccanica pesante. Qui, sempre grazie alla partnership con Genova, abbiamo capito appieno le potenzialità del mercato russo, e l’interesse turistico e culturale per l’Italia.

Complessivamente quante missioni avete fatto?
Ad oggi siamo stati in Russia 5 volte, sono sempre stato presente in tutte le delegazioni. Vorrei fosse chiaro il livello dell’operazione, certamente senza precedenti per Alessandria: nel corso dell’ultima trasferta ad Ekaterinburg, abbiamo avuto occasione non solo di rinsaldare l’alleanza istituzionale che ho siglato a luglio parlando dei futuri progetti, ma anche di fare conferenze stampa, interviste con importanti televisioni anche di livello federale, incontrare travel-blogger e food-influencer, professionisti del settore turistico e tanti altri a cui abbiamo parlato di Alessandria, e del Monferrato. Non solo: a breve torneremo lì, e ci accompagneranno insieme alle agenzie di promozione turistica alcuni tra i migliori musicisti e artisti del nostro territorio, oltre ad alcuni cuochi per una serie di eventi dedicati alla cucina alessandrina con i maggiori opinion leader e critici enogastronomici di quell’area. Insomma stiamo davvero facendo, a costi irrisori per il Comune (vorrei sottolinearlo) una straordinaria operazione di promozione non solo di Alessandria, ma di tutto il Monferrato.

Locci, il russo oramai è la sua seconda lingua….
(sorride, ndr) E’ una lingua complessa, e una cultura affascinante. La sto studiando, e su questo fronte devo ringraziare anche l’ex Sindaco Mara Scagni, mia insegnante e preziosa consulente, che conosce quel mondo da molto prima di noi, e ci sta dando una mano con vera passione. E’ lo stesso approccio che dobbiamo avere tutti: va benissimo contrapporsi, sul piano politico e dei valori. Ma l’interesse della città, e della comunità nella sua totalità, vengono prima di tutto il resto.

Par di capire che il progetto “Alessandria in the world” proseguirà nei prossimi anni…..
Non solo deve proseguire, ma occorre svilupparlo in un’altra direttrice fondamentale, che è quella dei progetti europei. Oltre ai rapporti con la Russia, in questi quattro anni ho intensificato le relazioni con le città di Alba Julia (Romania) e Karlovac (Croazia), gemellate con Alessandria. Sapete che Alba Julia, più piccola di Alessandria, ha uno staff di 35 persone che si occupano di progetti europei, contro un solo addetto nel nostro comune, che fa ovviamente tutto quel che può? Altrettanto all’avanguardia su questo fronte è Karlovac ed entrambe si sono dette assolutamente disponibili a supportarci, e anche a sviluppare progetti comuni. Insomma questa è davvero la prossima sfida, da vincere ad ogni costo: e qualsiasi sia la prossima amministrazione alla guida di Alessandria. Ovviamente io supporterò in questo senso ogni maggioranza dovesse governare.

Locci: "Al ballottaggio votiamo Cuttica, per realizzare il nostro programma e migliorare Alessandria!" CorriereAl

Nel 2022 ci sarà il Cuttica bis, o immagina sorprese?
(riflette, ndr) La gran parte degli alessandrini sa che questa amministrazione, dopo le difficoltà avute in partenza dovute alla scarsa esperienza ed allo scarso ascolto dei consigli di chi come me aveva maggior esperienza, ha poi saputo affrontare i problemi realizzando cose rinviate da decenni e mettendo in cantiere importanti progetti di sviluppo territoriale. Pur con tutti i limiti di bilanci disastrati avuti in eredità, e con il flagello del covid. Tuttavia non diamo nulla per scontato: nella programmazione pluriennale del personale come nella gestione dei servizi quotidiani, pur migliorando l’esperienza passata spesso ha mostrato delle lacune che andranno colmate con nuovi modelli organizzativi che io, come Sindaco, avrei saputo introdurre. Occorre dare forti segnali di unità e coinvolgere nella gestione oltre che nella progettualità quelle forze che fino ad oggi sono state escluse pur avendo gli stessi riferimenti politici e culturali della maggioranza. Diciamo che se il sindaco Cuttica sarà un candidato capace di unire tutto il centro destra, dal sottoscritto a Barosini, ha le carte in regola per vincere al primo turno. Altrimenti ci saranno delle alternative e l’esito diventerà più incerto.

Emanuele Locci cosa farà?
Molto dipende da quanto accadrà in questi mesi, appunto. Se guardo all’offerta politica nazionale del centro destra, è chiaro che casa mia è Fratelli d’Italia, partito che ho sostenuto in ogni elezione anche negli ultimi anni nonostante io abbia lasciato ogni ruolo direttivo, per la mia storia personale e non solo per la nota ventennale amicizia con Giorgia Meloni. Alessandria Migliore però è una splendida realtà civica presente in città dal 2017, con professionalità di prim’ordine, al servizio di Alessandria. Ci confronteremo con trasparenza, spero con il comune obiettivo di lavorare tutti insieme per il futuro della nostra comunità.