Danni da maltempo, mica sperate davvero in risarcimenti? Intanto il Pd ‘butta in politica’ pure la StrAlessandria [Le pagelle di GZL]

di Graziella Zaccone Languzzi

 

1) Ennesimi gravi danni da maltempo che colpiscono non solo strutture pubbliche, ma cittadini privati e imprese, con nell’immediato le solite promesse che non saranno mai mantenute. I fatti e l’esperienza lo hanno dimostrato e lo dimostrano. La causa di ciò che accade ogni volta in caso di maltempo (stavolta è toccato ad ovadese e acquese, da noi: molto peggio è andata in Liguria) è in gran parte causato dalla grave incuria da parte dello Stato, nelle sue diverse articolazioni locali preposte alla prevenzione, manutenzione, riassetto e sistemazione del suolo.
Gli eventi meteo dei giorni scorsi non possono essere considerati di carattere straordinario, dal momento che nel corso dell’ultimo decennio ogni anno il nostro territorio provinciale registra periodicamente precipitazioni che causano esondazioni, smottamenti, dissesti morfologici con pesanti conseguenze per gli abitanti, e la messa in ginocchio di molte attività produttive. Il maltempo del 4 ottobre andrà ad aggravare la situazione già delicata del sistema economico e sociale, con contraccolpi devastanti in una situazione abbondantemente fragile a causa di circa due anni di pandemia. E non è sufficiente la solidarietà il giorno dopo i disastri da parte della politica, a partire dai vertici di Stato. Non basta più, perchè ogni volta leggiamo proclami e intenti ma poi se ne dimenticano. Il primo parlamentare a intervenire è stato il capogruppo di Leu alla Camera, Federico Fornaro, che peraltro risiede proprio nell’Ovadese: “La Richiesta – Fornaro (LeU): “Stato di emergenza per i danni nell’Alessandrino”.  
Fornaro si rivolge al Governo chiedendo “Tempi certi e risorse adeguate a partire dagli interventi di somma urgenza sufficienti almeno a riportare il territorio alla normalità e un grande investimento, anche attraverso l’utilizzo di parte delle risorse contenute nel PNRR, per costruire un vero e proprio piano Marshall dedicato alla cura e manutenzione del nostro territorio.” Un piano Marshall… caspiterina! E in questo piano è previsto il ristoro danni ai privati e imprese? Ora vediamo gli altri eletti in questa provincia cosa chiederanno allo Stato, chiaro è che mentre scrivo ho il “dente” avvelenato. I danneggiati di Terranova, frazione di Casale Monferrato, quindi Provincia di Alessandria e vittime del maltempo (si fa per dire) dell’ottobre 2020, stanno ancora attendendo i risarcimenti e parlo dei privati, delle aziende anche agricole. Alla Regione Piemonte a giugno erano arrivati ristori per 74 milioni di euro, ma la Provincia di Alessandria era esclusa. Quei fondi sono andati a beneficio della Regione stessa, e alle province e comuni di Biella, Cuneo, Novara, Vco, Vercelli, alle Forze Armate, all’ATO, all’AIPO. Ho fatto richiesta alla Regione per perorare la causa dei danneggiati di Terranova che erano stati esclusi, la risposta è stata una non risposta, e non ho ricevuto nessuna risposta neanche da parte dei politici. Quindi invece di buone intenzioni agli eletti di questa Provincia, si chiedono fatti: non hanno risarcito i cittadini privati di un anno fa, figuriamoci le vittime di questa ultimo disastro.
Voto: 2

2) Le critiche agli organizzatori della StrAlessandria 2021, da parte di PD, Lista Rossa, 5 Stelle e minoranze comunali affiancate mi ha portato alla memoria una StrAlessandria 2016, quando il Sindaco della città era Rita Rossa. In questo articolo si leggono le critiche dei giorni scorsi: “Stralessandria 2021, Pd e M5S criticano l’organizzazione della corsa”.
La critica politica fa parte del gioco e ci sta, magari qualcosa è andato un po’ per sbieco, solo che sarebbe utile ricordare il pregresso. Nel 2016 la sindaca Rita Rossa a cantiere del ponte Meier ancora aperto, transennato e non collaudato autorizzò il passaggio della corsa, di fronte allo stupore, alla preoccupazione e a fronte di discussioni peraltro legittime di molti.
Uno degli organizzatori in un’ intervista a La Stampa disse questa frase: “Abbiamo fatto i dovuti sopralluoghi, sarà illuminato. Siamo consapevoli: ci assumiamo dei rischi. E anche chi partecipa deve essere consapevole. Al massimo, conosco già l’ambiente del carcere”. Al contrario la sindaca Rossa, più volte intervistata sempre in merito alla sicurezza, dichiarò: “nessun rischio, la StrAlessandria sarà strepitosa”. Mentre oggi PD e 5 Stelle sono uniti in una convivenza ufficiale di convenienza, all’epoca i Grillini facevano opposizione dura, e criticarono la decisone di utilizzare il Ponte Meier, chiedendo un sopralluogo. Allora diedi ragione ai 5 Stelle, che non convinti alla tiepida rassicurazione (“l’area è abbastanza sicura”) decisero di presentare un Esposto per convincere gli organizzatori a modificare il percorso, aggiungendo che il tracciato prevedeva anche il passaggio in un altro cantiere aperto in città, quello di piazza Santa Maria di Castello. All’epoca i 5Stelle fecero questa dichiarazione: “Alla StrAlessandria partecipano anche ragazzi affetti da disabilità, mamme con passeggini e per quanto il percorso passi dall’area esterna, dove ora transitano le auto, anche lì il manto stradale è dissestato”: “StrAlessandria sul Meier. Per il M5S “non è sicuro” e parte l’esposto”.
Per fortuna tutto andò per il meglio, però fu anomala la decisione di rischiare e utilizzare un cantiere aperto senza garanzie di collaudo su un corso d’acqua, quindi fare critiche, incassando titoli di giornali perché mancano sette mesi alle amministrative fa sorridere. Di quel tempo cito un articolo del giornalista Enrico Sozzetti che mi ero conservata e che andrebbe letto per intero: “Il ponte dei sospiri e una città combattuta fra umili e superbi”.
Il tempo scorre ma molte tracce anche le più insignificanti rimangono indelebili nella storia moderna della città.
Voto: 4

3) Sono tornati i fridays for future (un movimento ambientalista di protesta composto da studenti in sciopero scolastico per il clima), saltando e battendo le mani al ritmo di “Bella ciao”. Forse dopo due anni di Dad questi ragazzi farebbero bene a se stessi se trascorressero lo stesso tempo a scuola a studiare, per diventare adulti consapevoli e preparati, anche alla difesa del pianeta. Centinaia di studenti che seguono la “politica” della Greta Thunberg, che nei primi di ottobre ha guidato a Milano la manifestazione per l’ambiente chiedendo ai potenti di agire. Quello che stona è che l’attivista svedese non urla slogan per l’ambiente, ma canta e balla sulle note dell’inno della sinistra: qui il video della Greta Thunberg che sfila sul coro di Bella Ciao:

Bella Ciao è diventata pari al “prezzemolo”, utile per ogni minestra, al punto che una proposta di Legge, degna della vecchia Unione Sovietica, è stata depositata alla Camera con il numero 3035, e vorrebbe trasformare Bella Ciao in una sorta di vice-inno nazionale da eseguire obbligatoriamente. Quindi è ormai chiaro che questo movimento ambientalista fa parte di uno schieramento politico ideologico. Si dichiarano una generazione senza futuro, che vive sulla propria pelle gli effetti sempre più intensi della crisi climatica, e che vuole agire con decisione contro il surriscaldamento globale. Si ritengono la speranza e gli unici che lottano davvero e vogliono cambiare le cose a differenza dei ministri del mondo con i loro bla-bla. Io li vedo come ragazzotti che con la scusa di salvare la Terra hanno aggiunto un giorno di festa scolastica per fare caciara, e c’è pure chi a livello istituzionale dà loro corda. Questa è la risposta di un giornalista di SkyNews Australia ai giovani che manifestano: “Voi siete la prima generazione che ha preteso l’aria condizionata in ogni aula scolastica; le vostre lezioni sono tutte fatte al computer; avete un televisore in ogni stanza; passate tutta la giornata a usare mezzi elettronici; invece di camminare a scuola prendete una flotta di mezzi privati che intasano le vie pubbliche; siete i maggiori consumatori di beni di consumo di tutta la storia, comperando in continuazione i più costosi capi di abbigliamento per essere ‘trendy’; la vostra protesta è pubblicizzata con mezzi digitali e elettronici. Ragazzi, prima di protestare, spegnete l’aria condizionata, andate a scuola a piedi, spegnete i vostri telefonini e leggete un libro, fatevi un panino invece di acquistare cibo confezionato. “Niente di ciò accadrà, perché siete egoisti, maleducati, manipolati da persone che vi usano, proclamando di avere una causa nobile mentre vi trastullate nel lusso occidentale più sfrenato. Svegliatevi, maturate e chiudete la bocca. Informatevi dei fatti prima di protestare”. In merito all’argomento segnalo questo articolo che fa intendere molte cose: “Clima, ci vogliono imporre il maoismo energetico”.

Voto: 2