I sindaci di Acquese e Ovadese dopo incontro con l’assessore regionale alla Sanità Icardi: “Siamo soddisfatti, positiva volontà di affrontare e risolvere i problemi”

Perché stanno smantellando l'ospedale di Acqui Terme? CorriereAl 1Desideriamo ringraziare coloro che si sono adoperati per l’incontro, che si è svolto con soddisfazione per tutti i partecipanti. Abbiamo affrontato le tematiche che accomunano gli ospedali del distretto e le problematiche legate al territorio, riscontrando dalle parole dell’assessore alla Sanità Luigi Icardi e del direttore generale Aslal Luigi Vercellino la positiva volontà di affrontarli in modo condiviso, programmando una prossima riunione.


Per alcuni temi portati al tavolo, l’assessorato alla Sanità e l’Asl hanno già valutato alcune soluzioni possibili. Abbiamo anche approfondito il sentitissimo problema del CUP regionale, la cui importanza non è sottovalutata e sono state esposte le cause che rendono complicata la ricerca di una risoluzione in tempi rapidi; abbiamo apprezzato inoltre l’impegno espresso dall’assessore Icardi nel voler attivare attraverso nuovi canali, quali per esempio le farmacie diffuse sul territorio, l’operatività fondamentale ad agevolare i tantissimi utenti che si trovano nella necessità di prenotare esami diagnostici, visite ambulatoriali o altri servizi.

Esprimiamo piena soddisfazione anche nel riscontrare la volontà d’investire le risorse necessarie ad adeguare gli spazi dell’ospedale di Acqui Terme al fine di realizzare una piastra ambulatoriale e poter destinare spazi distinti ai reparti di Chirurgia e Ortopedia secondo la delibera sottoscritta nel 2018 dall’allora direttore AslAl Brambilla.

Sono state esposte poi diverse considerazioni sull’attuale assetto dell’ospedale di Ovada e siamo stati rassicurati in merito alla continuità che esso oggi offre. Ai sindaci dei territori, che chiedono il ripristino di servizi importanti quali i prelievi ematici nei loro Comuni, è stata assicurata la volontà di reintegrare personale e mezzi appena possibile e la l’opportunità di effettuare in loco la consegna dei referti.

Per aumentare spazi, servizi e risorse in un contesto reso estremamente difficile dalla pandemia e dall’oggettiva difficoltà ad assumere personale, troviamo importante la volontà espressa dall’assessore Icardi e dal direttore Vercellino di effettuare una circolazione interaziendale dei professionisti utile a mitigare i tanti scompensi sofferti in questi anni. Abbiamo infine espresso la possibilità di valutare un modello organizzativo da noi proposto, in grado di concentrare le prestazioni sanitarie offerte a Novi Ligure e Casale Monferrato verso gli utenti dei nostri territori in alcuni giorni della settimana, in modo da poter pianificare l’ottimizzazione dei trasporti, tema al quale abbiamo il dovere di lavorare in tempi brevi con i diversi soggetti deputati.

Il direttivo dei sindaci del Distretto sanitario Acqui-Ovada