Ferrando (Cia) in Regione su Apicoltura: “Ripariamo la crisi produttiva”

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Si è svolto in Regione un Tavolo di confronto sul miele e il settore apistico e Cia Alessandria (insieme a Cia Piemonte) era rappresentata dalla vicepresidente provinciale, apicoltrice, Daniela Ferrando che ha partecipato all’incontro con le principali Organizzazioni apistiche regionali e le associazioni di categoria e del mondo cooperativo.

Spiega Ferrando: «Il comparto apistico sta vivendo negli ultimi anni una crisi produttiva mai conosciuta prima, le aziende professionali sono messe a dura prova dall’aumentare dei costi, nutrizioni e spostamenti, e dai raccolti insoddisfacenti, se non del tutto nulli. Occorre muoversi su tutti i tavoli nazionali ed europei per il reperimento dei fondi necessari al risarcimento e al sostentamento di un’attività, quale è l’apicoltura, da ritenersi fondamentale per l’uomo e l’ambiente».

All’incontro con l’assessore regionale Marco Protopapa, al lavoro per stilare i bandi pubblici per la prossima annualità, si è svolta una consultazione tecnica del settore e sono stati valutati gli aspetti che portano ai criteri per le assegnazioni dei fondi della legge regionale e il regolamento in materia a favore del settore apistico (apicoltori e associazioni), utili anche consentire agli operatori di acquistare attrezzature per il nomadismo.

Commenta Cia: «Chiediamo che la ripartizione dei fondi della Legge regionale 20/98 venga effettuata in modo proporzionale all’attività delle associazioni apistiche, soprattutto mantenendo i finanziamenti per la ricerca, l’assistenza tecnica, la formazione e la comunicazione. Riguardo alla Misura B4 (acquisti collettivi dei presidi sanitari), se la dotazione finanziaria si polverizza nella suddivisione tra i beneficiari, il beneficio reale agli apicoltori diventa irrisorio. Piuttosto, vista la situazione contingente, sarebbe opportuno creare una dotazione a parte che permetta alle sole aziende professioniste di ottenere un contributo (almeno del 50%) per l’acquisto dei presidi sanitari».