Laura Coppo (Confindustria): “Export in crescita e nuovo slancio per le nostre imprese fortemente esportatrici”

print

Scambi mondiali in aumento, Eurozona in crescita, Italia in ripartenza su export e mercato interno spingono al rialzo l’economia, e anche le attese degli industriali alessandrini sono ottimistiche per il trimestre d’estate.

Lo attestano i risultati della 187a Indagine Congiunturale Trimestrale di Confindustria Alessandria, che rileva le previsioni di attività delle imprese associate per il trimestre luglio-settembre 2021.

Sono in netto miglioramento rispetto alla precedente indagine gli indici SOP, che registrano lo sbilancio tra ottimisti e pessimisti, che sono positivi per l’occupazione, e anche in aumento per la produzione, per gli ordini totali e gli ordini export e per gli investimenti.

Nel dettaglio, la previsione dell’occupazione è a +3 (era +4 nell’ultimo trimestre), in crescita quelle della produzione a +19 (era +5), degli ordini totali a +18 (era zero), e quella degli ordini export a +15 (era –13). In recupero e positive anche le attese sulla redditività a +4 (era –13). In calo la previsione di ricorso alla cassa integrazione formulata dal 16% degli imprenditori intervistati (era il 22% lo scorso trimestre) e sono sempre in maggioranza, dal 78 % al 75%, quelli che prevedono invariata l’occupazione. La propensione ad investire, che segnala investimenti significativi o marginali, è sempre elevata ed è dichiarata dal 78% degli intervistati (era il 76%), e anche il grado di utilizzo degli impianti cresce al 77% della capacità (era il 71%). Il ritardo negli incassi scende ed è segnalato dal 27% degli imprenditori (era il 35%). L’indicatore di chi ha lavoro per più di un mese aumenta ed è dichiarato dall’84% degli intervistati (era l’81%).

In recupero anche le previsioni dei settori produttivi: positive e in rialzo per la gomma-plastica e per il comparto alimentare, buone per la chimica per occupazione e produzione, e per il metalmeccanico per produzione ed export. Per il settore dei servizi alle imprese gli indici sono ancora positivi come nel precedente trimestre: la previsione dell’occupazione a +10 (era +18), il livello di attività cresce a +27 (era +19), i nuovi ordini da +11 a +13, rimane positiva la redditività ed è in aumento la propensione ad investire.

Indicatori simili emergono nel raffronto dell’indagine di Alessandria con le previsioni a livello regionale piemontese.

I risultati dell’Indagine Congiunturale, elaborata dall’Ufficio Studi di Confindustria Alessandria, alle quale hanno collaborato novantotto imprese associate tra le manifatturiere e quelle dei servizi alla produzione, sono stati presentati il 27 luglio dal Presidente di Confindustria Alessandria, Laura Coppo, dal Direttore, Renzo Gatti, e da Giuseppe Monighini, Responsabile dell’Ufficio Studi.

“Si consolida il trend di crescita dell’economia – spiega Laura Coppo, Presidente di Confindustria Alessandria – in Italia la domanda interna e la fiducia sono in recupero, mentre sui mercati internazionali, come rileva il Centro Studi Confindustria, ‘l’export italiano cresce sopra ai livelli pre-crisi’, e questo è un indicatore che ci conforta, e che restituisce slancio alle nostre industrie alessandrine, fortemente esportatrici.

Indicazioni positive dell’attività complessivamente in ripresa emergono anche dalla nostra indagine, dove i dati provinciali sono allineati a quelli regionali, e sono confermate  dal recente Bollettino Economico della Banca d’Italia: ‘Con i progressi delle campagne di vaccinazione la crescita del prodotto mondiale si è rafforzata; le prospettive sono in ulteriore miglioramento, ma in modo eterogeneo tra diverse aree. In Italia la variazione del Pil è stata lievemente positiva nel primo trimestre, a differenza degli altri principali Paesi dell’area dell’euro, dove si è registrata una caduta del prodotto. In base agli indicatori disponibili, nel secondo trimestre la crescita si è accentuata, favorita dall’accelerazione della campagna di vaccinazione e dal graduale allentamento delle restrizioni’.

Per il Centro Studi Confindustria, inoltre, la produzione industriale italiana è in crescita nel secondo trimestre con una dinamica analoga a quella rilevata nel primo. ‘Il sostegno viene in particolare dalla domanda interna. Favorita dall’allentamento delle misure di contenimento della pandemia è ripartita la spesa delle famiglie, che era la componente più debole della domanda e tassello mancante nel puzzle della crescita’.

Il CSC però attesta quella che è una delle maggiori preoccupazioni del momento, insieme all’impazzimento dei prezzi delle materie prime e alla conseguente difficoltà nel loro reperimento: ‘Le attese degli imprenditori sono ancora favorevoli, nonostante la variante “Delta” che rischia di frenare i progressi nel contenimento del contagio’. Sottolineiamo quindi che la risposta vaccinale rimane, ad oggi, l’unico necessario strumento per affrontare questo ulteriore rischio”.