10 al sindaco Cuttica, 2 all’opposizione che gode a deridere Alessandria [Le pagelle di GZL]

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di Graziella Zaccone Languzzi

 

1) Un bel 10 al sindaco Gianfranco Cuttica di Revigliasco, nella sua veste di assessore alla Cultura, perchè ad Alessandria, nonostante i disastri causati dalla pandemia, non ci si è mai fermati, e negli ultimi mesi si è saputo ripartire con iniziative di assoluta qualità. Certamente peraltro si tratta di un lavoro di squadra, ed è corretto evidenziare il concreto contributo offerto sia dall’assessorato a Manifestazioni ed Eventi guidato da Cherima Fteita, sia il ruolo di ‘baricentro culturale’ di Costruire Insieme, l’azienda speciale del comune di Alessandria presieduta da Cristina Antoni, da poco confermata per un nuovo triennio. In questo luglio il comune di Alessandria ha proposto eventi culturali di primissimo livello. Nei primi giorni del mese ci sono stati quattro appuntamenti di prestigio con La Milanesiana e la lectio magistralis su San Francesco, con Vittorio e Elisabetta Sgarbi, e il concerto di Beppe Gambetta che ha proposto “Compagni di Viaggio”. E ancora: il coro della Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova e Maria Amelia Monti con lo spettacolo “La Parrucca”, tutti artisti di alto livello. L’iniziativa di questi eventi con ingresso gratuito sono stati promossi dal Comune, dalla Fondazione CRA, Regione Piemonte, Amag, Fondazione SLA. E poi la candidatura di Alessandria ad ospitare l’Eurofestival. Qualcuno consigliere comunale di minoranza (il comune, ma anche in regione) ha “sghignazzato”, e mi ha fatto tornare in mente il detto: “il riso abbonda sulla bocca degli stolti”. In realtà credo sia davvero importante provarci sempre, e cogliere al volo ogni opportunità per dimostrare che Alessandria c’è, è viva e ha le carte in regola per candidarsi ad iniziative positive, e di prestigio. Vi ricordate o no che immagine di Alessandria diede per anni il centro sinistra qualche anno fa, sui media non solo locali ma anche nazionali?
Quelle pessime ‘sceneggiate’ sono davvero difficili da dimenticare: ben vengano quindi candidature ambiziose, che hanno certamente il merito di accendere riflettori finalmente positivi sulla nostra città.
Voto: 10

 

2) Condivido la decisione di intitolazione lo spiazzo davanti alla chiesa di San Michele a Dalmazio  Birago, aviatore alessandrino, nato nel sobborgo di San Michele l’11 aprile 1908, morto per ferite durante un’azione di bombardamento nella guerra di Etiopia ad Asmara il 20 novembre 1935 e decorato alla memoria con la medaglia d’oro al valor militare. Qui in breve la sua storia.
Su questo nome ovviamente si è sviluppata una polemica tra maggioranza ed opposizione: “Polemica sulle vie ad Alessandria: no a Guido Barberis, sì al “fascista” Dalmazio Birago”.
Si arriva a leggere titoli come questo: “Alessandria, niente via a Barberis: è bufera”.
Polemica, bufera….pare una tragedia ma è solo la solita storia da parte degli odierni moralizzatori progressisti antifascisti locali, che vorrebbero lasciare nell’oblio Dalmazio Biraghi. Ma stiamo parlando un soldato vissuto in quel periodo della storia italiana, quindi comandato a combattere e morire in periodo fascista. Quante sono le vie, corsi, piazze, slarghi intitolate a personaggi delle sinistre di quel tempo? A bizzeffe, nazionali e locali. Per decenni è stata imposta agli italiani una storia ‘da cartolina’, o da scuola elementare di regime: tutti i buoni da una parte, tutti i cattivi dall’altra.
A più di settant’anni dalla fine delle ostilità belliche, forse è il caso di essere un po’ meno faziosi, e più equilibrati, non credete?
MI basta citare solo un nome: Togliatti, detto il “Migliore” da un’ottima propaganda post bellica. Il suo nome titola vie, piazze, slarghi in ogni pertugio italiano, anche se rileggendo la sua storia politica e personale non penso davvero meritasse tanto. Diciamo sopravvalutato, per essere generosi.
Ma torniamo all’alessandrino Dalmazio Biraghi: sappia chi lo definisce indegno di una via in città che la sua memoria è stata onorata con l’intitolazione di strade in diverse città italiane, come ad esempio Lecce, Milano, Perugia, Cameri, Capri, Udine, Roma, Moncalvo, Guidonia, Coniolo Bricco (AL), Vercelli, Nettuno, Palermo, Seregno, Curveglio (VA), Airasca (TO), Orzinuovi, La Spezia e molte altre. Il suo nome è stato attribuito anche a diversi istituti scolastici, come ad esempio una scuola materna a Roma, una scuola elementare a Pianzano, scuola elementare a Ronco Canavese (TO), scuola elementare di Passignano sul Trasimeno, una scuola media a Rivolta d’Adda, l’ Istituto comprensivo a Passignano Perugia, un Istituto Professionale a Torino con lo scopo di preparare giovani meccanici specializzati in motori d’aereo e nell’industria. Città e Comuni fascisti? Scuole pubbliche statali fasciste? Ma non facciamo ridere. Con questo nulla da togliere al politico Guido Barberis, a cui ci sarà modo di intitolare presto un’altra area in città. Ma il piazzale di fronte alla chiesa di San Michele è luogo più idoneo per Dalmazio Biraghi, visto che questo eroe di guerra medaglia d’oro ci è nato.
Voto: 9

 

3) Eurovision in Alessandria? Magari, e c’è poco da ironizzare: chi sbeffeggia il tentativo della giunta Cuttica di ricostruire un’immagine positiva per la città non ha davvero capito nulla. Del resto sono quelli del dissesto, del fallimento, del piangiamoci addosso e viviamo di assistenza.
Secondo centro sinistra e 5 Stelle la candidatura di Alessandria non è praticabile: ma chi può dirlo?
Mi chiedo se ad essere disfattisti e ridanciani siano solo i nostri consiglieri comunali di opposizione.
Chissà se rideranno anche i consiglieri di minoranza dei capoluoghi di provincia che si sono candidate insieme ad Alessandria, ossia Matera, Pesaro, Rimini, Viterbo, e anche piccoli comuni come Acireale (CT) 50.779 ab., Bertinoro di Romagna (FC) 10.991 ab., Jesolo(VE) 26.015 ab., Palazzolo Acreide (SR) 8.934 ab., Sanremo(IM) 54.824 abitanti. Non credo, perché non tutti anche all’opposizione godono nel ridicolizzare la Giunta della propria città, al solo scopo di ottenere interviste, articoli e titoli. Che io sappia nessuno ha ridicolizzato l’ex Sindaco di Casale Monferrato Titti Palazzetti (35 mila abitanti) quando ha candidato nel dicembre 2016 la sua città ad ospitare un progetto internazionale; il Polo di Ricerca sulla Fusione Nucleare, e neppure quando ha candidato la città di Casale a Capitale Italiana della Cultura 2020. Casale non vinse, ma arrivò tra le dieci città finaliste per il prestigioso titolo, assieme ad Agrigento, Bitonto, Macerata, Merano, Nuoro, Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Treviso. Non credo altresì che l’opposizione comunale di Valenza abbia sbeffeggiato e ridicolizzato la maggioranza per aver candidato Valenza a Città Creativa dell’Unesco. Maggioranza ed opposizione dovrebbero essere unite per il bene e il prestigio della propria città, sarebbe un vantaggio per tutti.
Ha fatto bene il Sindaco Cuttica a rispondere di dover cogliere tutte le opportunità per proporre Alessandria all’esterno: se l’opportunità c’è perché non coglierla? Non mi stancherò mai di ripeterlo per chi ha la memoria corta: Alessandria nel 2012 ha perso la sua dignità, screditata, diffamata di fronte a tutti i microfoni e telecamere nazionali. Ascoltate qui: “Essere sindaco di un comune in dissesto”.
E’ stato vergognoso e mi chiedo che male ci sia nel cercare di elevare la città anche solo per un sogno, e di ridare al nome di Alessandria la dignità che merita.
Voto: 2