Passalacqua (Forza Italia): “Cuttica sindaco altri cinque anni per cambiare davvero il volto di Alessandria. Il mio sogno è portare in città la grande lirica”. E sul ddl Zan……

di Ettore Grassano

 

“Certo che penso di ricandidarmi, e auspico che il nostro sindaco Gianfranco Cuttica di Revigliasco sia sostenuto da un centro destra unito, e vinca al primo turno: ci manca solo di riconsegnare Alessandria al centro sinistra a traino Rossa, con tutti i danni che han fatto”. Carmine Passalacqua non c’è bisogno di provocarlo, o di stanarlo con domande trabocchetto: “sono fatto così, diretto: dico quel che penso, penso quel che dico. Peraltro, a parte la signora citata, con tutti gli altri esponenti dell’opposizione ho rapporti non solo educati, ma cordialissimi. Ciò non toglie che senza la dichiarazione di dissesto oggi la città sarebbe messa meglio, e gli alessandrini spenderebbero meno per tasse locali e servizi comunali: quindi la sindaca Rossa danneggio la città, dichiarando un dissesto evitabilissimo. E che potesse essere evitato ormai lo han capito anche i sassi: senza contare che questa amministrazione, dopo essersi insediata, si è trovata un bilancio per nulla risanato, pieno di buchi. Da cui il doloroso ma indispensabile piano di rientro ventennale, con cui stiamo convivendo”.

Lo avete capito, insomma: l’attuale Presidente della commissione Cultura di Palazzo Rosso è persona battagliera, e cui la polemica politica non fa paura, né difetto. Chi lo conosce bene sa che Carmine Passalacqua è persona gioviale, simpatica e altruista: ma non provate a prenderlo di petto, perché lui non indietreggia di un centimetro. Mai.

Presidente Passalacqua, partiamo dal futuro: nel 2022 lei festeggerà vent’anni tondi tondi di impegno politico diretto. Pensa di rilanciare, insomma si ricandiderà?
Certamente sì, e certamente in Forza Italia, sempre ovviamente che lo scenario nazionale da qui a là non riservi sorprese. Ma io sono sempre stato dalla stessa parte, questo ci tengo a ribadirlo: e non mi piace per nulla chi cambia casacca in corso d’opera, passando ad un partito dopo essere stato eletto in un altro, ad esempio…

Come si è avvicinato alla politica?
Nel 2002, consigliere circoscrizionale all’Europista, lista Calvo. Francesca non fu solo il sindaco in cui mi riconobbi pienamente negli anni Novanta, ma anche persona di straordinaria sensibilità. L’ho amata molto, e sostenuta sempre, pur non essendo io personalmente mai stato leghista: calviano però certamente sì. Nel 1994, eletta sindaco da poco, Francesca Calvo seppe affrontare con straordinaria determinazione il dramma dell’alluvione, e nella ricostruzione della scuola di San Michele intitolò un’aula alla Regina Elena: per questo fu poi insignita, a Montpellier, di un prestigioso premio internazionale, mentre nel 2001 sostenne con forza la mia proposta di intitolare una piazza all’epoca senza nome (anche se gli alessandrini la chiamavano piazza Napoli) a Mafalda di Savoia, eroina simbolo delle tante vittime italiane morte nei campi di concentramento nazisti. Del resto, anche se magari lo ricordano in pochi, il sindaco Calvo fu la prima in Italia ad intitolare una via alle Vittime delle Foibe, quando ancora il tema non era propriamente di moda, anzi ci voleva del coraggio. E infatti i soliti ‘eroi’ di sinistra facevano atti di vandalismo all’insegna toponomastica almeno una volta alla settimana. Su questo fronte sono intransigente: non ho avuto paura di sporgere querela contro anonimi per aver deturpato il monumento della Principessa Mafalda con il bavaglio detto ‘pannueloss’, un atto vile e vergognoso nei confronti di tutte le donne vittime di violenza. E aggiungo che sono anche contro le occupazioni abusive, e in città ce ne sono diverse. Cito per tutte l’ex Asilo Monserrato, dove è esposta una lapide di ringraziamento al Re Carlo Alberto di Savoia per munifica elargizione.

A proposito di toponomastica, Presidente Passalacqua: lei è un’autorità riconosciuta in materia….
Diciamo che ho una certa attenzione e rispetto per la memoria. Un paese che rimuove pezzi del suo passato, o che li nega o mistifica, come può affrontare con determinazione il futuro? Per questo sono orgoglioso di via Norma Cossetto, via Francesca Calvo, via Elio Camagna, sottopasso Marco Bocchio. E spero di non fermarmi qui….

L’Associazione Fulvio Minetti Onlus di Alessandria con Isal al Giro d’Italia CorriereAl 7

Di certe polemiche invece, dal Presidente Pertini all’inferno alle donazioni all’Hospice Il Gelso, si è poi pentito?
Ma no, perché quella su Pertini e altri esponenti della Resistenza fu una battuta estemporanea, mentre sul Gelso fui assolutamente travisato e strumentalizzato: tanto che nessuno mi ha mai querelato. Semplicemente certa sinistra (ripeto: non tutti sono così, tanti in privato mi hanno espresso solidarietà) per esistere, e perpetrare i propri stereotipi, ha bisogno del mostro da sbattere in prima pagina. E’ la loro cultura, sono stati allevati così: hanno bisogno del nemico. Meglio se debole, come sono io, ovviamente….

Debole mica tanto, Carmine: lei si è sempre ben difeso, e poi le sue tante foto di repertorio (potrebbe farci un libro, ndr) sono testimonianza di un vero ‘parterre de roi’, e di relazioni extra-alessandrine di altissimo livello. Qualcuno ancora le rinfaccia il suo essere monarchico, eppure attivo in politica in una democrazia?
In verità non più, da parecchio. Del resto chi lo faceva ignorava, o fingeva di ignorare, che nel Parlamento italiano ci sono stati anche rappresentanti del Partito Monarchico, regolarmente eletti: e neanche i compagni del Pci han mai avuto nulla da ridire. Semmai il mio sogno rimane un altro: un Re eletto Presidente della Repubblica, in maniera assolutamente democratica.

Per quello probabilmente dovrà ancora aspettare consigliere Passalacqua: intanto recentemente ha rappresentato i monarchici alessandrini ai funerali del Duca Amedeo d’Aosta….
Grande persona, mi è sembrato assolutamente corretto esserci, pur senza infilarmi, appunto, in polemiche sterili sul diritto di successione, o sullo spazio per la famiglia reale oggi in Italia. Ero a Firenze perché volevo rendere omaggio ad una grande figura scomparsa, e stop.

Parliamo di cultura: in questi anni, pur con tutti i limiti di risorse, e ad un certo punto anche di pandemia, è stato fatto abbastanza?
Direi che è stato fatto molto, anche se abbastanza non è mai. Cito volentieri la stretta collaborazione con Costruire Insieme, il ‘braccio culturale’ del comune di Alessandria, azienda ottimamente guidata dalla Presidente Cristina Antoni. Andate a verificare, dal 2017 ad oggi, e vedrete quante iniziative, convegni, mostre e momenti di cultura-spettacolo sono stati organizzati. Altro faremo ancora nei prossimi mesi, e spero nei prossimi anni, se gli alessandrini ci daranno fiducia. Io poi ho un bel sogno nel cassetto da realizzare, da cantante dilettanti nelle corali…

 

 


Quale?
Riportare ad Alessandria la grande lirica, considerato che qui gli appassionati/intenditori ci sono eccome, e anche considerato che la sorella dell’assessore Fteita è un’affermata regista di opere. Sarebbe molto bello riuscire ad organizzare una mini stagione di grande qualità, in stretta collaborazione con quell’autentica eccellenza che è il Conservatorio Vivaldi, una vera università della musica. Così come del resto va rilanciato assolutamente il Teatro Comunale, ora che sembra si riesca ad uscire dal ginepraio giudiziario del fallimento. Dal grande progetto della Coesione Territoriale potrebbero arrivare finalmente risorse adeguate, con l’indispensabile coinvolgimento dei privati. Ma sulla cultura mi fa aggiungere un altro paio di considerazioni? Innanzitutto in qualità di Presidente della Commissione Cultura sono stato insignito del titolo di Accademico ad honorem della prestigiosa Accademia Bonifaciana di Anagni. La cerimonia si è svolta a febbraio del 2020, appena in tempo per non essere annullata causa Covid. Ed inoltre mi sono speso perchè il “Premio Bonifacio VIII” fosse assegnati al Dott. Roberto Marchioni in rappresentanza del Corpo dei Vigili del Fuoco, per l’impegno dedicato alle famiglie delle vittime della tragedia di Quargnento ed ai colleghi traumatizzati dalla sciagura.

Al voto, al voto: ma come? CorriereAl

Di recente si discute molto di Legge Zan, Presidente Passalacqua, e lei, come il Presidente del consiglio comunale di Alessandria Locci, non ha esitato a scendere in piazza per dire no grazie….
Precisiamo: ho partecipato alla manifestazione non contro ma sul famoso DDL Zan in piazza Marconi di sabato 5 giugno scorso per ascoltare i relatori, fra i quali il mio caro amico Avv. Alberto Costanzo di Casale Monferrato, il quale ha spiegato le ragioni giuridiche di difetti e mancanze di questa proposta di legge. Non mi piace l’assurdo clima ideologico che la sinistra ha creato attorno a questo provvedimento, per cui chi è contro è semplicemente un becero troglodita, mentre chi è a favore (in genere senza aver mai letto il testo della legge, ovviamente) è uno spirito illuminato e all’avanguardia. Leggetela: si tratta di una legge inutile, e per certi versi pericolosa. Non sopporto la corrente degli artisti, del mondo della tv e spettacolo che seguono pedissequamente le imposizioni di pubblicizzare la loro adesione, finendo in uno scontro nazionale, come fu per altre importanti leggi come aborto e divorzio. Dopo anni di crisi economica, dopo pandemia e recessione, non è giusto dividere gli animi ed accendere polemiche e scontri di piazza. Il centrodestra ha elaborato una proposta alternativa che sicuramente è più moderata ed incisiva, e soprattutto non porta alla limitazione delle libertà costituzionali. Gli eccessi sono sempre negativi ed alla lunga portano a deformazioni gravi della società.