Un’Alessandria sorniona ferma il Padova sullo 0 a 0

di Pier Luigi Cavalchini

 

Pareggio sostanzialmente giusto per quanto hanno fatto vedere le due squadre in campo e tutto rimandato a giovedì al “Moccagatta” di Alessandria per definire chi sarà la quarta formazione a salire in categoria superiore.

Difficile valutare il Padova con tre assenze di rilievo che ci ritroveremo ad Alessandria, a squalifica scontata.
Della Latta, l’altro uomo partita che sarebbe potuto essere un pericolo per il ritorno in terra piemontese, si è lasciato coinvolgere in un fallo pesante con ammonizione e conseguente squalifica per il prossimo match.

Ma il Padova è anche altro, è Hallfredsson, è Jelenic, è Biasci, è Rossettini in difesa, sicuramente una bella squadra che merita questa opportunità.

L’Alessandria non ha forzato, ha badato soprattutto a contrarre i portatori di palla biancoscudati e a limitare al minimo i rischi. Lo zero a zero finale ha dato ragione a Moreno Longo ed alla sua tattica di copertura.

Comincia subito a spron battuto il Padova, cercando di forzare, soprattutto sul fianco destro, la difesa grigia. Già al terzo minuto Jelenic si mette in luce con movimenti filtranti e buone triangolazioni. Non sono, però, pronti gli avanti veneti a sfruttare i suggerimenti. Curcio tira alto al quinto minuto su una delle molte palle ferme giocate dai “Bianchi”.

Al sesto giro d’orologio l’intervento che fa andare in bestia l’allenatore Mandorlini ma che, a norma di regolamento, non poteva che essere sanzionato. Della Latta entra durissimo sulla caviglia di Parodi e rimedia il più classico dei cartellini gialli.

Giovedì non ci sarà. L’Alessandria non sta a guardare e già al decimo risponde con un attacco con tiro finale di Corazza, finalmente apparso in condizione. Sul rovesciamento di fronte è Hallfredsson ad alzare al volo direttamente da tiro di calcio d’angolo. Uno schema evidentemente provato che però non ha sortito i risultati sperati.

Sembra che i giocatori del Padova, soprattutto nella prima frazione, eccedano nell’agonismo e cerchino in tutti i modi di forzare centrocampo e difesa grigia. L’arbitro Zufferli decide per una direzione all’inglese, per cui trattenute e spintoni non vengono presi in considerazione. Al 15esimo è Jelenic ad intervenire in modo falloso, al limite del regolamento, su Corazza, ma viene graziato. Alcuni giocatori “grigi” (per l’occasione in maglia rossa da trasferta) sembrano un po’ contratti e nervosi, forse condizionati dalla posta in palio. Fra questi sicuramente Parodi, Celia ed un evanescente Mora. Ancora una volta buona la prestazione di Francesco Giorno, come quella di Prestia e Di Gennaro, vere sicurezze in fase difensiva e di impostazione.

Al diciottesimo l’Alessandria potrebbe passare in vantaggio su uno svarione difensivo dei padovani ma Corazza colpisce di testa troppo centralmente la più facile delle occasioni. Ottimo, in questo frangente, ma anche in altre fasi della partita, Riccardo Chiarello, anche lui tornato a standard di rendimento elevati. Il Padova, comunque, continua a spingere e a cercare in tutti i modi di arrivare in vista di Pisseri, ma è l’Alessandria, con ripartenze ben congegnate a liberare spesso gli avanti.
Per impegno e capacità di svariare da destra a sinistra, da elogiare sia Arrighini che Corazza. Gli uomini della linea di difesa biancoscudata, con loro due, così come con Eusepi, non hanno mai potuto muoversi a piacimento verso il centro del campo, facendo così mancare supporto agli attacchi patavini. Anche questa, sicuramente, una delle mosse studiate da Moreno Longo e dal suo staff in vista di una partita difficile, contro un avversario di vaglia e con una temperatura di trenta gradi che ha – di fatto – condizionato la gara.

Di nuovo Hallfredsson al 23′ con un gran tiro dal limite impegna sulla sinistra l’attento Pisseri, a conclusione di una azione di rimessa originata da un errore di Corazza in avanti. Al trentesimo minuto è Bruccini a rimediare un cartellino giallo per un intervento sul sempre mobile e tecnico Jelenic, difficile da controllare. Ancora Corazza si fa notare per una astuzia di tacco che permette all’Alessandria di rimediare un calcio d’angolo insperato. Sulla seguente azione, prima Arrighini, poi Chiarello provano a scrollarsi di dosso i difensori veneti, senza risultati concreti. E’ invece Chiarello ad avere la palla del vantaggio “grigio” al minuto 45 ma il tiro a incrociare gli riesce solo a metà e l’occasione sfuma per un soffio.

Il secondo tempo riprende con le stesse formazioni e con un gioco simile a quello già espresso dalle due squadre.
Fino al tredicesimo minuto ci si confronta soprattutto nella parte centrale del campo con tutti i giocatori attentissimi a fermare gli avversari e a rilanciare. Su una di queste incursioni, dal limite dell’area, Della Latta fa partire una gran staffilata che si stampa sulla traversa della porta difesa da Pisseri. Sicuramente il rischio più grande corso dai Grigi negli interi 98 minuti di gioco complessivo.

Moreno Longo capisce che è ora di cambiare qualcosa e getta nella mischia Casarini e Eusepi, entrambi autori di un’ottima parte di partita.

Proprio Casarini proverà al 21esimo uno dei suoi tiri da lontano che, però, si perde sul fondo. Così come fa Eusepi al minuto numero 31 che riesce a liberarsi da par suo concludendo, però, con un tiro fuori bersaglio.

Nella specifica situazione da notare la possibilità di appoggio a Chiarello, non vista da Re Umberto, che avrebbe potuto creare grattacapi a Dini. L’Alessandria chiude la partita in parità senza particolari patemi d’animo e senza aver risentito troppo dei 120 minuti giocati contro l’AlbinoLeffe. Forse avrebbe potuto tentare di più ma….come si dice…va bene così.

Al ritorno mister Mandorlini utilizzerà di sicuro Chiricò, Ronaldo, Hraiec e proverà il colpaccio. Ma con l’Alessandria vista oggi, con la sua maturità di gioco, con le sue soluzioni ed i suoi cambi di passo, non sarà facile. Fino alla fine “profilo basso” e complimenti agli avversari. Vedremo come “muoverci” alla fine dei prossimi – decisivi – novanta minuti.

FORMAZIONI:

PADOVA: Dini, Della Latta, Germano, Hallfredsson, Jelenic, Kresic, Biasci, Paponi, Pelagatti, Rossettini, Curcio. In panchina: Vannucchi, Merelli, Mandorlini, Biancon, Firenze, Andelkovic, Nicastro, Bifulco, Cissè, Ejesi. Allenatore: Mandorlini

ALESSANDRIA: Pisseri, Celia, Chiarello, Parodi, Arrighini, Bruccini, Corazza, Prestia, Mora, Giorno, Di Gennaro. In panchina: Crisanto, Cosenza, Eusepi, Di Quinzio, Gazzi, Frediani, Casarini, Crosta, Macchioni, Rubin, Stanco. Allenatore: Longo

 

Mister Longo dopo Padova Alessandria

Matteo Di Gennaro dopo Padova Alessandria