Pettazzi (Lega): “Il Monferrato ha potenzialità straordinarie, e finalmente stiamo facendo davvero squadra”. A Fubine tante novità…

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di Ettore Grassano

 

“Il lavoro di squadra e la capacità di progettare il futuro vinceranno anche sulla pandemia sanitaria, e su quella economica. Ne sono sicuro, e poi amo troppo Fubine, e il nostro Monferrato, per non credere ad un grande futuro per questa terra”. Lino Pettazzi da tre anni si ‘sdoppia’ tra Roma, come parlamentare della Repubblica (Lega), e Fubine Monferrato, sindaco del paese in cui vive da trent’anni e dove, ormai quasi vent’anni fa, cominciò il suo impegno amministrativo. “Sono impegnato 7 giorni su 7, per me stesso e la famiglia mi ritaglio mezz’ora qua e là, come posso: è faticosissimo, ma se penso ai tanti italiani, anche qui a casa nostra, che stanno vivendo fasi davvero drammatiche, sul fronte salute come lavoro, la stanchezza passa subito, e mi rimetto in moto per cercare di dare il mio personale contributo”.

Tre anni fa Lino Pettazzi ci raccontò in una bella intervista la sua storia personale, e la sua passione per il suo lavoro di artigiano, e per la politica vissuta ‘bal basso’, tra la gente comune.

Oggi, con il tono pacato e riflessivo che lo caratterizza, ma anche forte di una nuova esperienza politica in Parlamento “e anche in Comune: non sottovalutiamo il ruolo dei sindaci, che è sempre più delicato e importante”, il sindaco di Fubine ci aiuta a capire come il Monferrato può e deve proporsi come distretto all’avanguardia, sul piano dell’attrazione turistica e della valorizzazione dei suoi prodotti di eccellenza, a partire dal vino naturalmente. Ma è anche l’occasione per parlare di ambiente, di sostegno vero a chi più ne ha bisogno (“in Italia come in Africa: a Fubine siamo impegnati in prima linea su quel fronte”), e di ‘reti’ sociali e imprenditoriali su cui puntare perché il rilancio dell’alessandrino diventi sostanza concreta, “e ci sono tutte le condizioni per riuscirci”.

On. Pettazzi, partiamo da Fubine: sempre più ‘porta’ del Monferrato?
Assolutamente sì, e con convinzione. Non ci siamo mai fermati in questo percorso, anche durante i 15 mesi di pandemia, che certamente hanno rallentato molte cose, e spostato le priorità, che erano soprattutto sanitarie. Però, appunto, a Fubine ne abbiamo approfittato per procedere con progetti che, per la nostra piccola comunità, sono fondamentali. Penso alla riqualificazione dell’area Campi Cerrina (quella che ospita storicamente i festeggiamenti, comprese le frequentatissime feste di partito, Lega e Pd, ndr), che abbiamo reso ancora più moderna, attrezzata e ospitale, con ampi spazi coperti. E a breve sarà operativo anche uno spazio camper, opzione sempre più ‘gettonata’ da chi ama spostarsi alla scoperta delle nostre splendide colline. Tutta l’attività sportiva si sposta e concentra invece dove c’è il campo sportivo, attorno al quale sorgeranno a breve anche 4 campi da calcetto. Abbiamo anche partecipato ad un Bando regionale, e speriamo di poter presto realizzare lì anche un vero Palazzetto dello Sport, a disposizione in primis come palestra per le scuole non solo di Fubine, ma di tutti i paesi limitrofi.

A proposito di sport, sindaco Pettazzi: nel 2020, nonostante il Covid, Fubine ospitò le gare del Challenge Gran Monferrato, riservate a ciclisti under 23. Lo rifarete?
Certamente sì: è stata una grande opportunità per noi, sono arrivate squadre da tutto il mondo, e così sarà quest’anno, ad agosto. Così come mi fa piacere ricordare che la settimana scorsa la struttura Fubine Malgara ha ospitato l’Open Femminile internazionale di Golf, che non si svolgeva in Italia da 7 anni. Eventi come questi sono vetrine straordinarie per promuovere non solo il nostro paese, ma l’intero Monferrato.

La parola d’ordine oggi sembra essere sempre più ‘gioco di squadra’, in effetti. Insieme si vince: una bella inversione per l’Italia dei mille campanili…
Sì, sul fronte della valorizzazione turistica, enogastronomica e culturale il gioco di squadra è essenziale, e qui da noi sta cominciando a funzionare davvero. Penso in particolare al percorso comune avviato dai sindaci, anche di orientamenti politici diversi, in tutta l’area del Monferrato, da Ovada a Acqui Terme a Casale Monferrato, passando ovviamente per Fubine e per tutti gli altri comuni del territorio. Le nostre colline sono meravigliose, accoglienti, hanno un potenziale attrattivo enorme. Sta a noi creare un ‘Sistema Monferrato’ che davvero funzioni, e generi valore aggiunto. Direi che siamo ben avviati, e che un ruolo strategico lo sta giocando anche la Regione, dove le deleghe specifiche del turismo e della cultura sono in mano a Vittoria Poggio: con lei il confronto è costante, ci siamo visti ancora settimana scorsa qui a Malgara.

Altro versante, che con il turismo e l’accoglienza ha parecchio a che fare, è l’ambiente: anche qui, Fubine Monferrato vuole primeggiare….
Primeggiare in senso positivo: non siamo in competizione con nessuno, ma crediamo davvero che una corretta cultura ambientale sia una delle leve su cui puntare per vivere in un paese bello, pulito, e certamente anche accogliente e ricettivo. Già prima del Covid abbiamo lanciato Fubine pulito, una giornata in cui la nostra comunità, a partire dai più giovani, si mette a disposizione, divisa in gruppi, e pulisce in maniera capillare il nostro territorio. Perché capiamo bene che essere un paese di passaggio comporta anche questo: non sempre i rifiuti abbandonati nei fossi o nei campi sono opera di fubinesi, anzi quasi mai. Ma determinazione e senso civico hanno sempre comunque la meglio. Così come riteniamo davvero importante la collaborazione avviata, come Consorzio di Bacino dell’Alessandrino, con AMAG Ambiente: la raccolta differenziata sta migliorando di anno in anno, e dobbiamo fare sempre meglio. Anche qui, essenziale il coinvolgimento dei più giovani, che sono veri ambasciatori dell’ambiente in famiglia. Per questo il 23 settembre ospiterà volentieri la prima Giornata della Sostenibilità, con tanti appuntamenti dedicati alla cultura ambientale, anche attraverso il gioco, i quiz, il divertimento. E poi continueremo con altre iniziative, che culmineranno il 5 giugno 2022 in una grande festa, in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente.

On. Pettazzi, tre anni a Roma, e un impegno specifico sul fronte delle Attività Produttive: ogni volta che può, in Aula come in Commissione, lei chiede attenzione per la filiera orafa, che conosce bene…
Lavoro nel settore da 32 anni, e so bene quanta professionalità ci sia in questo comparto, e quanta fatica si sta facendo, soprattutto in questi ultimi anni. Da noi poi, a Valenza, esiste un distretto di valore assoluto, di cui occorre essere orgogliosi: mi pare che con il sindaco Oddone si sia intrapreso un corretto percorso di valorizzazione del comparto, e della città. Anche qui vale il principio di saper fare squadra, per produrre valore aggiunto. Purtroppo il comparto orafo non ha mai brillato, paradossalmente, per la capacità di guardare oltre i propri interessi individuali. L’individualismo spinto però, soprattutto nel mondo in cui stiamo vivendo, rischia di essere un limite, o un boomerang.

 

A proposito di lavorare in team, e di solidarietà, Fubine continua a sviluppare i suoi progetti in Africa?
Certo che sì, con piena coerenza con quanto abbiamo sempre affermato come Lega. “Aiutiamoli a casa loro” non è un modo per scaricare il problema, ma al contrario per risolverlo sul posto, aiutando quelle comunità, partendo sempre dalle scuole, ad avere condizioni di vita più dignitose, e con una prospettiva di miglioramento. Per questo Fubine ha sviluppato un gemellaggio con
il villaggio africano di Sokpontà, in Benin, che viene stabilmente aiutato e sostenuto economicamente. Nel 2020 abbiamo provveduto ad inviare 10 mila euro, ma soprattutto stiamo facendo in modo che proceda la realizzazione di strutture educative, perché le scuole sono il primo tassello dello sviluppo. Stiamo parlando, nello specifico, di un plesso scolastico enorme, frequentato da 3.200 bambini e ragazzini, a cui servono ovviamente notevoli supporti didattici, e tecnologie. Ma il ‘modello Fubine’ prevede anche un impegno nella realizzazione di strutture sanitarie e ospedaliere, e attività d’impresa, a partire dall’agricoltura. Non lo possiamo fare da soli ovviamente, ma cerchiamo di dare il nostro contributo all’interno progetti di cooperazione internazionale veri, controllati e verificati. Ho raccontato l’esperienza concreta di Fubine alla Camera, e ho colto notevole apprezzamento, anche da parte di parlamentari di altri partiti. Noi ci crediamo, e lavoriamo seriamente per riuscirci: aiutarli a casa loro è molto meglio che costringerli a fuggire, e ad entrare in un circuito di sfruttamento che, lo sappiamo, fa comodo a molti”.

On. Pettazzi, nel 2023 si concluderà il suo doppio impegno, a Roma e a Fubine: che farà dopo? Lascia o raddoppia?
(sorride, ndr) Non lo so ancora, davvero. C’è tanto da fare prima, ancora. Anche se le confesso che, a 56 anni quanti ne avrò nel 2023, l’idea di dedicarmi anche un po’ alla mia vita privata non mi dispiace. Ho un’azienda che cerca di ripartire, nel contesto che tutti conosciamo, e sono anche Presidente, ad Asti, di un’associazione di paracadutismo a cui tengo molto. Di sicuro posso garantire che non verrà mai meno il mio impegno per Fubine, il paese che amo, e per la Lega. In che forma, lo vedremo.