Biobanking del carcinoma della mammella: avvio del progetto grazie alla sinergia tra Azienda Ospedaliera e associazioni

Presentato mercoledì mattina il progetto che unisce Associazione BIOS, Lega Tumori e Solidal per la Ricerca, insieme per il progetto di biobanking del carcinoma della mammella. In particolare, le tre realtà, in stretta sinergia con l’Azienda Ospedaliera di Alessandria, hanno lanciato la raccolta fondi per sostenere una figura professionale con lo specifico obiettivo di raccogliere con competenza le notizie dalle cartelle cliniche delle varie specialità coinvolte (chirurgia-anatomia patologica-oncologia-radioterapia). Il progetto di biobanking del carcinoma della mammella ha come obiettivo quello di raccogliere una notevole casistica di campioni biologici di pazienti affette da carcinoma della mammella che costituiranno una risorsa eccellente per la ricerca, e diventeranno uno strumento ancora più importante per lo studio delle patologie solo se messi in connessione coi dati clinici, genetici e familiari della persona coinvolta, all’interno del percorso di innovazione condotto dal Dipartimento delle attività Integrate Ricerca e Innovazione diretto da Antonio Maconi. 

Daniela Kozel, direttore generale vicario: “Si tratta di un progetto importante, che costituisce un’ulteriore svolta nella storia della nostra biobanca al fine di renderla sempre più fornita e quindi utile a tutta la popolazione, non solo a livello locale. Il mio ringraziamento va quindi al Dr. Vecchio e alla Dr.ssa Canepa per il loro impegno quotidiano e integrato con altri professionisti aziendali nella cura delle donne, alla Dr.ssa Libener per il prezioso lavoro di raccolta dei campioni biologici e infine alle tre realtà, Solidal per la Ricerca, Lega Tumori e Associazione BIOS, per aver creato questa rete virtuosa e solidale che fornisce nuovo entusiasmo ai nostri operatori e una nuova speranza per le pazienti”.

Carlo Vecchio, responsabile della Senologia ha ricordato: “Utilizzare la Biobanca dell’Azienda Ospedaliera anche per la raccolta di materiale biologico legato al carcinoma della mammella rappresenta un passo avanti fondamentale per la ricerca, poiché in questo modo diamo la possibilità a tutti i ricercatori di Italia di attingere a informazioni preziose per migliorare sempre di più la qualità di vita delle pazienti. Nonostante l’emergenza Covid, da quando sono in questa Azienda abbiamo operato molte pazienti e numerose altre stanno seguendo la terapia neoadiuvante: è proprio su questo trattamento che la biobanca potrà fornirci un supporto concreto nell’analisi preventiva dei tumori, grazie all’aiuto di tutti voi”.

Le Biobanche di ricerca sono strutture deputate alla raccolta e alla conservazione di materiale biologico (sangue, tessuti, acidi nucleici) e dati clinici associati, da destinare alla ricerca scientifica, come ha spiegato Roberta Libener, biologa dell’Infrastruttura Ricerca Formazione e Innovazione: “La raccolta dei campioni biologici avviene all’interno dei congelatori di Alessandria Biobank, affiancando così al lavoro di biobancaggio del mesotelioma anche quello del carcinoma alla mammella. Al fine di raccogliere tutte le informazioni cliniche sui campioni e quindi fornire ai ricercatori i dati necessari, occorrono però altri due elementi oltre ai congelatori: un database e un datamanager. Grazie alla collaborazione con i vari operatori aziendali abbiamo già creato il database con RedCap, ora però occorre un professionista dedicato che analizzi i dati e li inserisca in modo corretto nella piattaforma. Ed è qui che entra in gioco la solidarietà”.

Il progetto prevede una figura professionale di biologo per raccogliere con competenza le notizie dalle cartelle cliniche delle varie specialità coinvolte (chirurgia-anatomia patologica-oncologia-radioterapia), che saranno raccolti tramite la collaborazione tra Associazione BIOS, Lega Tumori e Solidal per la Ricerca: il link per sostenere la raccolta è https://www.gofundme.com/f/aiutiamo-la-ricerca-sul-tumore-al-seno?utm_campaign=p_cp_url&utm_medium=os&utm_source=customer  come ha ricordato Francesca Ugo, coordinatore della ricerca: “A seguito della pandemia le persone hanno riscoperto l’importanza della ricerca nel miglioramento costante delle cure e hanno maturato una rinnovata sensibilità al dono. Al fine di supportare l’inserimento nella biobanca di un datamanager dedicato al carcinoma mammario, abbiamo quindi deciso di aprire una raccolta fondi sulla piattaforma GoFundMe che permette in modo rapido e semplice di fare una piccola donazione a favore della ricerca”.

Fondamentale la sinergia tra le associazioni, come ha ricordato Marta Martini: “Uno degli obiettivi principali della nostra Associazione è sensibilizzare alla prevenzione: per questo ci tengo a ringraziare il Dr. Vecchio e la Dr.ssa Canepa e tutta l’Azienda per l’attivazione di un ambulatorio dedicato alle pazienti con il tumore al seno, ben gestito e accogliente. Sono sicura che questa biobanca ci porrà in una posizione privilegiata non solo a livello locale, ma anche nazionale: ecco perché l’Associazione Bios ha deciso in primis di sostenere il progetto insieme ad altre realtà e inoltre di donare i primi 1000 euro a sostegno della ricerca”.

Marinella Bertolotti: “Nella convinzione che chi ricerca, cura, Solidal per la Ricerca si pone come obiettivo quello di creare sinergie sul territorio a partire dalle linee di ricerca dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria e quindi dei bisogni della popolazione locale in termini di salute, con il fine ultimo di generare innovazione e trasferire i risultati scientifici nella pratica clinica a favore dei pazienti. Si tratta quindi di un progetto ambizioso ma che ben si inserisce nel quadro delle progettualità di Solidal, anche a sostegno di nuove ma fondamentali figure professionali per la ricerca, ovvero i datamanager”