Morti sul lavoro e Servizio Ispezioni in Italia

E’ notizia di pochi giorni fa che presso il cantiere per il nuovo polo logistico alessandrino di Amazon, durante il turno di lavoro sia deceduto un operaio edile e altri cinque si sono ferite.

Inanzitutto tutto il Coordinamento Territoriale Flp-Cse Alessandria-Asti vuole portare le sue più sincere condoglianze alla famiglia e augurare una pronta guarigione ai cinque operai feriti durante il loro orario di lavoro, questo episodio però ci porta a considerare il totale fallimento del servizio ispezioni sul lavoro in Italia.

La legge 183/2014 articolo 1 comma 7 lettera 1 prevedeva la nascita di un’agenzia unica ispettiva, partita solo e solamente sulla carta, l’integrazione in un’unica struttura dei servizi ispettivi del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, dell’INPS e dell’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL), prevedendo strumenti e forme di coordinamento con i servizi ispettivi delle aziende sanitarie locali e delle agenzie regionali per la protezione ambientale.

Il 14 settembre 2015, è stato emanato il Decreto Legislativo n. 149 recante “Disposizioni per la razionalizzazione e la semplificazione dell’attività ispettiva in materia di lavoro e legislazione sociale, in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183”, con il quale è stata istituita l’Agenzia Unica per le ispezioni del lavoro denominata “Ispettorato Nazionale del Lavoro”.

Ad oggi solo i dipendenti delle sedi territoriali del Ministero del lavoro sono transitati nella nuova struttura INL ma purtroppo solo quello è cambiato.

All’Ispettorato del Lavoro  manca personale per eseguire le varie ispezioni sul territorio e per le pratiche amministrative, ad esempio in una provincia come quella di Alessandria ci sono solamente 15 ispettori, mancano dei database condivisi tra i diversi enti, manca formazione, mancano strumenti(basti pensare che un ispettore si reca in cantiere con la propria macchina con una pettorina un caschetto e le scarpe antifortunistiche), esistono anche grandi disparità economiche con i colleghi Inps e Inail,  vengono retribuite le indennità chilometriche e i rimborsi missione con mesi di ritardo.

Insomma i controllori sono i primi a dover essere controllati e non si può di certo pensare che con il passare del tempo le cose possano migliorare con i futuri cantieri per i vari Bonus 110%  e le infrastrutture del Recovery plan l’INL ha previsto poco più di 300 assunzioni per tutta Italia e non di personale amministrativo.

La Flp a livello nazionale come a livello locale sostiene che sia d’obbligo cambiare passo per il bene del paese e non dimenticarsi che senza una Pubblica Amministrazione efficiente il recovery plan e tutta la Nazione sono destinati al fallimento.

FLP Alessandria Asti