Coldiretti: “Ora basta, su fauna selvatica chiediamo interventi risolutivi”

Fornaro: "il contenimento della fauna selvatica è fondamentale per limitare i danni ai nostri agricoltori" CorriereAl“Basta: è ora di mettere un punto fermo all’annosa questione, ancora mai risolta definitivamente, della fauna selvatica che sta generando ormai da troppo tempo gravi problemi ambientali e di pubblica sicurezza. La situazione sul territorio alessandrino è insostenibile sotto tutti i punti di vista ed è giunta ormai alla saturazione, un problema di sicurezza ma anche sanitario poiché i cinghiali sono veicolo della Peste suina Africana e di malattie infettive batteriche per l’uomo”.

Coldiretti Alessandria, attraverso un documento specifico che da mercoledì verrà presentato alle autorità territoriali, chiede l’intervento dei Sindaci, in qualità di responsabili della sanità e sicurezza pubblica, affinché prendano formalmente posizione.

E’ quanto evidenziano il Presidente e il Direttore Coldiretti Alessandria Mauro Bianco e Roberto Rampazzo, nel far presente che è già stato chiesto un incontro anche con il Prefetto e il Presidente della Provincia di Alessandria, dando vita ad un’azione capillare di mobilitazione che vede coinvolte, attraverso le Federazioni Coldiretti, tutti i territori del Piemonte.

“Occorre andare oltre le modalità fino ad oggi adottate, considerando che in oltre trent’anni di denunce, non è stato possibile raggiungere i risultati attesi. Necessario tutelare l’intera comunità alessandrina con interventi straordinari anche mediante specifiche deroghe che consentano di prevedere, visto lo stato di effettiva emergenza, il coinvolgimento delle forze dell’ordine come i Carabinieri forestali e l’Esercito per agire con misure di contenimento al fine di bloccare una situazione ormai degenerata al punto tale essere seriamente pericolosa per i cittadini, oltre che per gli imprenditori agricoli – continuano Bianco e Rampazzo – i quali, non vengono neppure coperti dagli indennizzi perché la perdita di reddito va ben oltre il valore del risarcimento ottenibile. D’altronde l’indagine Coldiretti/Ixè evidenzia come siano, in primis, i cittadini, non solo quelli residenti nelle aree rurali, ad essere spaventati dalla presenza dei cinghiali e più di 8 italiani su 10 (81%) pensano che l’emergenza cinghiali vada affrontata con il ricorso agli abbattimenti a tutela dell’incolumità dell’intera popolazione”.