RSA Capra di Spinetta Marengo: continua lo scontro tra CSE Sanità e Uil

La situazione alla residenza per anziani Capra di Spinetta Marengo, gestita dalla cooperativa Sereni Orizzonti, rischia di trasformarsi in uno scontro all’arma bianca tra organizzazioni sindacali.

Qui il primo intervento CSE Sanità,e la secca replica della Uil.

Ora, però, CSE Sanità chiede ulteriore precisazione. Ai lavoratori l’ardua sentenza.

 

 

Cse Sanità in risposta alla Uil FPL: “Ecco come stanno davvero le cose all’Rsa Capra di Spinetta Marengo

 

Con la presente la Scrivente Organizzazione Sindacale CSE Sanità – Dipartimento FLP intende replicare al comunicato stampa, infamante e del tutto non veritiero, pubblicato su diverse testate giornalistiche della Uil Fpl Alessandria, facendo chiarezza, laddove fosse ancora necessario, su alcuni dei punti toccati da quest’ultima.

Secondo la Uil Fpl, infatti, la nostra decisione di proclamare lo stato di agitazione sarebbe stata presa senza sentire i lavoratori, tanto che anche alcuni dei nostri iscritti si sarebbero dissociati. Inoltre, a parere del predetto sindacato, saremmo firmatari di un contratto “pirata” che, in quanto tale, bene fa l’azienda a non applicare, preferendo invece quello firmato da loro ormai 15 anni fa e mai rinnovato.

Sempre secondo la Uil Fpl, quindi, noi saremmo dei visionari che vedono problemi la dove, invece, è tutto a posto e che il nostro reale ed ultimo intento sarebbe solo quello di far chiudere la struttura.

Inutile dire che nulla di quanto scritto dalla Uil Fpl nel succitato comunicato risponde a verità.

Purtroppo, infatti, gli operatori nostri iscritti, che concordi con Noi hanno accettato la proclamazione dello stato di agitazione, ci confermano che la situazione nella struttura è sempre più complessa:

– carenza di personale, carenze a livello manutentivo;

-mancato rispetto della minime norme sugli orari di lavoro e sulla sicurezza sia degli operatori che degli ospiti;

– totale disorganizzazione aziendale frutto del ripetuto cambio dei vertici sia a livello locale che nazionale;

– mancata applicazione di un CCNL validamente sottoscritto nel 2017 da Anaste (l’Associazione datoriale a cui aderiva la Sereni Orizzonti 1 spa) con la scrivente ed altre Organizzazioni sindacali solo per venire incontro alle richieste ed agli interessi di Cgil-Cisl-Uil che vogliono, invece, vedere ancora applicato il Contratto del 2005/2009, con ciò provocando ai lavoratori una perdita sia di diritti che economica (pari a circa 40 euro al mese);

– totale assenza di relazioni sindacali e continua attuazione di comportamenti chiaramente antisindacali da parte sia della Sede centrale che dei responsabili locali.

Se, a fronte di tutte queste oggettive problematiche, raccontare la verità può impedire l’ingresso di nuovi ospiti ce ne assumiamo tutta la responsabilità, consapevoli noi che questa è l’unica strada per tutelare pienamente i diritti dei lavoratori nel rispetto di quella che è la funzione propria di un sindacato.

Perché, ci preme ricordarlo a chi lo avesse eventualmente dimenticato nel frattempo, lo scopo e l’obbiettivo di un sindacato e di un sindacalista non può limitarsi alla raccolta di tessere ed iscrizioni ma deve sempre mirare a garantire la dignità di tutti i lavoratori.

Nel rispetto ed in ossequio di quanto stabilito dalla nostra carta costituzionale, la quale riconosce la libertà di organizzazione sindacale e di contrattazione collettiva, vietando i sindacati di comodo e le condotte repressive di ogni attività sindacale

In conclusione, ci teniamo a sottolineare che la coscienza del nostro sindacato è pulita e che non abbiamo timore a guardarci allo specchio, cosa che, purtroppo, non siamo certi possano dire coloro che, di fronte a problemi reali e concreti, preferiscono mettere i paraocchi.

CSE Sanità – Dipartimento FLP