2 alla Asl per la chiusura con caos del centro vaccinale al Cristo, 9 alle partite Iva in lotta per la sopravvivenza [Le pagelle di GZL]

di Graziella Zaccone Languzzi

 

1) Brutto voto al responsabile vaccini COVID e ai vertici ASL/AL, che hanno deciso la chiusura del centro vaccinale del Cristo dalla sera alla mattina, nonostante le prenotazioni in atto, pare senza neppure avvisare di tale provvedimento tutte le persone interessate. Per giorni interi la settimana scorsa la trasmissione “Filo diretto” di Telecity7Gold ha ospitate le segnalazioni di persone, soprattutto anziane, che hanno chiamato la redazione telefonicamente, lamentandosi della chiusura e chiedendo dove dovranno andare, e e se è valida la data e l’ora dell’appuntamento comunicato anzitempo per il Cristo. Si evince che sono disorientate, ed è chiaro che non sanno che fare perché nessuno le ha avvisate, e non riescono ad avere contatti telefonici. Dede Vinci di Telecity, per fornire un aiuto, ha tentato inutilmente di ricevere risposte dall’ASL/AL, ci ha provato pure in diretta mercoledì 7 aprile. E’ una vergogna e mancanza di rispetto, oltre al disagio creato in aggiunta alla disorganizzazione. Questo succedeva il 24 marzo: “Lunghe code al centro vaccinale del quartiere Cristo, Asl Al si scusa per il disagio”.
Chiedere scusa come è indicato nel titolo dell’articolo è il minimo che andava fatto, magari se si fosse messo qualcuno al telefono con la lista dei prenotati (nessun escluso) al centro vaccinale del Cristo, si sarebbe potuto comunicare loro con messaggi e telefonate dove si sarebbero dovuti recare. Alcune telefonate sempre a “Filo Diretto”, hanno per contro ringraziato l’organizzazione del centro vaccinale dell’Ospedale della città, e a questo punto riporto alla memoria un rischio fortunatamente superato: a fine 2017 e inizio 2018 sotto il “regno” regionale Chiamparino, una mozione di fusione tra Asl/Al e ASO (Azienda Ospedaliera Santi Antonio e Biagio e Cesare Arrigo), per fortuna non è avvenuto. Una critica che a suo tempo con motivazioni ho condiviso pienamente: “Un’analisi (molto) critica della mozione Ravetti di accorpamento Asl e Aso di Alessandria”.
Si voleva l’ASO/AL fusa o assorbita da parte dell’ASL/AL? Meglio separate.
Voto: 2

 

2) Il popolo delle attività economiche si ribella: era ora! La scorsa settimana la rabbia è scesa in piazza: ambulanti, ristoratori e commercianti, taxi,aziende del turismo e per il trasporto turistico, palestre, parrucchieri, estetisti hanno protestato per le restrizioni anti Covid, ed era tempo che l’impresa facesse sentire tutta la sua collera contro chi, ricevendo mensilmente un lauto stipendio, non è a conoscenza che le aziende chiuse per salvare la società dal virus sono alla fame. La ministra Lamorgese ha lamentato “Violenze inaccettabili da strumentalizzazioni di estremisti”. La solita scusante per scaricare responsabilità. Anche nello studio TV della 7 la ‘pasionaria rossa’ Gruber e i suoi ospiti hanno dibattuto su chi ha soffiato sulla protesta allo scopo di sviare dal reale problema di base: ossia se la salute è a rischio da quindici mesi, l’economia è già defunta. La scorsa estate per mesi ci hanno raccontato che il virus era stato sconfitto, e per salvare/rilanciare l’economia arrivarono bonus vacanze, olè! Tutti in villeggiatura! Bonus monopattini, biciclette, per la scuola banchi a rotelle. Ricordate vero? Il governo Conte organizzò gli Stati Generali a Villa Pamphilj, a Roma, e il premier dell’epoca si vantò: “Abbiamo avuto 82 incontri, dialoghi che hanno rafforzato me e tutti i ministri, rafforzando obiettivi nelle linee di intervento su cui vogliamo agire”. Ma tu pensa, Conte dopo i costosi Stati Generali si sentiva pari ad un “rinforzato” Dio. Ci hanno raccontato che le scuole funzionano benissimo, che i medici di base sono dotati di tutte le attrezzature, ma non è vero e purtroppo quel governo ha dimostrato di non essere stato in grado di proteggerci. Da un anno la vita di queste attività è sospesa tra illusione e disillusione. La gestione della sanità è fallimentare, al punto che siamo nella stessa situazione dell’anno scorso. A fronte del disastro abbiamo cambiato il Presidente del Consiglio e confermato il Ministro della sanità, con una logica che si commenta da sé. Hanno mille ragioni le partite Iva a manifestare. Chi è danneggiato deve essere risarcito per il mancato fatturato con cifre adeguate, non con la carità da mendicanti! Complimenti a Conti/Draghi e alla politica: questo è un risultato di cui andare fieri:“Istat, a febbraio 945mila occupati in meno in un anno”. Leggete i grandi risultati prodotti nella caotica gestione COVID
Voto: 9

 

3) Governo Draghi: non ci siamo. Il 22 febbraio scorso, in occasione dell’arrivo di Mario Draghi a sostituire Giuseppe Conte al Governo (terzo esecutivo nella stessa XVIII Legislatura) stilavo una pagella dove scrivevo: “Nuovo Governo Draghi: dalla “brace alla padella”.
La speranza di tanti fu “se proprio non possiamo andare a votare (perchè c’è il rischio che vinca chi non può governare!), se non altro con Draghi qualcosa cambierà e chi ha fallito alzerà i tacchi”. Ma quando mai! Prendo atto che al momento abbiamo un Governo senza infamia e senza lode, che ha pure riciclato due ministri del vecchio governo che era meglio avessero veramente i tacchi: Speranza alla Sanità e Lamorgese agli Interni. Palesemente incompetente il primo, eccessivamente ‘divisiva’ la seconda. Ma tant’è, ce li siamo tenuti. E oggi tra i governi Conte e Draghi calza il detto: “tra marzo e aprile c’è poca differenza”. Nella Sanità, Draghi ha sostituito Arcuri, e questo è buono, ma la situazione Covid/vaccini è nel caos perché dopo tredici mesi siamo al punto di partenza, e qualcuno là in alto dovrebbe rendere conto dei molti errori causati da troppa leggerezza o incapacità nel gestire la pandemia. Altro Ministro che doveva alzare i tacchi è quello degli Interni. Lamorgese ha dimostrato di non essere in grado di dare un segnale forte contro i trafficanti di umani che ogni giorno sbarcano sulle coste italiane. Il Covid non ci deve distrarre dal fatto che ogni giorno in Italia arrivano centinaia di esseri umani senza controllo, e mentre noi non possiamo uscire dal nostro comune o regione, costoro arrivano in tutta libertà sani o malati, di fatto liberi di andare dove vogliono, perché sappiamo che non riescono a trattenerli. Il ministro Speranza e la sua corte dei miracoli comanda e impone: “tutto chiuso, tutti in casa fino a nuovo ordine”. Sentite questa a due giorni da Pasqua: da Decreto COVID, è vietato a due coniugi fare la spesa insieme nei supermercati. E’ successo a me accompagnata da mio marito: una guardia si è avvicinata e con le dovute scuse, ha chiesto a uno dei due di uscire. Nello stesso supermercato, ad un controllo delle forze dell’ordine una coppia non più giovane, di cui la moglie con un braccio ingessato, è stata multata per 400 euro, perché il marito spingeva il carrello e la moglie sceglieva ciò che le serviva. Roba da neurodeliri, e li paghiamo pure per scrivere regole da fuoritesta. Nel frattempo Draghi, chiamato a dare un messaggio di speranza nel giorno di Pasqua, ha risposto: “speriamo di risorgere”. C’è da stare allegri se Draghi “spera”, e di fronte a tale risposta cito un proverbio: “Chi vive sperando … muore cantando”… La versione originale conclude in altro modo, ma il messaggio è chiaro.
Voto: 2