Festa della Donna di male in peggio: la mia solidarietà alla consigliera Onetti [Le pagelle di GZL]

di Graziella Zaccone Languzzi

 

1) Festa della Donna? Cosa c’è da festeggiare a fronte dei continui episodi di violenze sulle donne, violenze fisiche, sessuali, psicologiche, economiche, religiose e politiche? pure le violenze verbali sono considerate pari alle violenze elencate, e non dovrebbero esser in alcun caso ammesse. Oggi 8 marzo è la Festa della Donna, e come ogni anno l’argomento merita una pagella, che in questo 2021 sarà molto diversa dalle precedenti perché parlerò di una inaudita violenza verbale su due donne, Melania Trump e Giorgia Meloni, da parte di “galantuomini” rigorosamente tutti provenienti dal cosiddetto “pensiero unico”, che rivestono ruoli autorevoli. I “galantuomini” sono Alain Friedman, giornalista americano molto noto nei salotti mediatici italiani, il nuovo Oliver Hardy che ha trovato l’America in Italia, e Giovanni Gozzini, docente universitario presso il Dipartimento di Scienze Sociali, Politiche e Cognitive dell’Università di Siena. Ma anche Giorgio van Straten, scrittore e presidente della Fondazione Alinari (Firenze) e Alberto Mattioli, giornalista de La Stampa. Partiamo da Melania Trump, che è stata definita una “escort” da Alain Friedman con le pesanti parole pronunciate “Donald Trump si mette in aereo con la sua escort e vanno in Florida”, durante la puntata di Uno Mattina, nella giornata di addio dell’ex presidente USA e di sua moglie Melania. Per fortuna Friedman è diventato persona non grata in viale Mazzini ed è stato cacciato da Rai 1 dal Direttore Stefano Coletta. Passiamo a Giorgia Meloni: dall’emittente fiorentina Controradio Giovanni Gozzini l’ha titolata “pesciaiola”, “ortolana”, “rana dalla bocca larga”, “vacca”, “scrofa”, questi sono alcuni degli insulti vomitati contro Giorgia Meloni da questo esimio docente universitario, che ha dato piena dimostrazione della propria caratura etica, morale e professionale, spalleggiato da quell’altro Giorgio van Straten e da chi altro era in studio. Anche qui per fortuna l’università di Siena ha sospeso Gozzini per tre mesi senza stipendio, mentre il Pd toscano, notoriamente sempre in trincea in difesa delle donne,pare si sia opposto alla rimozione del Van Straten dalla presidenza della Fondazione Alinari.
Alberto Mattioli de La Stampa invece c’è andato giù pesante sulla maternità della Meloni. Tanta brutalità verbale solo perché Giorgia Meloni è il Presidente di FdI, un partito di destra moderno e non fascista (solo gli stolti lo pensano) che ha tutto il diritto di esistere. Questi “eroi” della sottocultura luogocomunista devono aver preso spunti comportamentali da Schopenhauer, “L’arte di insultare”, in cui si legge chiaramente come si comporta il debole: “Quando ci si accorge che l’avversario è superiore e si finirà per avere torto, si diventi offensivi, oltraggiosi, grossolani, cioè si passi dall’oggetto della contesa (dato che lì si ha partita persa) al contendente e si attacchi in qualche modo la sua persona”. Violenza verbale su donne solo per avversione contro una parte politica. Domanda: ma questi individui sono uomini?
Voto: 2

2) Nella giornata dedicata alla donna, anche io offro la mia vicinanza a Elisabetta Onetti, consigliere comunale di Per Alessandria. I fatti: “Comune, volano parole forti. Onetti: Chiedo rispetto in aula di Consiglio”.
Vicinanza alla Onetti hanno espresso i consiglieri comunali Evaldo Pavanello e Piero Castellano. Le loro motivazioni: “Pavanello (Lega) sulle offese alla consigliera Onetti in Commissione Cultura: “Dal centro sinistra maleducazione, e nessun rispetto per le istituzioni” e “Castellano (FdI): “Perché quando un consigliere di sinistra attacca una donna restano tutti muti?”
Non conosco Elisabetta Onetti e non ho idea di quali siano le sue opionioni politiche, ma c’è modo e modo di rispondere ad una persona, a qualunque sesso appartenga, peraltro in un contesto non solo pubblico
ma istituzionale come una Commissione consigliare. Chi si comporta in un certo modo poco educato e arriva ad offendere dovrebbe quanto meno scusarsi, ma a quanto pare a detta di Elisabetta Onetti questo non è ancora accaduto: “Onetti: Non ho ancora ricevuto le scuse del consigliere Mazzoni, né pubbliche né private”.
La frase “non rompere i coglioni” per quanto di uso comune in certi ambienti potrebbe anche far scattare una condanna penale per ingiuria. Per curiosità ho voluto verificarlo e ho scoperto che tale frase anche in forma più “elegante” come “non rompere le scatole” o meno elegante: “non rompere le palle”, risulta un evidente contenuto oltraggioso e lesivo. Ho trovato diverse sentenze in merito, e tutto dipende dal contesto in cui vien pronunciata e a chi viene rivolta. Secondo la Corte di Cassazione detta frase, per il suo significato manifestamente dispregiativo, ha un indubbio contenuto lesivo, anche perché è notorio il suo riferimento agli organi genitali, quindi “non rompermi i coglioni” è stato il massimo dell’ineleganza soprattutto rivolto ad una donna.
Voto: 2

3) Nella primavera del 2020 ci dicevamo: “Niente sarà più come prima”, e in effetti oggi è così: è trascorso un anno esatto e siamo tutti sempre più arrabbiati e scoraggiati, perché consapevoli dei molti errori commessi da chi avrebbe dovuto farci uscire da tale labirinto. Dopo 12 mesi terribili le autorità politiche e sanitarie ci continuano a ripetere “bisogna resistere per non chiudere dopo”, ma dopo quando? Abbiamo trascorso un anno ad ascoltare questo ritornello. Il paese è ancora piegato dall’epidemia, siamo in terza ondata, sembra uno tsunami senza fine. Quale sarà quel dopo? E la frase “ce la faremo?” Pura illusione! 25 Ottobre 2020: “Conte: Sacrifici ora per affrontare il Natale più serenamente”. Nulla di fatto e ora tocca alla Pasqua 2021 che sarà pari a Pasqua 2020. Infatti anche Pasqua e Pasquetta saranno blindate: il nuovo Dpcm in vigore dal 6 marzo al 6 aprile cancella le feste, e magari quest’anno a Pasqua e Pasquetta ci sarà pure il sole. Ma addio gite, e addio casa di montagna o mare. “Il primo decreto di Mario Draghi con le norme per contrastare la diffusione del virus, in vigore dal 6 marzo al 6 aprile, compresa Pasqua”.
A concludere: ora siamo alle varianti, il virus non intende arrendersi e lo fa modificandosi. Si parla di variante inglese, un po’ meno della variante brasiliana e della variante sudafricana, potenzialmente più contagiosa di quella inglese. Un immunologo canadese dell’Università di Oxford, Sir John Bell, che fa parte della task force del governo britannico, ha avvertito che il nuovo ceppo mutante di coronavirus emerso in Sudafrica potrebbe essere resistente ai vaccini.
A Brescia è stata individuata una nuova variante rara del Covid: si tratta di quella nigeriana. Oltre al sequenziamento genetico, per la prima volta in Italia è stato isolato il virus portatore di queste mutazioni, che preoccupano perché potrebbero conferire resistenza ai vaccini anti-Covid oggi disponibili.
Questo è un tasto dolente, che irrita e non poco: blocco tra comuni, regioni chiuse ma le coste del sud aperte, e non sempre controllate. Coraggio italiani, siamo solo alla terza ondata, e chissà a quale numero arriveremo!
Voto: 2